Terza vittoria consecutiva. Settima vittoria stagionale. Pittsburgh Steelers sconfitti e distanziati in classifica. Il record (7-3) che assicura, al momento, il quinto posto in AFC. I playoff non più un miraggio lontano, ma qualcosa di tangibile.
Il field goal di Hopkins a 2 secondi dalla fine, che ha fissato il punteggio sul 13-10 in favore dei ragazzi di coach Stefanski, ha aperto scenari impensabili soltanto un mese fa. E ha regalato la domenica perfetta alla gente di Cleveland, dopo una settimana in cui rassegnazione e scoramento avevano preso il sopravvento.
La vittoria di coach Stefanski
E già, perché la settimana non si era aperta bene per i tifosi dei Browns: martedì era arrivata l’ufficialità del fatto che Deshaun Watson sarebbe stato costretto ad operarsi alla spalla, mettendo fine alla sua stagione. Neanche il tempo, quindi, di festeggiare la grande vittoria in rimonta sui Baltimore Ravens e arrivava la mazzata che rischiava di far deragliare la buona stagione dei Cleveland Browns. Il dubbio era: P.J. Walker o il rookie Dorian Thompson-Robinson come QB titolare? Il primo è sempre stato molto altalenante quando chiamato in causa; il secondo, con enorme potenziale e futuro, era apparso però ancora troppo acerbo nella brutta sconfitta in week 4 contro i Ravens. Ma coach Stefanski ha sempre avuto le idee chiare e già da mercoledì dichiarava che contro gli Steelers avrebbe giocato come QB titolare Dorian Thompson-Robinson. E alla fine, ha avuto ragione lui. Il prodotto di UCLA, scelto al quinto giro all’ultimo draft, non ha messo insieme chissà quali numeri spettacolari contro gli Steelers: ma, quando sul cronometro mancavano 80 secondi al termine della partita, ha messo insieme un drive favoloso, partendo dalle proprie 35 yard e portando i suoi in raggio da field goal, con 5 completi su 5 tentativi e un gran bel lancio per Elijah Moore. Nel momento del maggior bisogno, il rookie ha risposto presente. Il merito, e va sottolineato, è stato anche di coach Stefanski, di come lo ha gestito e protetto durante tutta la partita, non forzando la mano con schemi cervellotici e alternando, al momento giusto, lanci corti e lunghi, gioco di corse e chiamate conservative. Il risultato è stato un primo tempo chiuso sul 10-0, grazie al touchdown di Ford (grande protagonista del drive che lo ha poi portato in end zone) e al field goal del solito glaciale Hopkins, dopo un drive durato la bellezza di 17 giocate. Il drive finale, sul 10-10, ha dimostrato comunque che, per il futuro (anche imminente), i Browns potranno fare affidamento su Thompson-Robinson, decisamente commosso a fine partita e sicuramente in fiducia in vista dei prossimi impegni.
Brutti, sporchi, cattivi…e vincenti
Gli altri grandi protagonisti di giornata sono nuovamente Dustin Hopkins e la difesa guidata da un superlativo Myles Garrett.
Per il kicker non ci sono più aggettivi e parole: dati alla mano è il migliore in questa stagione. Contro gli Steelers ha centrato i pali prima dalle 25 yard per il 10-0 con cui si è andati all’intervallo lungo, poi ha mostrato ancora una volta la sua freddezza segnando il field goal della vittoria, allo scadere, dalle 34 yard. Con i 2 contro Pittsburgh, per Hopkins sono 26 field goal a segno su 29 tentativi. Un’arma letale in mano a coach Stefanski.
La difesa dei Browns, invece, ha messo in scena un’altra prova di altissimo livello. Al netto del touchdown concesso un po’ grossolanamente a Jaylen Warren che ha riaperto la partita, per il resto l’attacco degli Steelers è stato annientato. Pickett ha chiuso con 15 completi su 28 tentativi di lancio (106 yard guadagnate), ha subìto 3 sack e, nei 6 tentativi seguenti il touchdown di Warren, ha messo insieme 5 punt, di cui 3 3&out. Pickens ha ricevuto per sole 38 yard e Harris ha guadagnato solamente 35 yard su corsa in 12 portate. La difesa dei Browns è stata dominante ed è questo il modo in cui, al momento, Cleveland può vincere le partite: con la difesa capace di rendere le gare “sporche e brutte”. Forzare le giocate avversarie, limitarle, in modo da tenere le partite in bilico e dare modo all’attacco di dare vita al drive che possa garantire la vittoria. E l’icona di questo modo di giocare e di difendere è sicuramente Myles Garrett: contro gli Steelers ha messo a segno 2 sack (e probabilmente uno dei 2 aveva generato una safety non vista dagli arbitri), 3 QB hits, 2 tackle, ha guidato i suoi compagni di reparto, incutendo ogni volta timore al malcapitato Pickett. La sfida contro T.J. Watt, altro candidato al premio di difensore dell’anno, l’ha vinta lui.
Fiducia e volare basso
Ora bisogna rimanere con i piedi per terra. Purtroppo gli infortuni di giocatori chiave (Watson e Chubb su tutti) costringono i Browns ad affrontare una partita alla volta e ad avere, offensivamente parlando, non troppe certezze consolidate. Ma questa vittoria contro i Pittsburgh Steelers, paradossalmente, è stata ancora più importante di quella in rimonta della scorsa settimana contro i Ravens. La fiducia generata da questa vittoria può e deve essere la molla per agguantare i playoff, provando magari a prendersi il titolo in AFC North a discapito dei Ravens. Ma, come detto, piedi ben saldi per terra. A partire dalla prossima domenica: i Cleveland Browns faranno visita ai Denver Broncos, reduci da 4 vittorie consecutive.