Prima vittoria casalinga stagionale.
Contro gli arci rivali di Division, i Pittsburgh Steelers.
In prime time.
Difficile trovare un venerdì migliore di questo per i tifosi dei Cleveland Browns.
Una gara in crescendo per i Browns
Il 29-17 con cui la squadra di coach Stefanski ha superato quella di coach Tomlin nel Thursday Night Football è un risultato figlio della volontà con cui i Browns hanno voluto scrollarsi di dosso le scorie della gara contro i Jets della scorsa domenica e hanno voluto rispondere a tutte le critiche, legittime, arrivate dopo la rimonta subìta in Week 2. E la vittoria è arrivata, questa volta, in crescendo: il secondo tempo, teatro della quasi rimonta dei Panthers in Week 1 e della citata rimonta dei Jets in Week 2, ha avuto un solo padrone, i Cleveland Browns. A salire di livello negli ultimi 2 quarti di gioco è stata soprattutto la difesa, che ha concesso agli Steelers solamente un field goal, li ha costretti a 4 “three&out” su 6 possessi e, ciliegina sulla torta, ha forzato un fumble a 9 secondi dal termine della partita, con Ward che lo andava a recuperare in touchdown per il definitivo 29-17. La difesa dei Browns doveva farsi perdonare dopo le ultime debacle e, nonostante un primo tempo ancora non del tutto convincente (sempre e soprattutto sulle letture difensive in profondità), possiamo affermare che qualche credito in più, dopo il TNF, lo ha guadagnato (considerate anche le assenze di Clowney e Winovich e l’aggiunta degli infortuni occorsi durante la partita a Owusu-Koramoah, Walker e Harrison).
E l’attacco? Molto bene. La crescita di Brissett è sotto gli occhi di tutti e contro gli Steelers ha infilato le seguenti statistiche: 21 completati su 31 tentativi, 220 yards lanciate, 2 touchdowns (Cooper e Njoku), 109.6 di ratings. Entrato in punta di piedi, l’ex QB dei Dolphins si sta dimostrando il giusto back up per coprire l’assenza di Watson; anzi, sta facendo di più di quello che ci si sarebbe aspettato. Certo, non è ancora il protagonista assoluto delle partite dei Browns, ma il tempo e il margine di crescita ci sono.
In aggiunta, evitando di parlare di Chubb (113 yards, un touchdown) e Hunt (47 yards di sostanza) per non essere troppo ripetitivi, contro gli Steelers hanno brillato Amari Cooper e David Njoku: Cooper ha chiuso con 7 ricezioni, 101 yards (seconda gara di fila in cui supera le 100 yards) e un TD; Njoku ha chiuso con 9 ricezioni (il più trovato da Brissett), 89 yards e 1 TD. Per Cooper è probabile che a Dallas si stiano un po’ mangiando i gomiti, visto la relativa facilità con cui hanno accettato la trade in estate; per Njoku, questa contro Pittsburgh potrebbe essere stata la partita che ha certificato il suo prolungamento di contratto firmato quest’estate.
Gli Steelers sono durati troppo poco
Gli Steelers non sono riusciti, invece, a tenere il ritmo per tutti i 60 minuti di football giocati al FirstEnergy Stadium. Hanno disputato un primo tempo all’altezza, dando anche la sensazione di poter fare (nuovamente) lo sgambetto ai rivali di Division; poi, però, nel secondo tempo sono praticamente scomparsi dal campo.
Trubisky, che in queste prime 3 settimane è comunque andato oltre le aspettative (molto basse) che c’erano su di lui, non è riuscito a replicare negli ultimi 2 quarti di gioco quanto di buono fatto nella prima mezz’ora di partita; Najee Harris si è acceso a tratti ed è stato ben contenuto dalla difesa dei Browns; Pickens si è fatto notare per una spettacolare ricezione (in stile OBJ) ma poi è scomparso dal campo; nel secondo tempo la difesa degli Steelers, complice anche l’assenza di T.J. Watt, non è riuscita né a contenere lo straripante Chubb, né a mettere un freno ai vari attacchi orchestrati da Brissett e dal coaching staff dei Browns. Coach Tomlin dovrà, ovviamente, lavorare ancora parecchio: il post Roethlisberger in Pennsylvania è appena iniziato; serve tempo per trovare una reale quadratura alla squadra.
Ottobre mese chiave in ottica playoffs per i Browns
“Non era facile riprendersi dopo quanto successo domenica scorsa. Ne abbiamo parlato questi giorni e sono orgoglioso delle risposte date dai ragazzi sul campo. Non ci siamo fatti condizionare da quella sconfitta e non ci faremo condizionare da questa vittoria“. Le parole di coach Stefanski rilasciate nel post partita.
Ora, in attesa della gara dei Ravens (domenica contro i Patriots), i Browns guardano tutti dall’alto in AFC North. La Division, viste le prime settimane, non è proibitiva da conquistare. L’importante, per i Browns, sarà confermare i progressi offensivi di queste 3 partite e sperare di continuare a vedere un Brissett così ben inserito nel sistema di coach Stefanski; e sarà fondamentale difendere come fatto nella seconda parte di gara contro gli Steelers anche contro avversari ben più probanti.
Perché in Week 4, domenica 2 ottobre, ci sarà da affrontare una gara nettamente alla portata contro i Falcons (ad Atlanta), ma poi, prima del bye alla Week 9, i Browns dovranno affrontare i Chargers e i Patriots in casa, i Ravens a Baltimora e i Bengals in casa. Sarà un ottobre di fuoco: da qui passeranno le speranze di vedere i Browns in postseason.