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Aria d’Europa per ripartire: preview di Miami Dolphins@Jacksonville Jaguars
I Miami Dolphins vanno a Londra per affrontare i Jacksonville Jaguars. Che possiamo attenderci e quali saranno le chiavi della partita?
Com’è facilmente intuibile, c’è della speranza nel titolo di questa presentazione della sfida londinese tra Miami Dolphins e Jacksonville Jaguars. Si giocherà nel Regno Unito come parte dei London Games della NFL, una lega che come sappiamo è principalmente un business e vuole monetizzare dando opportunità ai fan europei di vivere l’atmosfera di una sfida allo stadio, come fossero negli States.
La NFL sembra decisa a puntare sempre più su queste partite, tanto che era stato deciso di giocare alcune sfide anche a Città del Messico, un contratto al momento congelato poiché vi erano stati numerosi problemi in occasione dell’ultima sfida di football giocata da quelle parti, prima della pandemia e si sta lavorando per portare alcune gare in Germania.
Fuso diverso ma stessi problemi
E la parola speranza è davvero importante perché le due squadre sono all’ultima chiamata stagionale. Jacksonville è una delle peggiori franchigie di lega, con uno score di 0-5. Miami non è tanto più serena, dato il suo 1-4. Questo derby della Florida d’oltreoceano, dunque, rappresenta per entrambe un crocevia: vinci la partita e sogna che questa stagione potrà portarti qualche soddisfazione, perdi e, verosimilmente, puoi già cominciare a pensare alla prossima perché in questa i playoff te li guarderai dal divano. Dubito che i Jags nutrissero ambizioni di postseason a inizio torneo, ma i Dolphins sicuramente ne avevano, nessuno ne aveva fatto mistero. A oggi, invece, la franchigia è una delle principali delusioni della NFL, avendo mostrato grossi passi indietro rispetto all’anno scorso. Si guardino soltanto la linea offensiva e la difesa, non sono due unità da playoff, evidentemente.
La serie tra Fins e Jags è pari, sul 5 a 5. A Londra Miami ha uno score poco invidiabile, 1-3. La sfida appare sulla carta più alla portata dell’ultima, nella quale si è tenuto un altro derby della Florida, ben meno bilanciato. I problemi per i Dolphins potrebbero però ripresentarsi gli stessi di tutta questa stagione, forse pure peggiori se consideriamo che a Miami mancheranno – con tutta probabilità – due dei suoi migliori giocatori: DeVante Parker e Xavien Howard sono ambedue probabili out per la partita. Ne sapremo di più tra stasera e domani ma c’è un alto rischio che nessuno dei due venga schierato. Numerosi altri giocatori di Miami hanno affrontato un allenamento limitato giovedì ma non si prevedono grossi problemi per loro in vista della sfida.
Nel consueto incontro settimanale con i media ha parlato il difensore Zach Sieler, al quale è stato naturalmente domandato che effetto gli facesse prepararsi per affrontare Trevor Lawrence e James Robinson, le due principali – forse uniche – minacce a disposizione della offense di Jacksonville.
“Trevor è un grande QB e James Robinson è un grande RB. Penso che quest’anno sia top 5 nelle corse o qualcosa del genere. Dobbiamo accertarci di riuscire a portare a termine il nostro lavoro ed eseguirlo al meglio.” Robinson è il quarto RB con il maggior numero di yards corse quest’anno, ne ha già messe assieme 387. I Jaguars sono una squadra in miglioramento, con una difesa che sa giocare a football. La loro striscia di sconfitte consecutive è però a quota 20, prossima a diventare la peggiore nella storia della NFL. Eppure, numerosi analisti dicono che la striscia morirà proprio contro Miami, poiché i passi in avanti dei Jags fanno il paio a quelli indietro dei Dolphins ed è proprio su questa differenza che Jacksonville, franchigia dal legame speciale con Londra, può costruire una gara trionfale.
