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First Round Draft Recap 2022
Quello che è successo a Las Vegas questa volta non è rimasto a Las Vegas, ma è diventato di dominio pubblico. Ecco qui il recap del primo round 2022.
Si è conclusa all’alba delle 6 del mattino italiane la prima notte del draft 2022 in quel di Las Vegas. Tanti colpi di scena, tante trade folli e tanti giocatori vestiti da segno della croce, ma non vi anticipo niente e cercherò in questo articolo di analizzare le scelte fatte dalle franchigie questa notte.
TOP 10
Le prime due scelte erano abbastanza scontate: Travon Walker e Aidan Hutchinson si accasano rispettivamente a Jacksonville e a Detroit, con quest’ultimo che non dovrà nemmeno preparare i bagagli, dato che viene dall’università di Michigan; Jags e Lions si mettono così a posto la linea di difesa con 2 colpi annunciati, ma non per questo banali.
Alla 3 e alla 4 tocca ai cornerback: Derek Stingley Jr vola a Houston precedendo di una posizione il suo collega Hamad “Sauce” Gardner, che viene chiamato dai Jets… Curiosità: Gardner ha preso la via sbagliata per raggiungere il palco di Las Vegas, voleva già scappare dopo essere stato preso dai Jets? Scherzi a parte, due ottimi colpi anche in questo frangente.
Si muovono molto bene anche i Giants che, con la 5 e la 7, scelgono l’EDGE Kavyon Thibodeaux da Oregon e l’offensive tackle Evan Neal da Alabama tenendo fede alle necessità principali della franchigia. In mezzo a queste scelte, alla numero 6, Carolina snobba il QB e va su Ikem Ekwonu, offensive tackle di N.C. State: una scelta che condivido, visto che si pensava potesse andare via in top 5 e vista anche la situazione quarterback in questo draft, ma questo lo vedremo più avanti.
Alla numero 8 tocca ai Falcons che aprono il valzer di ricevitori pescando Drake London da USC, scelta obbligata visti i problemi con la legge di Calvin Ridley, sospeso per un anno per “footballscommesse”. Charles Cross, offensive tackle di Mississippi State va ai Seahawks alla numero 9, mentre con la 10 i Jets puntano su Garret Wilson, WR di Ohio State.
L’INIZIO DEL DELIRIO
Se nelle prime 10 scelte abbiamo assistito ad un draft tutto sommato prevedibile, beh, non si può dire lo stesso a partire dalla numero 11: cominciano i Saints che fanno trade up con i Commanders per accaparrarsi Chris Olave, altro ricevitore da Ohio State… Ora tenetevi forte, perché questa è la trade più clamorosa del draft di quest’anno: i Vikings lasciano la 12 ai Lions e scendono fino alla 32; ora vi lascio qualche secondo per immaginare la faccia del sottoscritto, tifoso Vikings, che non solo vede Kyle Hamilton allontanarsi per sempre, ma che dovrà pure aspettare fino alla 32 per la scelta della propria squadra… Fatto? Bene!
Tornando a noi: i Lions vanno su Jameson Williams, ricevitore di Alabama (ottima scelta secondo me), mentre gli Eagles mettono in scena la terza trade up consecutiva salendo al posto dei Texans e scegliendo Jordan Davis, il mastodontico difensive tackle di Georgia. Alla 14 i Ravens non si lasciano scappare Kyle Hamilton, mentre alla 15 i Texans con la loro seconda scelta di serata selezionano Kenyon Green, guardia da Texas A&M.
Washington alla 16 si mettono a posto il reparto ricevitori chiamando Jahan Dotson, ma i tifosi non sembrano contenti pensando che si chiamano “Commanders”. Un’altra guardia se ne va: Zion Johnson vola a Los Angeles sponda Chargers per dare protezione a Justin Herbert e cercare di vincere una division di ferro.
Altra Big Trade: Philadelphia rinuncia alla scelta numero 18 e ad un terzo giro in cambio di AJ Brown! Ottimo, ai limiti della perfezione, il lavoro del front office di Philly. I Titans, dunque, con la numero 18 scelgono Treylon Burks, ricevitore di Arkansas che va a rimpiazzare proprio AJ Brown, mentre alla 19 per New Orleans c’è Trevor Penning, OT di Northern Iowa a coprire la partenza di Terron Armstead.
Vi starete chiedendo dove sono finiti i quarterback in tutto questo casino; beh, ecco arrivare il primo alla scelta numero 20: Pittsburgh si assicura Kenny Pickett, una scelta che profuma di franchise quarterback anche a giudicare dalla reazione del ragazzo e al fatto che al college ha giocato proprio nei Pittsburgh Panthers. Tanto cuore in questa pick.
