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Titans 45 – 26 Colts: Bow down to the King

I Tennessee Titans si aggiudicano la testa della AFC South sbancando il Lucas Oil Stadium, casa degli Indianapolis Colts, grazie ad un Derrick Henry formato playoffs.


Al Lucas Oil stadium di Indianapolis va in scena la sfida che, salvo un clamoroso pareggio, ci consegnerà la franchigia leader solitaria della AFC South: gli Indianapolis Colts ospitano i Tennessee Titans.

Si prospetta una partita frizzante, tra due squadre che si sono già affrontate 17 giorni fa. In quell’occasione vinsero i Colts per 34 a 17 dominando il match, ma attenzione a questi Titans, che dopo 3 sconfitte nelle ultime 4 gare, sono riusciti a riprendersi con un’importantissima vittoria nell’overtime contro i Baltimore Ravens.

Sul fronte infortuni, non se la passano bene i padroni di casa che, oltre ad alcune assenze nel reparto della offensive line, dovranno fare a meno di Jonathan Taylor: il running back rookie numero 28 dei Colts è risultato positivo al covid e, di conseguenza, non potrà prendere parte al match.

Vedere gli spettatori prendere posto sugli spalti, riscalda il cuore di questi tempi, e ora che si sono tutti accomodati, la partita può cominciare.

 

Primo tempo: Dica 35

Il primo possesso è degli ospiti, e Tennessee comincia subito a martellare con il gioco di corsa. Henry porta agevolmente e senza troppe difficoltà la propria squadra in red zone; 1&10, Tannehill pesca Henry con uno screen pass, il numero 22 avanza indisturbato verso la end zone… TOUCHDOWN TITANS! Derrick Henry completa un drive che l’ha visto assoluto protagonista con 46 yards conquistate su 75 complessive della squadra. Partono bene i Titans: 7-0.

I Colts provano a reagire giocando a specchio e affidando il pallone a Nyhiem Hines: il numero 21 avrà il compito di coprire al meglio l’assenza di Jonathan Taylor. In questo primo drive offensivo lo fa benissimo e trova grandi spazi nella difesa dei Titans. Jacoby Brissett leva qualche castagna dal fuoco convertendo un quarto down, cosa che gli abbiamo visto fare molto spesso in questa stagione, e aiutando la squadra ad arrivare in field goal range; 3&7 dalle 11 yards avversarie per i Colts, Rivers lancia in end zone per Trey Burton… TOUCHDOWN COLTS! Grande ricezione da parte del tight end numero 80, che arpiona il pallone e lo tiene lontano dalle mani del difensore, assicurandosi la ricezione e i 6 punti che diventano 7 con l’extra point messo a segno da Blankenship.

Due drive piuttosto lunghi da parte delle due squadre, che non sono ancora riuscite a trovare il modo di fermare gli attacchi. L’ovale torna a Tannehill e compagni, che ora dovranno cercare di ritornare avanti nel punteggio: su un 1&15 Tannehill trova profondo al centro AJ Brown, il numero 11 evita un placcaggio e si invola verso la end zone… HE IS GOOOONE! TOUCHDOWN TITANS! 69 yards per Tannehill ed AJ Brown, con quest’ultimo che, dopo aver evitato il tentativo placcaggio della safety Khary Willis, si è trovato la strada spianata verso la end zone; sicuramente grandi meriti vanno ad AJ Brown e alla sua velocità, ma Khary Willis è partito nettamente in ritardo e ha sbagliato completamente l’angolo del placcaggio, non riuscendo nemmeno a sfiorare il ricevitore dei Titans.

Partita divertentissima e dal punteggio molto alto, sembra esserci equilibrio tra le due squadre, con una giocata difensiva che potrebbe fare la differenza da un momento all’altro. Rispondono ancora i Colts che, dopo una penalità ai danni della difesa di Tennessee, si trovano ad una sola yard dalla meta: Jacoby Brissett è in campo e dopo una play action prova a portare egli stesso il pallone in end zone… TOUCHDOWN COLTS! Che partita! Brissett sembrava essere stato fermato prima che il pallone oltrepassasse la barriera immaginaria che delimita il campo dalla zona di meta, ma dal replay si capisce chiaramente che l’ovale “rompe la barriera” e il touchdown viene correttamente assegnato dagli arbitri. Siamo sul 14-14, quando mancano 12 minuti abbondanti alla fine del primo tempo.

Le due franchigie sembrano aver preparato al meglio il gioco offensivo, sfruttando i punti deboli e le assenze della squadra rivale, questo lo si può ben notare dal fatto che i primi 4 drive si sono conclusi tutti con un touchdown, ma or le difese cominciano a prendere le misure e abbiamo in primi punt della giornata. Il problema rimane sempre uno: Derrick Henry. Il numero 22 sfrutta un 1&goal portando il pallone in end zone e… TOUCHDOWN TITANS! Gli ospiti tornano avanti grazie alla seconda marcatura di serata per il loro running back, anche se questo drive è stato fortemente condizionato da due penalità chiamate a Rock Ya-Sin, il cornerback dei Colts anello debole della difesa di Indianapolis.

I Titans sembrano non volersi fermare qui, recuperano il pallone e provano ancora una volta a risalire il campo: Henry prova una corsa dalle 11 yards avversarie, rompe due placcaggi e… TOUCHDOWN!!! NON LO PUOI FERMARE! Derrick Henry è in stato di grazia e ogni pallone che tocca si trasforma in oro; 3 touchdown nel solo primo tempo e manca ancora un minuto e 41 all’intervallo.

