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Touchdown Magazine 2021 AWARDS
L’NFL ha annunciato durante la settimana i premi per la regular season 2021. Ecco a voi i vincitori degli altrettanto attesi premi assegnati dalla redazione di Touchdown Magazine.
Anche quest’anno la redazione di Touchdown Magazine ha votato per gli ambitissimi awards destinati ai giocatori che si sono maggiormente distinti durante la regular season appena conclusa. Non ce ne vorranno l’NFL né Aaron Rodgers (o Tom Brady, snobbato nella sua ultima stagione da pro prima del ritiro) ma in questa giornata di conto alla rovescia per il Super Bowl LVI che vedrà di fronte Los Angeles Rams e Cincinnati Bengals, i premi di Touchdown Magazine sono l’evento più atteso, tra quelli pensati per celebrare le gesta dei protagonisti della stagione su cui si accinge a calare il sipario.
MVP: Cooper Kupp, WR – Los Angeles Rams
Il premio di miglior giocatore della stagione va al ricevitore dei Los Angeles Rams, autore di un’annata semplicemente mostruosa, ispirato dai lanci di Matthew Stafford, che si merita la distinzione di essere il passatore dei due ricevitori che, nella storia dell’NFL, hanno registrato il maggior numero di yards in una singola stagione, ossia Calvin “Megatron” Johnson ai tempi dei Detroit Lions e, appunto, Cooper Kupp durante il 2021. Per l’ex-terza scelta da Eastern Washington, una regular season assolutamente da incorniciare, contrassegnata da 145 ricezioni per 1947 yards e 16 touchdowns (tutte e tre categorie nelle quali Kupp è stato leader della lega), cui si sono aggiunti anche alcuni record di postseason, che contano sì per i Rams giunti al Super Bowl grazie anche ai numeri nei playoffs della loro stella ma che non hanno spostato i nostri voti, dato che i premi sono assegnati sulla base del rendimento durante la regular season. Se, per l’NFL queste statistiche sono valse a Kupp “solo” il premio di giocatore offensivo dell’anno, non c’è stata storia invece per Touchdown Magazine.
Altri giocatori che hanno ricevuto voti: Jonathan Taylor, Tom Brady, Aaron Rodgers, Kyler Murray, TJ Watt.
Offensive Player of the Year: Jonathan Taylor, RB – Indianapolis Colts
Votazione serrata quella per il miglior giocatore d’attacco dell’anno, dove ancora Kupp ha conteso al running back dei Colts Jonathan Taylor questo prestigioso riconoscimento. Lo spoglio del voto di redazione ha dato i due giocatori a pari punti ma, considerando che Kupp già riceve il premio di MVP, è giusto premiare anche l’ex Wisconsin Badger, penalizzato forse da una stagione non soddisfacente a livello di squadra e ciononostante senz’ombra di dubbio straordinariamente produttiva a livello individuale: per Taylor 332 portate per 1811 yards e 18 touchdown (categorie in cui ha terminato al vertice nella NFL) cui si sono aggiunte 40 ricezioni per 360 yards e 2 segnature nel gioco aereo. Taylor può essere considerato tranquillamente nell’élite dei running back NFL, insieme per esempio a Derrick Henry, Nick Chubb, Austin Ekeler e Dalvin Cook (per fare solo alcuni nomi, sia chiaro) ed il nostro premio intende giustamente celebrarlo dopo una seconda stagione tra i pro assolutamente eccezionale.
Altri giocatori che hanno ricevuto voti: Cooper Kupp, Deebo Samuel, Ja’Marr Chase, Tom Brady, Mark Andrews, Justin Jefferson, Aaron Rodgers.
Defensive Player of the Year: T.J. Watt, OLB – Pittsburgh Steelers
Voto unanime in redazione e giusto trionfo per T.J. Watt, outside linebacker in forza ai Pittsburgh Steelers. Un altro ex-Wisconsin Badger sugli scudi, dopo Taylor, e non potrebbe essere altrimenti, dopo un’annata con 64 placcaggi, 22,5 sacks, 21 tackles for loss, 39 QB hits, 5 fumbles forzati e 3 recuperati. Niente male per il fratellino di J.J. Watt, a sua volta premiato per tre volte dall’NFL con il titolo di difensore dell’anno. Una famiglia dal DNA da fuoriclasse, come riconosciuto sia dall’NFL che da Touchdown Magazine.
Altri giocatori che hanno ricevuto voti: Micah Parsons, Trevon Diggs, Aaron Donald, Nick Bosa, Darius Leonard, Myles Garrett, J.C. Jackson, Matthew Judon.
Offensive Rookie of the Year: Ja’Marr Chase, WR – Cincinnati Bengals
Nessun dubbio nemmeno sulla matricola dell’anno, premio meritatissimamente assegnato al ricevitore selezionato dai Cincinnati Bengals con la quinta scelta assoluta lo scorso aprile. Ja’Marr Chase ha subito ricreato in Ohio la coppia d’oro dei tempi del college con Joe Burrow, con cui vinse nel 2019 un titolo NCAA con la maglia dei Louisiana State Tigers, in attesa di cercare di fare il bis nel Super Bowl LVI. Fugati alcuni dubbi di preseason su una tendenza, all’epoca apparsa preoccupante, a drop evitabili, Chase è stato azionato da Burrow durante la regolar season a ritmi da ricevitore top, arrivando ad accumulare 81 ricezioni per 1455 yards e 13 touchdown. Dopo tanto disquisire sull’opportunità di preferire Chase ad un offensive lineman al draft, i Bengals tutto possono dire meno di essere pentiti per avere portato a casa il miglior rookie del 2021, un talento che per molti anni a venire potrà dominare i cornerback avversari, grazie alla straordinaria intesa con l’amico Burrow.
