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Ricomincia la marcia: i Browns battono i Jaguars 31-27
Dopo le 2 sconfitte consecutive in altrettante trasferte ad ovest, i Browns tornano a vincere trascinati da Joe Flacco. I playoff sono sempre più vicini.
Reduci dalle 2 sconfitte subite contro i Denver Broncos e i Los Angeles Rams durante il “road trip” ad ovest, i Cleveland Browns erano chiamati al riscatto al Cleveland Browns Stadium contro i Jacksonville Jaguars, rivali nella corsa ai playoff in AFC. E riscatto è stato. Trascinati da un brillante Joe Flacco, i Browns hanno preso immediatamente possesso della partita senza più guardarsi indietro, nonostante i tentativi di rimonta dei Jaguars. Il 31-27 finale, che consente ai Browns di salire 8-5 di record, è un risultato importantissimo in chiave playoff, soprattutto in un’AFC, al momento, indecifrabile.
Joe, David e Dustin: l’oro di Cleveland
Era già stato deciso nella giornata di mercoledì. È stato poi confermato tra venerdì e sabato. Sarebbe stato Joe Flacco a partire titolare contro i Jaguars, con Dorian Thompson-Robinson ancora alle prese con i postumi della concussion di 2 settimane fa a Denver e P.J. Walker messo da parte per creare spazio a roster. E la prima a Cleveland in maglia Browns per Joe Flacco è stata un gran successo: 26 completati su 45, 311 yard lanciate, 3 touchdown (a fronte di un solo intercetto). Ma più che le statistiche, a sorprendere è stata la capacità dell’ex QB dei Ravens di giostrare il gioco a proprio piacimento, la facilità e la fluidità con cui ha trovato le giuste connessioni con i suoi compagni di reparto. Sembrava fosse da sempre un giocatore dei Browns, quando in realtà, come raccontato dallo stesso Flacco nel post partita, fino a 3 settimane fa si doveva accontentare di guardare il football dal divano del salotto della madre. Chi ha giovato maggiormente della buona giornata di Flacco è stato senza dubbio David Njoku. Il tight end scuola Miami (Hurricanes), alla sua settima stagione in maglia Browns, sta diventando sempre più un pezzo importante nello scacchiere offensivo di coach Stefanski: è sempre andato in crescendo di stagione in stagione e, dopo la gara contro i Jaguars, ha raggiunto le 600 yard stagionali, numero pressoché identico a quello della scorsa stagione e con la possibilità, quindi, di migliorarlo. Così come potrà sicuramente andare a migliorare il numero di touchdown stagionali: il suo “record” è di 4 TD stagionali. Con i 2 realizzati contro i Jaguars, lo ha eguagliato. E contro Jacksonville non sono stati 2 TD di poco conto: il primo è arrivato nel primo drive dell’incontro, con la connessione da 34 yard con Flacco; il secondo è arrivato poco dopo l’inizio del secondo quarto, con un altro lancio dalle 30 yard del QB. Sono stati quindi i 2 TD che hanno fin da subito indirizzato la partita nei binari preferiti dai Browns.
Binari su cui i Browns, anche se con qualche difficoltà, sono riusciti a mantenersi per quasi tutta la partita. Una partita che ha visto errori, anche offensivamente, ma che comunque i padroni di casa non hanno mai dato la sensazione di poter perdere. Merito, onestamente, proprio di Flacco che, se è vero che ha commesso un paio di errori (l’intercetto nel secondo quarto e il flumble seguente ad un sack subìto nel terzo quarto), ha comunque sempre reagito alla grande, piazzando gli altri 2 drive vincenti al momento giusto: al primo possesso offensivo del terzo quarto (con TD di Hunt per il 21-7) e ad inizio ultimo quarto, rimanendo freddo su un 4th&3 e trovando con una gran finta di corpo David Bell sulle 40 yard, libero di arrivare in end zone per il 28-14.
