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Inizio imbarazzante: Browns sconfitti dai Cowboys 33-17 in Week 1

Partita senza storia a Cleveland, con i Browns impresentabili ed i Cowboys che imperversano sia in attacco che in difesa.


Una débâcle per i Cleveland Browns. Un trionfo per i Dallas Cowboys.
La prima domenica di football della nuova stagione ha confermato che i Cowboys, quanto meno in stagione regolare, sono una delle squadre da battere in NFC, mentre i Browns dovranno ancora lavorare parecchio per provare ad avvicinarsi al livello raggiunto lo scorso anno. Il 33-17 con cui i ragazzi di coach McCarthy hanno superato quelli di coach Stefanski è un risultato bugiardo, visto il dominio dei texani in entrambe le fasi di gioco: Prescott, fresco di super rinnovo contrattuale, e Parsons hanno imperversato. La resistenza dei Browns, invece, è stata pressoché nulla: Watson inguardabile e incapace di guidare l’attacco; la difesa non ha trovato le contromisure giuste contro uno dei migliori attacchi della NFL. Di lavoro da fare, in Ohio, ce n’è parecchio.

Difesa Cowboys dominante; Deshaun Watson non pervenuto

E dire che la partita si era aperta sotto i migliori auspici per i Cleveland Browns, con la difesa che bloccava subito l’attacco dei Cowboys, Darden che ritornava il punt in territorio avversario e Hopkins che metteva i primi punti a tabellone con un field goal dalle 51 yard. Il problema, però, è che poi punti a tabellone i Browns non li hanno più messi per i successivi 30 minuti di football: nei 7 drive seguenti sono arrivati 5 punt (tutti 3&out), un intercetto e un punt ritornato in touchdown dai Cowboys. Una mattanza. La difesa di Dallas, guidata da un Micah Parsons in stato di grazia, si è abbattuta sull’attacco di Cleveland senza alcuna pietà: 6 sack, 6 tackles for loss, 2 intercetti, con i Browns lasciati a sole 230 yard conquistate. E una costante pressione su Deshaun Watson che ha contribuito ad alimentare i dubbi sul QB1 dei Browns. Se c’erano dei dubbi in casa Cowboys su come avrebbero difeso con l’arrivo del nuovo Defensive Coordinator Mike Zimmer, sono stati spazzati via dalla prestazione dominante della difesa texana.
Dietro la lavagna, invece, ci finisce senza dubbio Deshaun Watson. Non giocava dallo scorso novembre, causa frattura di un osso della spalla. Beh, citando qualche voce nota all’interno del panorama NFL, possiamo tranquillamente dire che l’ex QB dei Texans non ha giocato neanche in Week 1 contro i Cowboys. Troppo macchinoso, troppe volte in balia della difesa avversaria, troppo lento nel leggere le situazioni di gioco, troppo scollato dai suoi compagni di reparto. La batteria di ricevitori è di tutto rispetto (Cooper, Jeudy, Njoku, Moore), ma Watson non è mai riuscito a mettere in ritmo nessuna delle armi a sua disposizione. Oltre ai 6 sack e ai 2 intercetti subìti, il QB dei Browns ha chiuso la gara con sole 164 yard guadagnate su lancio (24 su 45), un rating di 51.1 e soprattutto con un solo primo down guadagnato nei primi 33 minuti di gioco. Troppo poco da chi dovrebbe guidare questa franchigia (a suon di milioni di dollari) verso un futuro brillante.

I soliti Cowboys da Regular Season

L’attacco dei Cowboys, invece, ha funzionato a meraviglia. Contro una delle migliori difese della NFL (e forse la migliore della scorsa stagione), Prescott ha dimostrato ancora una volta che in stagione regolare è un animale da guerra. Dopo aver giocato la migliore regular season della sua carriera lo scorso anno, Dak è ripartito facendo a fettine la difesa dei Browns, mettendo in ritmo quasi tutti i ricevitori a sua disposizione. Alla fine, il QB dei Cowboys ha chiuso con 179 yard conquistate e un touchdown, quello realizzato da Cooks nel secondo drive dei texani. Il rinnovo milionario se lo è sicuramente meritato: a Dallas, però, lo aspettano al varco ai playoffs. Perché la scorsa stagione si era aperta con un 40-0 sui Giants e si era chiusa però, dopo una buonissima regular season, al primo turno di playoff contro i Packers; scena vista e rivista negli ultimi 5 anni. Per i Cowboys, che hanno ritrovato Lamb in buone condizioni dopo la pre season da separato in casa e hanno riabbracciato Elliott dopo la stagione dimenticabile con i Patriots, è stato un ottimo inizio di stagione. La speranza dei tifosi è che il finale sia diverso da quello a cui sono stati abituati ultimamente.

Futuro Browns indecifrabile

Come detto, in Ohio di lavoro da fare ce n’è parecchio. I Cleveland Browns visti in questa prima domenica di football sono stati troppo brutti per essere veri. Coach Stefanski dovrà lavorare non solo sul migliorare la fluidità offensiva, ma anche sul limitare il solito tallone d’Achille delle ultime stagioni dei Browns: le penalità, una costante anche della gara contro i Cowboys. E poi sarà chiamato, nelle prossime settimane, a una scelta fondamentale: in caso dovesse continuare su questa falsa riga, Deshaun Watson può ancora essere considerato l’uomo franchigia? Lo vedremo nelle prossime partite, Watson ha modo di risorgere e tornare ad essere un fattore decisivo. Ma il tempo stringe: anche se è appena iniziata, questa stagione deve essere quella della consacrazione dei Browns; l’obiettivo è, come minimo, andare oltre il Wild Card Round dello scorso anno. Al momento, però, le premesse non lasciano grande positività.

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