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Dallas abbatte Washington 25-10 e prende il largo
Una bella partita da parte del QB Cooper Rush ed i WRs Lamb e Gallup ma i Dallas Cowboys battono i Washington Commanders grazie alle giocate della loro Defense.
Allora non sminuisco affatto la prestazione di Rush e Lamb ma la leggo nel contesto della partita e dell’avversario affrontato in Week 4. Nessuno nega che sia il QB che i WRs (in toto) sono migliorati nelle scelte giocate ma anche nell’esecuzione delle stesse. Come avevo scritto nel Game Preview la presenza di Gallup avrebbe dato un buon vantaggio per la Cowboys Offense e così è stato perché Michael ha permesso di allungare le giocate con lanci più profondi mettendo in difficoltà i DBs dei Commanders con la sua velocità e rapidità. Questo ha anche causato più di una volta i DBs di Washington, e nello specifico William Jackson III e Benjamin St-Juste che hanno commessi dei falli importanti e costosi per i Commanders nell’ottica dello svolgimento dei drives. Nel drive più bello dei Cowboys e quello dove hanno segnato il primo Touchdown con il rientrante Michael Gallup (ottima il mismatch creato da Kellen Moore facendo marcare Gallup da un LB, ciaone!) tutto ciò è potuto accadere ed il drive stesso è stato allungato dal fallo di St-Juste (contatto illegale) su Noah Brown che ha anche annullato un’intercetto lanciato da Rush che era sotto pressione. Dettagli direte voi, certo ma pesanti perché fino a quel punto Dallas su 4 drive aveva fatto in quest’ordine: FG, Punt, FG e Punt. La Offense aveva stentato e non riusciva a trovare un ritmo che li portasse al Touchdown. Nel terzo drive (quello del 2° FG) Lamb e Rush erano in gran sintonia e sembra che potessero segnare ed invece ad un certo punto si sono arrenati grazie anche ad un lancio fuori target di Rush per Noah Brown liberissimo che poi ha costretto Rush nel down seguente a correre, ma senza ottenere il 1st down, per poi lasciare spazio a Maher che ha segnato il FG da 45 yards. Ipercritico sui Cowboys? No assolutamente ma analizzo il Football usando il cervello e le mie conoscenze e non certo con il cuore e le emozioni. Devo dire una gran bella partita? Assolutamente no ma una gran bella vittoria perché tutti hanno dato il massimo ed hanno fatto quello che andava fatto contro l’avversario per vincere. E’ anche vero che visto gli errori dei Commanders e la differenza di valore tra la Cowboys Offense e la Washington Defense (a parte la DL) i Dallas Cowboys avrebbero dovuto avere un margine maggiore nonché avere la partita sotto controllo per quasi tutta la serata ed invece ci sono state delle lacune che vanno corrette. Il Run Game ha sofferto ma era ovvio contro una DL fortissima ma l’OC Kellen Moore ha trovato gli accorgimenti (oltre ad essere stato aiutato dai falli dei Commanders) per far eccellere i talenti che ha a disposizione. Bravo Gallup che anche se con poche ricezioni ha creato non poche difficoltà al backfield di Washington. Anche CeeDee Lamb ha continuato sulla scia sulla quale ha concluso la partita contro i Giants dove si era riscattato dopo il pessimo inizio. Se i WRs corrono bene le tracce e riescono a liberarsi dai loro marcatori questo facilita il lavoro del QB che poi fa bella figura pure lui, nel complesso. Esaltarsi per la partita di Rush non serve e non è neppure utile per lui. La mia visione non è da semplice appassionato ma da tecnico e atleta. Ogni atleta o tecnico sa che può sempre migliorare quello che ha fatto finora e che quello che ha fatto finora non è libero da errori. Come non lo è stata neppure la Defense.