Pensate che sia finita qui e che si possa andare all’intervallo sul risultato di 28 a 14? No signori, non è così: i Titans hanno ancora una chance e si ritrovano sulle 44 di Indianapolis con 1 minuto e 13 da giocare. Ormai la difesa dei Colts è in baia dell’attacco guidato da Tannehill ed Henry e su un quarto down si fa sorprendere con un passaggio profondo al centro per Corey Davis, che riceve il pallone e viene stoppato ad una yard dalla meta. Finta di handoff per Tannehill che cerca di portare il pallone in end zone… TOUCHDOWN TITANS! 34, dicasi 34, punti per i Tennessee Titans, che diventano presto 35 con l’extra point messo a segno da Gostkowski e il primo tempo può davvero considerarsi concluso.

Il risultato recita 35-14 in favore degli ospiti, con i padroni di casa che sono riusciti a costringerli al punt solo una volta, concedendo 5 touchdown su 6 drive agli avversari. Forse la partita non è ancora chiusa, ma se la difesa dei Colts non riesce a fermare le scorribande offensive dei Titans, la vedo dura per Philip Rivers portare a casa una vittoria.

 

Secondo tempo: Timida reazione… Molto timida

Purtroppo la seconda metà di gara non è minimamente paragonabile al primo tempo: la seconda frazione di gioco comincia con due punt per squadra, esattamente il contrario rispetto ad inizio gara.

Il primo highlight del secondo tempo arriva con l’intercetto lanciato da Philip Rivers tra le mani di Breon Borders: il numero 17 dei Colts lancia un pallone profondo per Pascal, ma la misura è completamente sbagliata e per la safety è un gioco da ragazzi afferrare il pallone e decretare la prima palla persa della serata. I Titans approfittano di questa palla recuperata con il primo field goal della gara messo a segno da Stephen Gostkowski.

Ora per i Colts si fa durissima, quasi impossibile: Rivers e compagni devono recuperare la bellezza di 24 punti in poco più di 15 minuti. La reazione però c’è, perchè all’inizio del quarto periodo trovano il touchdown di Nyheim Hines, con il numero 21 che riceve l’handoff di Jacoby Brissett e porta il pallone in end zone riducendo lo svantaggio a 18 punti, che rimangono tali, perchè la conversione da 2 punti tentata da Brissett si conclude con un fallimento. La rimonta è ancora molto lunga e il tempo comincia a scarseggiare.

Titans che gestiscono meravigliosamente il cronometro, imbastendo un drive da 9 giochi, sole 29 yards guadagnate, ma mangiando ben 7 minuti e mezzo e restituendo il pallone ai Colts con 5 minuti e 55 secondi da giocare sulle 6 yards dei padroni di casa.

I Colts però non demordono e riescono brillantemente a risalire il campo, merito va ai lanci di Rivers e ad una difesa dei Titans che sa che può concedere qualcosa all’attacco avversario, senza rischiare inutili infortuni a fine gara, che potrebbero mettere a repentaglio il proseguo della stagione. Indianapolis arriva in red zone anche grazie ad una pass interference fischiata alla difesa; Rivers cerca TY Hilton in end zone… TOUCHDOWN! I Colts accorciano ulteriormente e si portano a -12, ma la conversione da 2 punti viene fallita per la seconda volta e il punteggio rimane sul 38-26.

Indianapolis vuole provarci fino alla fine e prova un onside kick, ma la palla, non solo viene ricevuta da AJ Brown, ma anche riportata dallo stesso in end zone per il touchdown che chiude i conti e regala una vittoria importantissima ai Titans. Il match si chiude sul 45-26 in favore degli ospiti.

 

La regina del Sud ha il suo Re

Sweet redemption. Dopo la sconfitta arrivata nel Thursday Night Football 17 giorni fa, i Titans si prendono la rivincita, sbancando il Lucas Oil Stadium e prendendosi la testa della AFC South.

La vittoria è arrivata grazie ad un secondo quarto da 21 a 7, con la difesa che, dopo aver concesso due touchdown nei primi drive, riesce a prendere le misure e a stoppare l’attacco di Indianapolis; l’attacco, invece, approfitta dei punti deboli e delle assenze difensive della franchigia dell’Indiana e, grazie ad un King Henry da 178 yards corse e 3 TDs, ipoteca la vittoria alla fine del primo tempo. La chiave la troviamo sicuramente nel gioco di corsa che ha annichilito i padroni di casa, ma anche nell’ottima gestione del secondo tempo esercitata dall’attacco, rischiando poco e cercando di far passare più tempo possibile e togliendo secondi preziosi ai Colts. Titans che arrivano ad 8 vittorie e 3 sconfitte.

I Colts pagano la peggiore prestazione difensiva della stagione con una sconfitta che li trascina al seed 7 della AFC insieme ai Miami Dolphins (7-4). Per la prima volta in questa stagione, la difesa guidata da defensive coordinator Matt Eberflus, concede più di 40 punti agli avversari, ma non si può dare la colpa solo ad essa; l’attacco si è dimostrato piuttosto macchinoso e senza la capacità di reagire nel secondo tempo. Rivers chiude la sua gara con 24 su 42, 295 yards, 2 TDs e 1 INT; Hines non è riuscito ad aiutarlo quanto avrebbe dovuto, vista l’assenza di Taylor e la sconfitta di Indianapolis è più che meritata. Il calendario non è proibitivo e, ad eccezione della patita in week 16 contro gli Steelers, i Colts avranno un doppio confronto con i Texans, uno con i Raiders e l’ultimo contro i Jaguars, che stanno disperatamente cercando di tankare, battendo il record negativo dei NY Jets, per assicurarsi la prima scelta del prossimo draft.

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