Playoff siano.
Un tempo. Due quarti di gioco. Tanto è bastato ai Cleveland Browns per chiudere la pratica New York Jets e prendersi di prepotenza la qualificazione matematica ai playoff. Al momento, ciò che è certo è che i Browns non potranno scendere sotto il quinto seed in AFC; con degli incastri di risultati tra questo weekend e il prossimo (con la 18esima e ultima giornata di regular season), addirittura i Browns potrebbero agguantare il primo seed (quindi il bye al primo turno) o il secondo seed (che significherebbe giocare in casa il Wild Card Round). Nonostante queste ultime 2 opzioni siano di difficile realizzazione, danno comunque la dimensione della grande e sorprendente stagione degli uomini di coach Stefanski. Che, ribadiamo ancora una volta, viste le vicissitudini di questa stagione (e come ne è uscita la squadra), meriterebbe il titolo di Coach Of The Year. Così come Flacco meriterebbe qualche premio (forse il Comeback Player of The Year sarebbe un po’ forzato) per il modo in cui ha affrontato il rientro in campo dopo essere stato accantonato dalla NFL, il modo in cui si è messo a disposizione della squadra e l’ha guidata in queste ultime 4 partite. 4 partite in cui il QB dei Browns non è mai sceso sotto le 300 yard e ha massacrato qualsiasi difesa gli si sia parata davanti, inclusa quella dei Jets, una delle migliori di questa stagione. Ma andiamo con ordine.
30 minuti di dominio
I primi due quarti di gioco sono stati un dominio Cleveland Browns. I padroni di casa sono entrati in campo con la voglia di chiudere subito la pratica Jets, di prendersi con ferocia la matematica qualificazione ai playoff, regalando una serata da incorniciare al pubblico di casa, in quella che potrebbe essere stata l’ultima partita casalinga di questa stagione. I Jets, difensivamente, sono stati massacrati: nel solo primo tempo Flacco ha lanciato per 296 yard e 3 touchdown; Njoku ha totalizzato 134 yard; Ford ha chiuso con 64 yard guadagnate su corsa, 57 su passaggio e 2 touchdown; Moore (finito poi in protocollo concussion) ha totalizzato 61 yard su ricezione con un touchdown; Hunt ha fatto il minimo indispensabile, chiudendo comunque con il touchdown del momentaneo 13-7; la offensive line ha concesso 0 sack alla difesa dei Jets, una difesa che in stagione ne aveva collezionati 41 prima di questa partita. Il primo tempo si è chiuso con il punteggio di 34-17. Un trionfo.
Ma i meriti non vanno solamente all’attacco. Anche la difesa, ovviamente, ha fatto il suo, anche se davanti non aveva uno dei migliori attacchi della NFL di questa stagione. Comunque, la difesa dei Browns ha concesso un solo touchdown all’attacco dei Jets (il momentaneo 7-7), con gli altri 13 punti frutto di 2 field goal e un intercetto riportato in end zone da Johnson; per il resto, l’attacco dei Jets è stato costretto 5 volte al punt, ha subìto un fumble e un intercetto riportato in touchdown da Hickman; nessun ricevitore dei Jets è arrivato a totalizzare più di 50 yard di guadagno, ci sono state 7 deviazioni di lanci, 8 “tackles for loss”, 2 sack comminati da Garrett e Wright. Il sensazionale lavoro del DC Jim Schwartz, è stato detto più volte, è sotto gli occhi di tutti. La difesa dei Browns è una difesa di elite e se poi l’attacco, anche commettendo alcuni errori come fatto giovedì, domina ugualmente la partita, allora tutti gli avversari in AFC devono iniziare a preoccuparsi (se non l’hanno già fatto).
Ai playoff senza paura di nessuno
Non ha molta importanza raccontare i secondi trenta minuti di gioco. Andando all’intervallo 34-17, i Browns hanno staccato leggermente la spina e giocato gli altri 30 minuti controllando cronometro e partita. E al fischio finale è partita ovviamente la festa a Cleveland. Come detto nelle ultime settimane, essere arrivati ai playoff dopo tutte le vicissitudini passate in questa stagione è un traguardo sensazionale per i Browns. E adesso arriva il bello perché, indipendentemente poi dalla posizione finale, i Cleveland Browns fanno paura, anche se dovessero giocare il Wild Card Round in trasferta (cosa, onestamente, più che probabile). Sicuramente nessuno in AFC vuole incrociare, in questo momento, il suo percorso con quello di una squadra che sta volando sulle ali dell’entusiasmo, che è al top in entrambe le fasi di gioco e che avrà poco da perdere ai playoff. A Cleveland sono pronti. Senza paura.