“DE-FENCE!”
Già all’inizio della partita si intuisce quanto Philadelphia creda di avere vita facile in questo posticipo di Week 2, provando a giocare subito alla mano in una situazione di 4th&4 durante il primo drive offensivo. Peccato però che Atlanta non si lascia intimidire, e forza l’incompleto per guadagnare immediatamente il possesso di palla.
Scende dunque in campo Kirk Cousins che si pone under center per il 15° anno di fila e tenta di sfruttare il veloce turnover avversario per colpire per primo. Deve però affidare l’incarico al kicker Younghoe Koo che sigla il primo field goal di serata per il momentaneo 3 a 0.
Gli Eagles non perdono tempo a incassare il lieve colpo e a rispondere per le rime, accelerando la manovra offensiva con Jalen Hurts che prima posiziona la linea di scrimmage in piena redzone avversaria con una corsa personale, poi connette col suo numero 6, Devonta Smith, per 6 freschi punti che ridanno ossigeno ai padroni di casa.
Kirk Cousins subisce un sack (credit: Yong Kim)
Data l’iniziale supremazia aerea delle aquile praticata su entrambi i fronti, Atlanta opta per il gioco di corsa mettendo a frutto l’esplosività del tandem Robinson-Allgeier ma deve nuovamente accontentarsi di un calcio piazzato trasformato da Koo. Il secondo quarto giunge al termine e la sfida è più equilibrata di quanto ci si aspettasse.
All’avvio della ripresa sono sempre i Falcons ad avere il possesso, e il dynamic duo Robinson-Allgeier prosegue senza sosta il proprio avanzamento. Peccato però che Atlanta venga ancora fermata dal muro difensivo avversario, subendo un pesante sack su un terzo down in pieno territorio avversario e Koo porta avanti i suoi con il terzo kick da 3 punti.
Philadelphia sembra accusare un po’ di stanchezza, imbastendo una manovra lenta ma efficace: precisi attacchi aerei ad opera della coppia Hurts-Smith coadiuvati dalle corse di Saquon Barkley assaltano la difesa avversaria. Ci pensa tuttavia un aggressivo Jesse Bates a negare l’atterraggio nella endzone e Jake Elliott emula il collega in maglia bianca, mettendo in saccoccia 3 facili punti validi per il sorpasso.
CHANGE OF PLANS
Il lieve calo di condizione degli Eagles viene notato anche in fase difensiva, ed ecco che anche Cousins inizia a lanciare più spesso: Drake London, Kyle Pitts, Ray Ray McCloud conquistano preziosi primi down, e Darrell Mooney trasforma un passaggio corto in una catch-and-run da 40 yard. Capriola oltre la linea di meta e touchdown Falcons, senza però convertire il tentativo da 2 punti e mantenendo dunque il punteggio sul 15 a 10.
Gli Eagles non cambiano tattica ma restano fedeli alla propria filosofia offensiva, anzi, ricorrono al loro più recente marchio di fabbrica: tush-push di Hurts per la marcatura, 2-point conversion di Barkley e controsorpasso, 18 a 15.
Momentum favorevole per Philly che provoca un turnover on downs grazie al tempestivo e deciso placcaggio di C.J. Gardner-Johnson ai danni di Bijan Robinson su un critico 4th&1. Gli Eagles devono ora gestire al meglio il possesso palla, cercando di far scorrere più tempo possibile e assicurarsi la vittoria, ma ecco che Barkley droppa il passaggio di Hurts su un 3rd&1. Atlanta non ha più timeout ma a causa dell’incompleto l’orologio si ferma, Elliott trasforma da 28 yard per allungare il vantaggio e il tabellone recita 21 a 15 per Philadelphia con 1:42 da giocare.
L’intercetto di Jesse Bates che pone fine al match (credit: Shanna Lockwood/Atlanta Falcons)
Tempo sufficiente per Cousins, che in 15 stagioni da professionista ha realizzato ben 22 comeback, e assieme a Pitts e Mooney si ripresenta in meno di un minuto in piena redzone avversaria per concludere l’assalto finale: lancio di 7 yard, ricezione da 6 punti del ricevitore in maglia numero 5 e il 4° kick di Koo aggiunge l’ultimo punto necessario per l’ennesimo sorpasso del match.
Restano 34 secondi e due timeout a Hurts e compagni per cercare di guadagnare più terreno possibile e tentare il field goal della vittoria. Hurts fa decollare il pallone con un lancio lungo in direzione del solito Smith, ma è ancora Jesse Bates a intercettare il quarterback avversario e porre la parola “fine” all’incontro.
YOU LIKE THAT!
In un MNF le cui premesse non erano delle migliori per spettacolo e coinvolgimento, Atlanta emerge vittoriosa con un risicato ma pesante 21 a 20 che rimette subito in carreggiata la compagine di coach Morris, pronta ora a sfidare i Chiefs. Sul fronte opposto Philadelphia troverà sul proprio cammino i Saints, partiti fortissimi in questa stagione 2024. Avversari temibili per entrambi e sulla carta favoriti, ma lo stesso Capitano Kirk ci ha abituati a non parlare troppo presto, pena sentirci urlare nel post-partita “you like that!”.