Arriva anche la trade numero 5 in questo primo round: i Chiefs salgono al posto dei Patriots alla numero 21 e si assicurano le prestazioni di Trent McDuffie, cornerback da Washington. Arriva il turno dei Packers che si sono visti soffiare tutti i ricevitori del primo giro nelle picks precedenti; la scelta ricade su Quay Walker, ottimo linebacker di Georgia.
Alla 23 succede di tutto: i Cardinals rinunciano alla scelta in cambio di Hollywood Brown dai Ravens, che a loro volta fanno trade down con i Bills; questi ultimi scelgono Kaiir Elam CB dei Gators.
Viene inquadrata la War room dei Cowboys, con Jerry Jones al centro di quello che sembra un tavolo del pentagono: tocca proprio all’America’s Team che opziona il tackle Tyler Smith da Tulsa, scelta sobria per JJ. I Ravens chiudono invece il loro pazzo primo giro con Tyler Linderbaum, centro di Iowa.
Siamo arrivati alla 26 e io comincio a non capirci più niente, non oso immaginare voi che state leggendo questo articolo; Tanto per cambiare, altra trade: i Jets salgono di 10 posizioni per assicurarsi Jermaine Johnson II, un EDGE che veniva dato tra i primi 7 e che inspiegabilmente è arrivato fino alla numero 26. Frist round da 10 e lode per quanto mi riguarda per i New York Jets.
Numero 27: e che non ce la metti un’altra trade? Ma perché no?! I Jaguars si prendono la pick di Tampa Bay e ingaggiano Devin Lloyd, linebacker di Utah che al sottoscritto piace davvero tantissimo. I Packers si muovono ancora bene selezionando Devonte Wyatt, difensive tackle di Georgia, e chiudendo un primo giro da 8 pieno.
Il solito zio Bill ci sorprende ancora: i Patriots prendono la guardia Cole Strange, vi basta andare a vedere la reazione che ha avuto Sean McVay dopo questa pick, vi assicuro che ne vale la pena. I Chiefs alla 30 vanno su George Karlaftis, EDGE europeo, greco per la precisione, che non molto tempo fa giocava a pallanuoto, il Giannis Antetokounmpo della NFL? Forse no, ma può fare molto bene.
Si chiude questo pazzesco primo giro con 2 safety: Daxton Hill va ai campioni della AFC i Cincinnati Bengals, mentre i Vikings puntando su Lewis Cine di Georgia, uno che picchia davvero duro.
CONSIDERAZIONI FINALI
Un draft pieno di colpi di scena e che ci ha sicuramente tenuti svegli con tutte le trade che ci sono state dalla numero 11 in giù. Fanno sicuramente scalpore le partenze dei due Brown, Hollywood e AJ, ma sorprende anche il fatto che, in 32 scelte, sia stato selezionato solo un quarterback e solo alla 20. Ora probabilmente ci sarà la lotta per Malik Willis al secondo giro, con Tennessee, Seattle e Carolina che cercheranno di soffiarlo alle rispettive contendenti.
LA MIA TOP 3:
- New York Jets
- Philadelphia Eagles
- New York Giants
LA MIA BOTTOM 3:
- Arizona Cardinals
- Minnesota Vikings
- Tennessee Titans
ANGOLO ENZO MICCIO
Come al solito, i giovani e promettenti campioni presenti nella green room di Las Vegas, ci hanno regalato alcuni momenti da dita negli occhi. Questi sono i 3 peggiori outfit della serata:
Al terzo posto, Keyvon Thibodeaux: il nuovo edge dei Giants si presenta sul palco di Las Vegas con il bavero e le tasche della giacca tempestati da quelli che sembrano orsetti gommosi alla fragola, anche se lo considererei un insulto agli orsetti. Per non farsi mancare niente, aggiunge anche una pochette con la scritta “Snickerchief”. DOLCE.
Al secondo posto, Jordan Davis: fascia da sindaco e pantaloni da carabiniere, insomma, un amante del posto fisso. CHECCO ZALONE
Al primo posto, Jermaine Johnson II: adesso ho capito perchè è stato scelto così in basso, i GM delle franchigie avranno detto “uno che si veste così non merita la top 10”. Il prodotto di Florida State si presenta con questa oscenità all’interno della green room… I tifosi sotto al palco con le facce dipinte hanno fatto bella figura di fianco a lui. ELTON JOHN (e chiedo scusa ad Elton John).
Autore: Davide Carpentieri
Data di pubblicazione:
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