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Shoutout: i Browns superano 27-0 i Cardinals

Non c’è partita a Cleveland: i Browns asfaltano i malcapitati Arizona Cardinals 27-0 e salgono 5-3 di record. Un record che al momento garantirebbe i playoffs in AFC.

Photo Credit: theatletic.com

Era dal lontano 2007 che i Browns non riuscivano a tenere un avversario a zero punti segnati. Ed è successo contro gli Arizona Cardinals, in una domenica di novembre perfetta sotto tutti i punti di vista. Al di là del bel tempo che ha accolto entrambe le squadre a Cleveland, il 27-0 con cui i Browns hanno asfaltato i Cardinals ha portato con sé tante buone notizie: il rientro di Watson, le ricezioni (e il touchdown) di Cooper, la prova della difesa (e non del solo Garrett), il record 5-3 che al momento varrebbe i playoffs in AFC. Insomma, la vittoria contro i Cardinals è stato un segnale importantissimo dopo la debacle di Seattle della scorsa settimana e in vista dello scontro divisionale con i Ravens di domenica prossima.

Watson c’è, l’attacco gira

Il rientro di Watson come QB titolare dopo oltre un mese di assenza è stata la prima grande notizia di giornata per i Cleveland Browns. E che rientro: dopo il primo quarto in cui ha dovuto togliere un po’ di ruggine e rimettere in moto la spalla che lo ha costretto a guardare le ultime partite dalla sideline, l’ex QB dei Texans è salito in cattedra, chiudendo la gara con 19 lanci completati su 30, per 219 yard e due touchdown, più altre 22 yard guadagnate su corsa. E, cosa ancora più importante, è riuscito a gestirsi benissimo e ad evitare ricadute, controllando il gioco a suo piacimento. Soprattutto alternando alla perfezioni lanci sul profondo, lanci sul corto e gioco di corse. E, il sintomo che Watson stesse bene, è arrivato quasi alla fine del primo quarto: lancio di 59 yard per Cooper e Browns di colpo in red zone; poco male che poi non sia arrivato il touchdown ma solamente il field goal di Hopkins a sbloccare il punteggio; da lì si è stati tutti consapevoli del fatto che Watson avesse messo da parte i problemi dell’ultimo mese e mezzo. E comunque il touchdown è arrivato di lì a poco: lancio dalle 11 yard per Cooper e 10-0 Browns. Come anticipato, Watson è stato bravo anche ad alternare i lanci profondi ai lanci sul corto: proprio un paio di lanci di 10-11 yard a fine secondo quarto hanno consentito ai Browns di trovarsi di nuovo in raggio da field goal e a Hopkins di infilare i pali per il 13-0 con cui si è andati all’intervallo.
Nel secondo tempo è comunque continuato l’assolo dei Browns, con il touchdown nel terzo quarto di Njoku e quello nell’ultimo quarto di Hunt, dopo un lancio profondissimo di 49 yard di Watson a Cooper. Un Amari Cooper fattore offensivo dei Browns contro i Cardinals: 139 yard guadagnate con 5 ricezioni, 1 touchdown. Nel 27-0 Browns c’è tanto anche del WR ex Cowboys.

Difesa Browns: il più grande spettacolo della domenica

E c’è tanto anche della difesa. Pungolata da Jim Schwartz dopo la sconfitta di Seattle, la difesa dei Browns è salita nuovamente in cattedra contro i Cardinals, dimostrando una volta di più il perché sia una delle migliori (se non la migliore) difese della NFL. Lo “shoutout” è stato messo a segno lasciando solamente 58 yard di guadagno agli ospiti, realizzando 11 tackles for loss, 8 deviazioni di passaggio, 7 sacks, 2 intercetti e un fumble. Gli Arizona Cardinals sono stati costretti al punt ben 9 volte su 13 drive, con un solo drive (oltre ai 3 già citati terminati con 2 intercetti e un fumble) chiusosi senza dover ricorrere al punt. Una domenica completamente da dimenticare per il rookie QB Clayton Tune, che si ricorderà a lungo la sua prima da titolare in NFL: il prodotto di Houston, scelto al quinto giro dai Cardinals, ha chiuso l’incontro con 11 completi su 20 tentativi (con i 2 intercetti sovracitati), subendo, come detto, 7 sacks e totalizzando un rating di 20,8. Diciamo che potevano esserci inizi migliori.
A saltare all’occhio, tornando a parlare della difesa dei Browns, è stato il collettivo difensivo dei Browns: a risaltare maggiormente sono state le performance del CB Denzel Ward e del DT Dalvin Tomlinson. Ward, oltre a tenere a sole 24 yard guadagnate Marquise Brown (l’arma offensiva più pericolosa dei Cardinals), ha realizzato uno dei 2 intercetti di giornata, il secondo stagionale, il 15esimo in carriera; Tomlinson è stato l’uomo ovunque della difesa dei Browns: 2,5 sacks, 2 tackle for loss, 3 QB hits; una prova totale per uno dei giocatori più sottovalutati a roster. E se aggiungiamo i 10 tackles messi a segno da Delpit (più mezzo sack), l’intercetto di Takitaki, i sacks messi a segno anche da Harris, Smith e Elliot, risulta palese come la difesa dei Browns abbia dominato collettivamente. E Myles Garrett? Giornata tranquilla per uno dei candidati al premio di miglior difensore della stagione: un sack, un tackle, un fumble. Uno dei protagonisti della partita, ma, per questa volta, non il protagonista principale.

Ambizioni playoffs

E adesso la situazione si fa molto interessante. Il record dei Browns recita 5-3: al momento, in una AFC sempre molto incerta, darebbe accesso ai playoffs. Domenica prossima ci sarà un altro test interessante e importantissimo: lo scontro divisionale contro i lanciatissimi Baltimore Ravens. Accorciare sui Ravens (record 7-2) sarebbe una grande cosa: in una AFC North che al momento sarebbe tutta ai playoffs (con Steelers e Bengals che hanno lo stesso record dei Browns), provare a strappare il primo posto a Lamar Jackson & co. non è impossibile. Soprattutto giocando come contro gli Arizona Cardinals.

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