Lo scorso weekend gli appassionati italiani di football americano si sono potuti godere le wildcard del nostro massimo campionato. Ora, il verbo godere potrebbe essere eccessivo se consideriamo che le due sfide andate in scena sono state tutt’altro che equilibrate. I Guelfi Firenze hanno strapazzato i Warriors Bologna con un eloquente 49 a 0, nella partita raccontata da Federico Mascheretti. Leggermente più accettabile è stato il punteggio di Dolphins Ancona e Vipers Modena, dove i marchigiani hanno ugualmente passeggiato, aggiudicandosi la gara per 42 a 7.
Una prova di forza
Davanti al pubblico amico del Nelson Mandela di Ancona, i Dolphins hanno fatto impallidire una Modena che si era resa protagonista di una grande prima metà di campionato ma che, evidentemente, si è poi sfilacciata e non ha mai messo neppure lontanamente in difficoltà i padroni di casa in una calda domenica di giugno nella quale i marchigiani non hanno sicuramente sofferto il fatto di non poter essere andati al mare a prendere il sole, dal momento che lo hanno fatto sul gridiron contro sparring partner che indossavano un’altra divisa.
Eppure gli ospiti non erano neppure partiti male, intercettando subito Colin Di Galbo, il QB di Ancona formatosi all’università di Kutztown, in Pennsylvania. L’INT porta la firma di Daryus Skinner ed è, di fatto, l’unico highlight in casa Vipers. L’attacco dorico infatti non accusa il colpo, anzi, messo con le spalle al muro vi si appoggia e lo sfrutta per darsi una spinta, grazie anche alla solidissima difesa che gli rimette continuamente l’ovale in mano. Come subito dopo l’intercetto, quando ricopre il fumble di Elvis Cira.
Nel primo quarto segnano prima lo stesso Di Galbo e poi Emanuele Gianfelici, su ricezione. Dopo i primi 15 minuti siamo già sul 13 a 0. Nel secondo periodo di gioco, Ancona infierirà con altre tre segnature: Zach Quattrone e Federico Orlandini ricevono in meta, Cristiano Brancaccio ci corre, Filippo Anzaldi segna due PAT e Dillon Sherman una conversione da 2 punti. 35 a 0 e Modena che sventola bandiera bianca di fronte all’ingranaggio verde e arancione che pare oliatissimo.
Secondo tempo con gli occhi all’orologio
Dato il parziale, il secondo tempo non è che una formalità e gli anconetani sembrano più interessati a controllare il cronometro che a imbastire del buon football. Ciò è naturalmente comprensibile, sebbene gli spettatori presenti non ne appaiano certo troppo soddisfatti. Nel capoluogo marchigiano la cultura del football è presente e ormai radicata, dato che quest’anno ricorre il quarantesimo compleanno del team.
Va però detto che anche Modena non fa certo nulla per dare motivo ai padroni di casa di mantenere alti i ritmi, anzi, semmai accade esattamente il contrario. Nel terzo quarto infatti, QB Daniel Vanatsky – uno che per la partita che ha fatto avrebbe tranquillamente potuto trascorrere la giornata sulle belle spiagge del Conero, poiché è stato impreciso per 60 minuti filati – la chiude involontariamente. Un suo lancio sporco finisce tra le braccia del defensive back Valentino Rotelli, che ringrazia con una pick 6 elettrizzante da vedere, la quale è l’azione più saliente dell’intero match. Sul 42 a 0, come da regolamento, entra in vigore la mercy rule e il cronometro non si ferma più.
In pieno garbage time, Vanatsky connette finalmente bene con Filippo Vidoni e i Vipers appaiono in tabellone. Il big play servirà solo alle statistiche perché Modena non è mai stata in gara e Ancona approda a una meritatissima semifinale. L’Italian Bowl appare ora uno step più vicino. Riusciranno i dorici a riaffermarsi la settimana prossima? Gli avversari tra sei giorni saranno i Seamen Milano, fatti di ben altra pasta.
Onore delle armi agli emiliani che, alla prima apparizione nel massimo campionato italiano di american football, guadagnano i playoff in virtù di un degno quinto posto in regular season.