Il match tra Browns e Panthers mette di fronte due squadre chiamate al riscatto dopo un’annata deludente. La franchigia di Cleveland arriva da una stagione senza playoff e da una offseason movimentata dall’arrivo di Deshaun Watson, fuoriclasse alle prese con una squalifica di undici partite a seguito del processo in cui è imputato per accuse di molestie sessuali. Il front office di Cleveland per il ruolo di quarterback titolare ha ripiegato su Jacoby Brissett, affidabile backup ma sicuramente non al livello di Watson.
Il destino ha fatto sì che la prima partita dell’anno vedesse i Browns affrontare il loro ex quarterback, nonché prima scelta al draft del 2018, Baker Mayfield. Il mercato estivo ha visto le due avversarie di questa partita realizzare una trade che ha portato Mayfield alla corte di Matt Rhule a Carolina; dopo due annate sotto le aspettative e fuori dai playoffs, i Panthers vogliono tornare a vincere, e per farlo si sono affidati a un quarterback di indubbie qualità, tormentato dagli infortuni l’ultimo anno ma voglioso di rivincita dopo aver perso la titolarità a Cleveland, proprio a favore di Watson. Dopo una settimana accesa dalle dichiarazioni dello stesso Mayfield, che ha affermato di essere pronto al suo personale “revenge game”, è arrivato il momento di far parlare il campo e di prepararsi al kickoff.
Il primo quarto è avaro di emozioni e di punti: le due squadre si annullano e si affidano soprattutto alla corsa: Nick Chubb scalda i motori ma non affonda -ancora- nella difesa di Carolina, mentre dall’altra parte Mayfield sembra ancora un po’ arrugginito, non è preciso e perde anche un fumble (alla fine saranno 5, tutti però recuperati da Carolina). La ruggine non va via dal braccio di Mayfield, che lancia un intercetto all’inizio del secondo quarto, dal quale poi nascerà il drive che porta al primo touchdown della giornata, firmato da Kareem Hunt su passaggio di 1 yard di Brissett. I Panthers non abbozzano nemmeno una reazione offensiva e subiscono poco dopo un altro touchdown di Hunt, che scorrazza per 20 yards fino alla endzone di Carolina: la difesa biancoazzurra sembra poco reattiva, probabilmente stremata dal tanto tempo in campo a causa di un attacco fino a qui inefficace.
La offense guidata da Mayfield però rialza la china poco prima del two minutes warning: il qb di scuola Ohio completa due lanci lunghi in breve sequenza, prima per il confermatissimo WR Dj Moore e poi il TE Ian Thomas, fino ad arrivare a 1 yard dal touchdown, segnato su corsa da Christian McCaffrey, reduce da una stagione ai box e chiamato a dimostrare di essere il fuoriclasse che era stato fino agli infortuni. Ma l’esultanza in casa Panthers dura poco, poiché, nonostante il minuto e mezzo rimanente sul cronometro, i Browns riescono a segnare un field goal, trascinati dalle corse di Chubb, diventato ormai la spina nel fianco della difesa di Carolina. Il risultato all’halftime è 17-7 per la squadra di Cleveland, apparsa più concreta ed efficace in attacco.
Comincia il terzo quarto e il copione sembra lo stesso della prima metà: le corse di Chubb continuano a colpire la difesa Panthers, che è comunque più in palla dell’attacco e limita i danni, concedendo “solo” un field goal a metà terzo quarto, portando il risultato sul 20-7. Nel drive successivo la linea d’attacco di Carolina mostra gli stessi problemi dell’anno scorso, concedendo due sack di fila a Cleveland, capace di colpire per ben due volte il suo ex quarterback. Il terzo quarto si avvia verso la fine e i Panthers non sembrano dar segni di vita, fin quando qualcosa si risveglia: la difesa ferma l’attacco Browns e nel drive successivo sale in cattedra McCaffrey, che con due lunghe corse porta Carolina in Endzone, dove Baker Mayfield riuscirà finalmente a sbloccarsi e a segnare su corsa.
Risultato sul 20-14 e comincia un ultimo quarto che si preannuncia infuocato. Cleveland reagisce subito, affidandosi alla coppia di runningbacks Chubb (141 yards corse a fine partita) – Hunt, letale sia a terra che in aria, e riuscendo a conquistare tre punti con un altro field goal. 23-14, sei minuti alla fine e le speranze per Carolina sembrano ridotte al lumicino. Poi però Mayfield ritrova il coraggio e la sfacciataggine che l’hanno sempre contraddistinto e decide di sparare un missile terra-aria di 75 yards per il WR Anderson che conclude la sua corsa in meta. 23-21 a poco più di quattro minuti dalla fine di un match che si è acceso soltanto nell’ultimo quarto e che non smette ancora di sorprenderci: la difesa di Carolina, forse rinsavita dalla rinascita dell’attacco, ferma l’attacco avversario e permette a Mayfield e compagni di rientrare in campo. L’attacco biancoazzurro si affida ai soliti noti: Moore e McCaffrey, fermati soltanto sulle 34 yards avversarie, prima di lasciare il campo al kicker Pineiro, che porta i Panthers in vantaggio per la prima volta, dopo una partita a rincorrere. 23-24 a un minuto scarso alla fine della partita e palla a Cleveland, che non si dà assolutamente per vinta.
L’attacco della squadra di coach Stefanski cambia faccia, costretto dal poco tempo rimasto, e si affida al braccio di Brissett, riuscendo ad avanzare su una difesa Panthers gagliarda ma sfinita, forse anche sfavorita da una chiamata di “roughing the passer” abbastanza generosa, fino ad arrivare a 58 yards dai pali del field goal.
Il destino della partita è nelle mani, anzi nei piedi, di Cade York, kicker rookie di Cleveland, al debutto in NFL, fuori casa. In una situazione più che delicata, il kicker dimostra di che pasta è fatto e realizza un Field Goal da 58 yards che chiude la partita, regalando il successo alla compagine di Cleveland, 26-24. I Panthers allungano la propria striscia di sconfitte a 8 partite, contando anche la scorsa stagione.
Partendo dagli sconfitti, possiamo analizzare le prestazioni delle due squadre: i Panthers possono soltanto recriminare per l’assenza ingiustificata della propria offense durante la maggior parte del match. Soltanto da metà terzo quarto in poi si è visto qualcosa di interessante, in un attacco che può contare su personale come Mayfield, McCaffrey, Dj Moore e Robbie Anderson tra gli altri, e che può e deve sicuramente migliorare. La difesa ha tenuto in gioco la squadra fino alla fine, piegandosi soltanto all’inevitabile stanchezza e a una offense Browns più che valida, che, almeno fino alla forzata assenza di Watson, farà affidamento a due runningbacks fuoriclasse come Hunt e Chubb. Jacoby Brissett ha gestito bene la partita, senza strafare: non è Watson, ma non è nemmeno l’ultimo arrivato. La difesa dei Browns ha registrato qualche amnesia sul gioco aereo, ma può contare su una linea in cui il solito Garrett ha chiuso la partita con 2 sacks.
Entrambe le squadre sono attese da una sfida contro New York la prossima settimana: i Panthers giocheranno contro i Giants, cercando di mettere a tacere le prime critiche ricevute, mentre i Browns saranno in casa contro i Jets, alla ricerca di una conferma.
Bentornata NFL e buon football a tutti!
Jim Dedmon-USA TODAY Sports