Il punto esclamativo sulla partita, infine, non poteva non metterlo Dustin Hopkins: è suo il sigillo messo a poco più di 3 minuti dalla fine con l’ennesimo field goal da oltre le 50 yard realizzato in stagione (contro i Jaguars dalle 55 yard), per il momentaneo 31-21 che i Jaguars riusciranno solamente a limare prima del fischio finale. Grazie a questo field goal, Hopkins continua a scrivere la storia della franchigia dell’Ohio: 31 field goal a segno in stagione, 8 da oltre le 50 yard; i record di Phil Dawson, realizzati con i Browns nel 2008, cancellati con ancora 4 gare da giocare. Hopkins sta disputando una stagione da incorniciare, da miglior kicker della NFL e meritevole di una chiamata al Pro Bowl. C’è tanto di suo nel record da playoff dei Browns e la sua acquisizione a pochi giorni dal kick off di Week 1 rientra, senza ombra di dubbio, nella top5 del mercato di questa stagione NFL.
C’è anche la difesa
Le 2 sconfitte subite a Denver e a Los Angeles avevano avuto un comune denominatore: una prova difensiva dei Browns non all’altezza della sua fama. Rientrati a Cleveland, gli uomini guidati dal DC Jim Schwartz sono tornati ad essere dominanti. L’attacco dei Jaguars è stato limitato a sole 58 yard guadagnate su corsa e la difesa dei Browns è stata ottima nel mettere pressione alla linea offensiva avversaria, tanto che Jacksonville si è dovuta appoggiare principalmente sul gioco aereo e ad un Trevor Lawrence non al meglio dopo l’infortunio alla caviglia subìto la scorsa settimana. Il risultato è stato che il QB dei Jags ha chiuso con solamente 28 lanci completati su 50, è stato intercettato 3 volte (2 volte da Emerson Jr. e una volta da Newsome II) e ha subìto 4 sack (Delpit, Hurst II, Smith e Okoronkwo). Il punteggio finale, con 4 touchdown messi a segno dagli ospiti, non deve ingannare: i primi 2 TD sono arrivati dopo 2 turnover (un fumble di Cooper recuperato dai Jaguars a 12 yard dalla end zone e un fumble di Flacco recuperato dai Jaguars a 25 yard dalla end zone), gli altri 2 nell’ultimo quarto. La difesa dei Browns ha dimostrato ancora una volta che tra le mura amiche si esalta sempre più, trovando sempre il modo di limitare l’attacco avversario. E senza Ward e con Garrett non ancora al 100%, contro i Jaguars è salito in cattedra Jeremiah Owusu-Koramoah, con 8 tackles messi a segno (di cui 2 “tackles for loss”). Se si riuscisse a mantenere questo livello anche nelle ultime 4 partite, con la possibilità di riavere Garrett e Ward a pieno regime, le possibilità di andare ai playoff aumenterebbero vertiginosamente.
Rettilineo finale
4 partite alla fine della regular season. 4 partite per riuscire in un’impresa che sarebbe, per certi versi, storica. Senza il tuo running back titolare (nonchè uno dei top3 della Lega), con il tuo QB titolare limitato da problemi fisici ad inizio stagione e poi out definitivamente da metà stagione, con i continui infortuni che hanno colpito tanto la difensive quanto l’offensive line, con Flacco richiamato dal divano di casa a guidare l’attacco (è stato confermato come QB titolare per il resto della stagione). Centrare i playoff per i Browns sarebbe fantastico. Ma, come detto, la situazione in AFC è indecifrabile: i Browns, al momento, hanno il seed numero 5 (il massimo che Cleveland può fare considerando che i Ravens continuano a viaggiare a vele spiegate); fuori dai playoff ci sono squadre in crescita come Broncos, Bills e Bengals, con in aggiunta i giovani ed altalenanti Texans. Per essere sicuri di restare tra le prime 7 e garantirsi il posto ai playoff, i Browns dovranno vincere 3 delle ultime 4 partite. Forse, con gli incastri dei risultati degli altri, basterebbe vincerne 2. Intanto si inizierà domenica prossima: a Cleveland arriveranno i Chicago Bears, reduci da 2 sorprendenti vittorie contro i Vikings e i Lions. Ma non possono e non devono far paura ai Cleveland Browns. Ora è arrivato il momento di raccogliere i frutti di quanto fatto nelle prime 13 gare; quindi, senza guardare troppo avanti, bisogna pensare ad una partita alla volta, per avvicinarsi sempre più al traguardo.
Autore: Andrea Minnozzi
Data di pubblicazione:
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