La semplice operazione in cui “anche cambiando il QB il risultato non cambia” a New Orleans si rivela vincente per la terza (e forse ultima) volta di Taysom Hill under centre da titolare, nella sfida divisionale contro gli Atlanta Falcons.
Portiamo via, nelle ultime 3 partite giocate dai ragazzi del Bayou, almeno un po’ di certezze: la difesa, consumata nota dolente della squadra comandata da Sean Payton, dopo anni si dimostra meglio dell’attacco nel suo generale; la NFC South da 4 anni è affare privato dei Saints, che contemporaneamente sono la prima squadra a staccare il biglietto per i Play Off; Taysom Hill è un QB, per davvero.
Taysom Hill: «Fas tüt mì»
Se Taysom fosse nato in Lombardia, e forse nei dintorni di Milano, della Brianza, avrebbe detto «faccio tutto io», lancia e anche bene. Corre persino meglio, ma alla terza partita da QB titolare, è riuscito a lanciare i suoi primi 2 lanci da touchdown. E questo, negli occhi di chi ricopre il ruolo di WR/TE/RB/PR/KR, è pur sempre qualcosa di positivo, perché il suo ruolo preferito è quello di QB. Ha avuto statistiche migliori del suo omologo di Atlanta, ed è riuscito a connettersi con Michael Thomas, Jared Cook e Tre’Quan Smith.
In una stagione comunque che dovrà essere approcciata con il motto “go big or go home”, arrivano le belle notizie: i Saints vanno di nuovo ai play off per la quarta stagione consecutiva, e possiamo fare delle considerazioni per le future 4 partite: non ha senso schierare ancora Drew Brees come titolare contro Philadelphia, la settimana prossima, avrebbe più senso simulare un Super Bowl contro Kansas City nella sfida pre-natalizia, e tirare le somme per capire in quale seeding ci si metterà nella NFC. Anche perché Green Bay (con cui si ha perso una partita) e la NFC West rimangono squadre davvero ostiche da affrontare. L’importante per i Saints sarebbe prendere il primo seed assoluto, riposarsi, recuperare un po’ di infortunati chiave (Deonte Harris e Marcus Davenport), e vedere il bagno di sangue delle varie squadre della NFC che dovranno sperare nei playoff. In questo momento, poi, sarebbe davvero bello sperare nei Giants che dovrebbero giocare contro i Saints. E sarebbero persino capaci di perdere, contro New York.
Falcons: oramai, la stagione è finita
Atlanta non aveva alcuna risposta, schema difensivo, o qualsiasi strumento per fermare il non proprio spumeggiante attacco dei Saints. Dal punto di vista dei Falcons, l’autocritica da farsi è “come siamo riusciti a regalare una serata da incorniciare ad un gadget player come Taysom Hill?”.
Andando ad analizzare più da vicino, il fatto che la NFC sia ancora ampiamente aperta, porta necessariamente i Falcons a farsi un esame di coscienza sportiva, dove tutte le occasioni perse durante la stagione, un record alla 13sima settimana di 4 vittorie e 8 sconfitte, non possono che fare solo male.
L’inconsistenza di Matt Ryan, e una squadra che si è lasciata andare alla deriva, persino con un esonero anticipato dell’Head Coach che poteva far trapelare l’idea che un cambio di allenatore fosse la mossa risolutiva, non fa che aggiungere note amare su una stagione oramai buttata via.