Nel sottotitolo ho affermato che la vittoria è merito della Defense, beh hanno tenuto la Washington Offense a soli 10 punti giusto? Si ma ci sono stati momenti dove Wentz & company hanno messo a nudo le debolezze e le crepe nella Dallas Defense. Hanno esposto il punto debole correndo verso l’esterno molto largo evitando la Dallas DL (che contro le corse centrali ha fatto una gran partita) e puntando la corsa sui CBs che erano più preoccupati a coprire i WRs. Qui subentra il grande merito di Dan “Dairy” Quinn, il gioco di parole lo capiranno quelli che conoscono la catena di gelati americana, che riesce sempre a trovare gli accorgimenti adatti e rimediare a quelle pecche che vengono esposte dagli avversari durante una partita. Se i Cowboys hanno 3 vittorie finora lo devono alla Defense. Si perché non solo ieri hai tenuto gli avversari a solo 10 punti con un solo Touchdown ma la media punti si abbasserà ancora di più rispetto ai 17 che avevano prima di questa Domenica. La vera bravura di Quinn non è solo quella di sapere fare gli accorgimenti e ciò leggere le partite mentre si giocano ma è quella di sapere utilizzare e fare giocare al meglio i suoi uomini in base a quello che sanno fare meglio. La Dallas Defense non è solo Micah Parsons (ieri niente sacks per lui) ma tutti ed a turno emergono uno per volta e ieri per la DL è stato il turno di Neville Gallimore e Dante Fowler. C’è ancora qualcuno che rimpiange Randy Gregory? P.s. si è infortunato al ginocchio e dovrà effettuare l’intervento artroscopico e saltare almeno 2 partite, costato $70 milioni ed ha meno sacks di Armstrong. Il giocatore per eccellenza che emerge dalla filosofia di Dairy Quinn è Donovan Wilson. Dopo l’assenza di Jayron Kearse la Safety Wilson ha dovuto accollarsi le responsabilità di “tone setter” e leader silenzioso. Anche se non ricopre esattamente gli stessi compiti di Kearse (invece l’altra Safety Mukuamu ha avuto questo compito in alcune occasioni e svolto egregiamente) Donovan è il tackler più fisico è onnipresente. Non solo copre in Passing Downs ma scende nel Box e placca fermando delle potenziali avanzate. Svolge un ruolo importante anche se non proprio spettacolare perché fermare un’azione influisce negativamente sul morale avversario che magari pensava di aver trovato un buco ed invece ti ritrovi Donovan Wilson lì a fermarti. Wilson viene anche usato nei blitz e non poche volte è in faccia al QB mettendogli pressione e fretta nelle decisioni costringendolo a sbagliare. Wilson sta svolgendo qui compiti che Quinn faceva svolgere alle sue Safeties quando era a Seattle. Ora che Wilson ha trovato il suo ruolo ed equilibrio in questa Defense sono curioso di vederlo all’opera con Kearse quando tornerà. Un altro difensore che è emerso sotto la guida di Quinn è Leighton Vander Esch. Anche se non sembra il dominatore del suo rookie year ieri rincorreva i giocatori dei Commanders che riuscivano a sfuggire ai compagni di LVE. Trevon Diggs, love him or hate him. Non è assolutamente il miglior CB secondo la tecnica, ma vi ricordate quante Pass Interference ha commesso da quando è nella NFL? Sinceramente non me ne ricordo e dovrei controllare e questo mi fa pensare che se ce ne sono non sono molte. Poi tecnicamente a cosa serve un CB che è perfetto o quasi? Darrelle Revis è stato considerato il miglior Cover CB della sua epoca tanto che si è meritato il nickname Revis Island tanto che potevi lasciarlo 1 contro 1 ed il WR rimaneva naufrago sulla sua isola. Ma cosa ha vinto? 1 solo Super Bowl quando è andato a giocare con i New England Patriots di Tom Brady e Bill Belichick contro i Seattle Seahawks con Dan Quinn come DC. Per Revis una carriera piena di premi individuali e se non fosse andato a NE ora parleremo di un grande CB che non ha vinto alcunché in 11 anni di NFL. Ah, Diggs ha 15 intercetti in 3 anni, la metà di Revis. Ma il valore di Diggs non sono gli intercetti, cosa che a lui fanno gola come la cioccolata per un bimbo, ma è fare le giocate importanti. Domenica si ha fatto l’intercetto a fine 2nd quarter che ha interrotto e terminato le speranze dei Commanders prima di Halftime. Anche se bisogna dire il lancio di Wentz è stato sbagliato perché era verso l’interno del campo anziché verso l’esterno per cui lontano dal difensore. Altra giocata da true playmaker è stata la deviazione in endzone per impedire il Touchdown. Su questa azione il lancio di Wentz è stato perfetto e stava per essere ricevuto dal WR ma Diggs ha fatto un salto in alto e avanti deviando la palla con la punta delle dita. Fortuna? Forse si perché magari un inch più lungo il pass oppure un inch più corto il suo slancio ed ora staremo qui a parlare di altro.
Nel Football non servono ginnasti, tuffatori, pattinatori o ballerini dove vengono valutati sulla perfezione della loro tecnica ma servono atleti che fanno la cosa giusta nel momento giusto. Il compito di ogni giocatore è quello di aiutare i compagni a poter dare il meglio di se e quando capita che un compagno sbaglia o viene meno al suo compito poi spetta agli altri sopperire per rimediare aiutando la squadra e portandola verso la vittoria.
Autore: Salvatore Rino Oliverio
Data di pubblicazione:
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