Non c’è che dire, quanto ad emozioni fortissime l’NFL è partita forte, scegliendo bene parecchi dei suoi appuntamenti in prima serata. Un Sunday Night, quello di Week 3, formato montagne russe, nel segno del giocatore inevitabilmente al centro di tutte le attenzioni: Aaron Rodgers.
Si dice che Rodgers desiderasse ardentemente trasferirsi sulla costa Ovest, possibilmente proprio a San Francisco. Si dice che i 49ers avessero premuto il grilletto del blockbuster trade con i Miami Dolphins per assicurarsi la terza scelta assoluta al draft come munizione per convincere i Packers a mollare l’osso e scambiare Rodgers, prima di ripiegare su Trey Lance al draft, una volta saltata la trattativa. Si dice che Rodgers a Green Bay sarebbe anche non tornato, fosse dipeso da lui. Ma poi si sa che, quando i giochi iniziano, quello che conta è che il quarterback superstar della serata veste ancora la maglia dei Packers ed inizia con un 12/12 per 140 yards e 1 TD prima di sbagliare il primo passaggio della serata. La difesa dei 49ers non morde e l’attacco è guidato dalle sideline da una delle menti offensive più brillanti del panorama NFL, vale a dire Kyle Shanahan, ed in campo da un onesto mestierante che mai ha mantenuto le (presunte) attese di poter essere l’erede di Tom Brady, ossia Jimmy Garoppolo. I Packers arrivano ad accumulare un vantaggio di 17–0 nel secondo quarto con una certa agevolezza, mentre Garoppolo proprio non riesce ad entrare in ritmo, pur dimostrando il coraggio necessario ad orchestrare nel finale del primo tempo un drive vincente, che viene però chiuso con un TD su corsa dal suo erede in pectore Trey Lance. 17–7 a metà gara è oro colato per i 49ers, rimasti a lungo impantanati offensivamente ed incapaci di arrestare con la difesa i Packers per grande parte del primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi, i 49ers mostrano un piglio diverso, malgrado la permanenza di Garoppolo nel lineup a dispetto di alcune invocazioni di sostituzione permanente con Trey Lance. Lo scarto si riduce ulteriormente con il touchdown di Aiyuk su lancio di Garoppolo. Lo yo-yo continua, anzi diventa una vera e propria montagna russa nell’ultimo periodo, con una segnatura Packers seguita dal primo TD da professionista dell’ex runnigback di Oklahoma ed Ohio State Trey Sermon per un 24–21 che preannuncia un finale di fuoco. In effetti così è, tra una difesa dei padroni di casa che finalmente mette pressione ad un attacco Packers entrato un po’ in stallo anche a causa di una minore precisione di Rodgers (che quando inizia a non completare con la continuità che gli è propria, si prodiga a cercare flags dall’équipe arbitrale) ed un attacco dei californiani che finalmente inizia a girare. I Packers riescono a mettere altri tre punti fra sé e i 49ers ma San Francisco sembra trovare la chiave per portarsi a casa la W, complice anche qualche chiamata arbitrale a favore, di cui un roughing the passer parecchio generoso chiamato a Jaire Alexander seguito poi da un tripping perfettamente beccato su Adrian Amos, per uno sgambetto ai danni di Garoppolo (con sommo disappunto di Rodgers sulla linea laterale, lui che le flag è abituato a vederle volare a suo favore ad ogni suo overthrow down the field, come successo in varie occasioni stasera). Jimmy G si divora il campo anche troppo velocemente dopo l’intervallo del two-minute warning, grazie anche ad ottime chiamate da parte di Shanahan, culminate nel touchdown di Kyle Juszczyk, ultimo reperto vivente della specie in estinzione chiamata fullback, che nel suo caso è di qualità pregiatissima, come dimostrato dalla bella ricezione che approfitta anche dello spazio creatogli da George Kittle.
Rimangono 37 secondi sul cronometro quando è il turno di Rodgers. R-E-L-A-X è il mantra di Aaron ma sembra anche la password della difesa dei 49ers che, forse orfana di Robert Saleh approdato ai Jets da capo allenatore, scelgono coperture molto soft. Rodgers ringrazia e non si fa certo grandi problemi, come è normale per un signal caller del suo calibro e della sua esperienza, pur senza timeout, a trovare non una ma ben due volte Davante Adams su lanci medio-lunghi. L’assist per il kicker compagno di tanti drive decisivi di Rodgers, Mason Crosby, è servito. Pedata precisa da 51 yards allo scadere e per i Packers arriva una vittoria assai pesante, che significa primato nella NFC North con un record di 2–1 e per i 49ers invece la prima sconfitta stagionale. Settimana prossima per i Packers arrivano in visita a Green Bay gli Steelers feriti, mentre i 49ers ricevono Seattle per ora ultima nella NFC West. La corsa per la sfida ai Buccaneers nella NFC continua. Forse è il turno di Trey Lance nella Bay Area, ma di sicuro non arriverà a breve quello di Jordan Love nella Frozen Tundra.