Sembrava un’altra domenica da soliti Browns, con partenza a razzo condita da TD al primo drive e poi scena muta fino alla fine della partita. Invece, grazie anche ad una solida difesa che è riuscita a tenere a bada l’attacco dei Tampa Bay Buccaneers, i padroni di casa sono riusciti a portare la partita ai supplementari grazie ad un TD di Njoku a 32 secondi dal termine; e poi, dopo aver difeso bene su Brady & Co. all’overtime, i Browns hanno trovato il drive della vittoria, con Nick Chubb che ha sfondato (mai parola fu più azzeccata per descrivere il TD del numero 24 dei Browns) la linea difensiva ospite, regalando la quarta vittoria stagionale (la prima da quasi un mese) ai suoi.
La domenica di Brissett
Per Jacoby Brissett quella contro i Buccaneers è stata una partita particolare: con il rientro dalla squalifica di Deshaun Watson, per l’ex QB dei Dolphins è stata, verosimilmente, l’ultima gara da titolare di questa stagione. E l’ha chiusa nel miglior modo possibile, al di là di quello che dicono i suoi numeri: 23 lanci completati su 37, 210 yards, 1 touchdown, ma soprattutto la voglia di voler “chiudere” con una vittoria davanti al suo pubblico e contro il suo vecchio compagno di spogliatoio ai Patriots, Tom Brady. Non possono esserci che applausi per Brissett, che, considerando la situazione venutasi a creare a Cleveland, ha dimostrato di essere un QB affidabile e un ragazzo rispettabile e rispettato da tutti all’interno dello spogliatoio. Ad inizio stagione gli si chiedeva di non perdere le partite in attesa del rientro di Watson: il record dei Browns recita 4-7 ma la colpa delle 7 sconfitte non è da addossare totalmente a lui; probabilmente avrebbe potuto far meglio in un paio di partite, ma la colpa della stagione con più ombre che luci di Cleveland è, principalmente, del coaching staff. Ora Brissett farà un passo indietro e tornerà a fare il backup: il record con cui “lascia” i Browns nelle mani di Watson, come detto anche da Bitonio nel post partita, non rispecchia quanto di buono e sovraperformante abbia fatto in queste prime 11 partite.
Salvate il soldato Brady
I Buccaneers continuano la loro stagione sulle montagne russe. Dopo la vittoria di Monaco contro i Seahawks, la stagione di Tampa Bay sembrava avesse preso un punto di svolta. Invece, a Cleveland, è arrivata un’altra sconfitta sanguinosa, la sesta in 11 partite. Brady prova in ogni modo, in ogni partita, a risollevare le sorti della sua squadra ma, tra infortuni e prestazioni non all’altezza della sua linea offensiva, i Bucs continuano ad essere una squadra discontinua. E contro i Browns, onestamente, la gestione del cronometro e dell’overtime non è stata delle migliori. La fortuna di Tampa Bay è che, nonostante un record di 5-6, resta sempre salda in testa all’NFC South, la peggiore division, numeri alla mano, di questa regular season. E considerando che Falcons, Panthers e Saints non sembrano squadre continue e super minacciose, i Buccaneers hanno tutto il tempo per ritrovarsi in vista dei playoffs. A patto, però, che comincino con il difendere meglio il proprio QB: anche a Cleveland, Tom Brady ha subìto la pressione della difesa dei padroni di casa (chiudendo con 3 sacks).
L’era Watson
Quindi, come detto, domenica prossima si aprirà ufficialmente l’era Watson a Cleveland. Inizierà, ironia della sorte, da Houston: alle 19 (ora italiana) i Browns faranno visita ai Texans e per Deshaun Watson è un ritorno al passato, quasi 2 anni dopo essere stato sospeso proprio dalla franchigia texana per le prime accuse che portarono poi la NFL a sospenderlo ufficialmente. Watson sale al comando con i Browns 4-7 come record: riuscirà a portarli ai playoffs? Molto difficile, se non altro perché dovrebbe riuscire a guidare i suoi a 6 vittorie nelle ultime 6 partite per chiudere con un record (a quel punto di tutto rispetto) di 10-7. Record che però non garantirebbe un posto sicuro alla post season, considerando che sia i Ravens che i Bengals hanno già 7 vittorie all’attivo. Comunque, tutto può succedere; Watson ha le capacità (superiori rispetto a Brissett) per poter vincere da solo le partite, indipendentemente dalle più o meno errate chiamate che potrebbero arrivare dalla sideline.
C’è molta attesa per l’esordio di Watson con i Browns: la speranza, per i tifosi di Cleveland, è che possa dare una sferzata alla stagione e mettere i primi mattoncini di un futuro luminoso per la franchigia del North-East Ohio.