Che cosa attendersi
Entrambe le due franchigie hanno un disperato bisogno di vincere. Probabilmente Miami ritroverà il QB Tua Tagovailoa, che potrebbe aiutare la causa, se non altro perché psicologicamente più forte della sua riserva, Jacoby Brissett. Al QB2 infatti sono state date tutte le responsabilità del brutto periodo Dolphins, esattamente come si faceva, al tempo, con Ryan Tannehill, che poi fu spedito a Nashville dove cominciò a mostrare che forse la colpa non era proprio sua se si perdeva. mentre nei confronti Tagovailoa, che pur sembra nettamente il peggiore nella classe dei top3 QB draftati assieme a lui – guardate che sta facendo Joe Burrow e, soprattutto, quel Justin Herbert che i Fins rifiutarono per preferirgli il timoniere di Alabama – sembra esserci più stima e fiducia da parte dell’ambiente.
I Jaguars hanno un QB dal pedigree collegiale pazzesco e la difesa di Miami è stata violentata da Tom Brady e i suoi Buccaneers non più di 7 giorni fa, sulla baia. Jacksonville non è però Tampa e i suoi skill players non ricordano neppure lontanamente quelli di Brady. La partita appare tutto sommato equilibrata e potrebbe rivelarsi divertente. Questa non è una buona notizia per Miami, che sulla carta è ben più forte di questi Jaguars.
Le chiavi della sfida
Al solito, proviamo ad analizzare la sfida vedendo quali potrebbero essere le chiavi per vincerla domani pomeriggio al Tottenham Hotspur Stadium.
Rallentare James Robinson
È altamente probabile che i Jaguars coinvolgeranno moltissimo James Robinson. In fin dei conti, la linea offensiva di Jacksonville è capace nel run-blocking e il RB è un giocatore brillante. L’allenatore Urban Meyer ha ripetuto anche in settimana che l’identità di quell’attacco è la corsa, nonostante Trevor Lawrence. Non sbaglia, questa è una offense enormemente migliore quando il runner è in serata, capace di dare del filo da torcere agli avversari.
Miami non può permettersi di rendergli la vita facile o andrà da subito in difficoltà. Ricordiamo che Jacksonville è profondamente acclimatata alle partite londinesi, avendoci giocato per 7 stagioni consecutive tra il 2013 e il 2019, prima che il COVID lo impedisse. La linea d’attacco avrà alcune defezioni perché, in fin dei conti, gli infortuni nel football non risparmiano neanche chi perde da 20 partite consecutive, e di questo i Dolphins dovranno approfittare per avere successo nei loro blitz.
Proteggere Tua
Sembra proprio che rivedremo Tua in campo, dopo un mese d’assenza a causa dell’infortunio rimediato contro i Buffalo Bills, in week 2. I Jaguars proveranno a fare esattamente come in quella partita; ovvero a pressarlo, metterlo in difficoltà e colpirlo quanto più sarà loro possibile, perché è così che deve giocare una difesa in NFL. Il QB sa essere mobile e preciso, distribuendo benino la palla ai suoi compagni, seppur a volte sbagli nel prendere qualche decisione.
Un altro focus di cui Meyer ha parlato ai media è quello sui turnover, quando la squadra comincerà a forzarne, la sua fortuna girerà, ha detto il capo allenatore. Ha sicuramente ragione ed è molto facile ottenerne quando si mette in difficoltà il QB avversario; motivo in più per proteggere Tua Tagovailoa al rientro.
Attenti a quei due
Lawrence, come ogni QB o quasi in questa lega, non vince le partite da solo. Perché l’attacco si mantenga bidimensionale, senza giocare solo su Robinson, il QB avrà bisogno di scambiare con i suoi ricevitori. I maggiori indiziati a offrirgli una spalla, pardon, due mani, sono Laviska Shenault Jr., WR rapido e concreto, non spettacolare ma molto molto pericoloso se si trova in un matchup favorevole e il TE Dan Arnold, arrivato dai Carolina Panthers in una trade a stagione iniziata e già firmatario di 8 ricezioni per 93 yards totali, in due partite.
Lawrence e questi giocatori potranno decidere di mettere alla prova la secondaria di Miami, la quale al momento è ben più minacciosa sulla carta che sul campo, dove trova qualche difficoltà e sembra soltanto lontana parente dell’unità dominante dello scorso anno. Byron Jones e Xavien Howard – ammesso che sia della partita – dovranno fare attenzione e dare un caloroso benvenuto in NFL alla matricola. Forza Dolphins.
Autore: Mattia Mezzetti
Data di pubblicazione:
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