Gli appassionati di sport americani e in particolare quelli che seguono le quote NBA su Betway.it, si rendono conto di come il mercato e gli scambi spostino gli equilibri nel corso dell’estate e che adesso che siamo alla vigilia di una nuova regular season, appare evidente Phoenix, Golden State, Boston e soprattutto Milwaukee si candidino – proprio grazie ai tanti campioni arrivati in offseason – a sottrarre il titolo ai Denver Nuggets. Giocando a basket negli USA si guadagna tanto – lo sanno bene i giocatori italiani nell’NBA, che da metà anni ’90 a oggi sono riusciti in diversi casi ad approfittare del proprio talento e a imporsi su un palcoscenico così blasonato e soprattutto ben remunerato. Una mobilità di talenti dettata dalle opportunità di vittoria e soprattutto da offerte di mercato faraoniche a cui diventa complicato rinunciare: in NBA infatti i contratti sono da centinaia di milioni di dollari per quattro o cinque anni e la NFL è l’unica lega che riesce a tenere testa a cifre così esorbitanti. Andiamo insieme a scoprire rapidamente come funziona in entrambi i casi.
Come funziona il salary cap in NBA: guadagni a disposizione di tutti
Il CBA, l’accordo collettivo periodicamente sottoscritto dalla NBA e dal sindacato che rappresenta i giocatori (NBPA), regolamenta ogni dettaglio e meccanismo del funzionamento con cui vengono elargiti i contratti, le cifre degli accordi, gli stipendi e anche le tipologie di scambio che avvengono tra le franchigie. Molta attenzione però viene riposta nelle soglie di spesa che le varie squadre possono permettersi per arrivare ad acquistare un giocatore: al miglior talento a disposizione infatti si può offrire al massimo il 35% del salary cap complessivo assegnato alla franchigia. In sostanza LeBron James, che dalla NBA ha già guadagnato più di mezzo miliardo di dollari in carriera solo come stipendi, avrebbe potuto incamerare molto di più, ma le regole hanno permesso a tanti di arrivare a cifre faraoniche. Guardando alla top-10 dei giocatori più pagati nella prossima stagione, troviamo in testa davanti a tutti Steph Curry con quasi 52 milioni di dollari di stipendio, seguito dai 47.6 di Kevin Durant, di LeBron James, Joel Embiid e di Nikola Jokic. Per capire la dimensione degli stipendi, basta guardare a Jimmy Butler – il primo fuori dalla top-10 – che si porta a casa 45.1 milioni di dollari. E pensare che in NFL c’è chi guadagna ancora di più.
Come funziona il salary cap in NFL: portano a casa anche più che in NBA
In NFL, così come accade in NBA, un giocatore non può essere acquistato o ceduto per soldi, pagando quello che nel calcio viene definito cartellino. No, lo scambio avviene tra i contratti che i vari giocatori coinvolti hanno firmato e deve essere bilanciato proprio per evitare spese folli. La base quindi è quella di muoversi con astuzia, strategia e grande programmazione. Ma quanto valgono gli stipendi? Il più ricco è quello di Lamar Jackson da 82 milioni di dollari – cifra in questo caso gonfiata dal fatto che in NFL si considerano anche gli sponsor, che in NBA vengono commercializzati a parte. Guardando nel dettaglio il suo accordo che ha fatto tanto discutere (oltre che fissare un nuovo record), la distribuzione complessiva è di 260 milioni in cinque anni, di cui 185 garantiti, bonus alla firma di altri 72.5 milioni e uno stipendio annuale di 80 milioni di media che gli permette di superare un Mahomes che si deve accontentare di 450 milioni di dollari per un decennale. Insomma, esiste anche chi riesce a guadagnare più dei giocatori NBA.