Altri giocatori che hanno ricevuto voti: Mac Jones, Najee Harris, Jaylen Waddle, Amon-Ra St. Brown, Davis Mills, Evan McPherson.
Defensive Rookie of the Year: Micah Parsons, LB – Dallas Cowboys
Altra scelta al di sopra di ogni dibattito, Micah Parsons, linebacker selezionato dai Dallas Cowboys con la dodicesima scelta assoluta all’ultimo draft, è il miglior rookie difensivo della stagione 2021. Per lui 84 placcaggi, 13 sacks, 3 fumbles forzati ed in generale una presenza assolutamente dominante e straordinariamente versatile nell’”undici” difensivo dei Cowboys, di cui sarà una pietra angolare per molti anni.
Altri giocatori che hanno ricevuto voti: Patrick Surtain II, Jeremiah Owusu-Koramoah, Asante Samuel Jr., Jaelan Phillips, Jevon Holland, Odafe Oweh.
Comeback Player of the Year: Joe Burrow, QB – Cincinnati Bengals
Non mancavano candidati nobili, nobilissimi per il premio di giocatore “ritornato ad alti livelli”, se ci concedete la licenza di tradurre il concetto di “Comeback player of the year”. Ciononostante, la redazione ha chiaramente espresso una preferenza per uno dei grandissimi e maggiormente attesi protagonisti del Super Bowl LVI, il quarterback dei Cincinnati Bengals, Joe Burrow. Della sua intesa pazzesca con Ja’Marr Chase abbiamo scritto precedentemente, per cui ci basta aggiungere che, dopo un infortunio potenzialmente devastante al ginocchio, sofferto durante la sua stagione da debuttante tra i professionisti, tornare e diventare la guida di una squadra al punto da trascinarla al Super Bowl con un’innata ed incrollabile fiducia nei propri mezzi non poteva non garantirgli questo meritato premio. Per lui 366/520 (70,4% di passaggi completi, miglior QB della lega in questa statistica), 4611 yards, 34 touchdown, 14 intercetti ed un passer rating di 108.8. Numeri da campione vero, che è quello che Joe Burrow é.
Altri giocatori che hanno ricevuto voti: Nick Bosa, Dak Prescott, Matthew Stafford, Carson Wentz.
Coach of the Year: Mike Vrabel – Tennessee Titans
Una competizione tirata in redazione, quella del voto per il miglior capo allenatore della stagione. L’ha spuntata alla fine Mike Vrabel, tecnico dei Tennessee Titans, capace di condurre i suoi al miglior record della AFC in regular season, cui purtroppo per i tifosi della franchigia basata a Nashville non hanno fatto seguito playoffs altrettanto soddisfacenti, tutt’altro. Tuttavia, considerando che il premio si riferisce all’operato durante la regular season, sarebbe ingiusto negare l’ottima performance dei Titans, anche alla luce delle lunghe assenze di Julio Jones e, soprattutto, di Derrick Henry, così come sarebbe ingiusto negare che, oggi, Mike Vrabel è uno degli allenatori più competenti della lega.
Altri allenatori che hanno ricevuto voti: Zac Taylor, Sean McVay, Rich Bisaccia, Bill Belichick, Sean McDermott, Brian Flores, Matt LaFleur.
Assistant of the Year: Dan Quinn – Dallas Cowboys
La palma di miglior assistente della NFL, che normalmente è contesa dai coordinatori, va al defensive coordinator dei Dallas Cowboys, l’ex-capo allenatore degli Atlanta Falcons, Dan Quinn. La difesa dei Cowboys può non ostentare, a prima vista, i migliori numeri della lega ma la capacità unica di generare turnovers (26 intercetti e 8 fumbles), nonché le prestazioni di una nascente stella come Micah Parsons hanno illuminato il rendimento dell’unità di Quinn, che sembrava destinato a diventare nuovamente allenatore capo altrove, prima di confermare la propria permanenza a Dallas. Se i Cowboys ripeteranno i progressi mostrati nel 2021, il treno di un nuovo posto da head coach sarà certamente destinato a passare di nuovo da casa Quinn.
Altri allenatori che hanno ricevuto voti: Brian Daboll, Byron Leftwich, Mike McDaniel, Josh McDaniels, Nathaniel Hackett, Kevin O’Connell, Vance Joseph, Brian Callahan.
Executive of the Year: Les Snead – Los Angeles Rams
Il general manager dei Los Angeles Rams, Les Snead, si aggiudica il trofeo di miglior dirigente del 2021. Atto quasi dovuto, per un GM che ha sacrificato il futuro della propria franchigia, privandola delle prime scelte dei prossimi anni per costruire, attraverso anche una miracolosa gestione del salary cap, un “dream team”, attraverso trades che negli anni hanno portato a LA giocatori del calibro di Jalen Ramsey, Matthew Stafford e Von Miller, tra gli altri. Una scommessa non scevra di rischi ma che ha pagato. Il boss di Snead, il patron Stan Kroenke, voleva giocarsi il Super Bowl nel gioiellino che è il suo stadio, il SoFi Stadium di Inglewood, e così è stato. Per sollevare il Vince Lombardi Trophy, però, resta un ostacolo non da poco sulla strada, il cui nome è Joe Burrow.
Altri dirigenti che hanno ricevuto voti: Mike Brown, Jason Licht, Brian Gutekunst, Jon Robinson, Howie Roseman, Bill Belichick, Steve Keim.
Autore: Federico Aletti
Data di pubblicazione:
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