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Palla alla difesa: i Browns battono i Texans 27-14

Nonostante un pessimo rientro in campo di Watson e zero TD segnati dall’attacco, i Browns vincono in Texas grazie ad una grandissima prova della difesa.

Photo credit: cleveland.com

C’era una grande attesa a Cleveland per l’esordio di Deshaun Watson come QB1 dei Browns. Dopo quasi 2 anni passati lontano dal gridiron, prima sospeso e poi squalificato dalla NFL, Watson è tornato a calcare l’erba di un campo da football proprio a Houston, contro i Texans, sua ex squadra. Ma per lui è stata una domenica da dimenticare: al di là dei numeri (12 completati su 22, 1 intercetto, 0 TD segnati dall’attacco), a risaltare è stata la sua lentezza nelle giocate, la sua poca brillantezza e, soprattutto, la poca conoscenza degli schemi offensivi dei Browns. Tutte cose che, dopo essere stato fermo per 700 giorni, sono più che mai lecite. Per sua fortuna, i Cleveland Browns si sono ritrovati a giocare contro la peggior squadra della Lega; sono bastati, quindi, una difesa a tratti dominante e uno special team tirato a lucido, per avere la meglio degli Houston Texans e far passare in secondo piano gli errori (se così possiamo chiamarli) dell’attacco.

La vittoria dei Browns

La partita per i Cleveland Browns, in quel di Houston, non era iniziata nel migliore dei modi: 3&out, fumble, intercetto e safety nei primi 4 possessi offensivi. Texans avanti 5-0 solo perché offensivamente sono quello che sono e grazie anche al buon lavoro della difesa dei Browns. Poi sono entrati prepotentemente in scena, per gli ospiti, lo special team e le giocate difensive: ritorno di punt in TD da parte di Peoples-Jones, fumble recuperato e portato in end zone da Ward, intercetto di Fields II con annesso TD, 2 field goal a bersaglio da parte di York. Se l’attacco ha fatto scena muta, ci hanno pensato allora gli altri reparti a regalare una vittoria importantissima ai Browns.
Onestamente, sui Texans sarebbe meglio stendere un velo pietoso: la partita contro i Browns è stata lo specchio della stagione da horror della squadra texana, a ragione la peggiore nella NFL. Offensivamente, al netto della buona prova della difesa di Cleveland, Houston ha mostrato tutti i suoi limiti e non è riuscita ad approfittare della bella giornata vissuta dalla propria di difesa, perché tenere Chubb sotto le 100 yards e mettere sempre in costante pressione Watson (cavalcando la brutta prestazione dell’ex idolo dell’ NRG Stadium) non sono cose da tutti. Allen, però, è stato obiettivamente inguardabile (con 2 intercetti e 2 fumbles) e le scelte offensive sono state, a tratti, inconcepibili. “Non si possono vincere le partite giocando offensivamente in questo modo“. Beh, non serve un genio per capirlo, caro coach Lovie Smith.

Una nuova speranza

Non parliamo di Star Wars. Ma della nuova flebile speranza che hanno i Cleveland Browns di agguantare i playoffs. Perché è vero che i Bengals e i Ravens hanno vinto anche questa settimana, ma ora i Browns affronteranno in fila proprio i loro 2 rivali divisionali: con 2 vittorie si riaprirebbe la corsa al primo posto della AFC North. Impensabile 3 settimane fa. Impensabile, in realtà, anche ora, considerando come stanno giocando Burrow & Co. Però la compattezza, la capacità di soffrire, il risveglio della difesa e tante altre piccole cose che hanno caratterizzato le ultime partite dei Cleveland Browns fanno sperare in un finale diverso o, per lo meno, in un finale di stagione non da comprimari. L’obiettivo, adesso, è fissato sui Cincinnati Bengals: Watson avrà una settimana in più per lavorare con i suoi compagni, per affinare l’intesa e evitare una sconfitta che, a questo punto, sarebbe dolorosa per i suoi. Cleveland è ancora viva. E ci crede.

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