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Vikings 28 – 22 Packers: Orgoglio vichingo
Un match divertente, giocato su ritmi alti, che premia i Vikings in quello che è uno dei tanti upset di questa week 8 di NFL.
In una fredda e ventilata domenica di novembre, in quel di Lambeau Field, ancora privo di pubblico, va in scena una grande classica della NFL: la border battle tra i Minnesota Vikings e i Green Bay Packers.
Vikings che, sulla carta, sono nettamente sfavoriti, ma possono contare sulla bye week di settimana scorsa, che ha permesso alla squadra di Mike Zimmer di riposare recuperare una pedina fondamentale come Dalvin Cook. Minnesota, però, non potrà più contare sulle prestazioni del DE Yannik Ngakoue che, dopo sole 6 partite alla corte di Zimmer, è stato fatto oggetto di una trade, passando così ai Baltimore Ravens.
Sul fronte Packers, pesa certamente l’assenza di uno dei migliori running back della lega, Aaron Jones, costretto a rimanere ai box per via di un infortunio al polpaccio. Green Bay rimane comunque la favorita numero uno per questo match e per vincere la division, visto il record di 5-1 con cui si presentano Rodgers e compagni.
Lambeau Field è pronto: non ci sono teste di formaggio e corna vichinghe sugli spalti, c’è un vento terrificante, ma si può cominciare.
Primo tempo: D&D
Dalvin & Davante. Le due stelle delle rispettive squadre mettono in scena un grande show nel primo tempo, che conta solo 4 drive (2 per parte): nessun turnover, nessun punt, nessun field goal, ma solo touchdown. Partita che, come si vede fin da subito, vedrà i runing back impegnati a svolgere gli straordinari, visto che il forte vento che soffia sullo stato del Wisconsin (40 km/h), potrebbe influire sui passaggi dei quarterback, soprattutto quelli profondi. Green Bay, nonostante le difficoltà nel back field, trova il vantaggio con Rodgers che premia una traccia esterna di Adams, dopo un drive durato 8 minuti, con il cornerback Jeff Gladney che non riesce a contenere il numero 17 di Green Bay. Minnesota risponde per le rime e comincia a mettere in moto Dalvin Cook che, insieme ad un Kirk Cousins preciso quando serve, trova il touchdown del pareggio dopo 12 snap, mandando così la partita sul 7 a 7. La secondaria di Minnesota è però in netta difficoltà, anche vista l’assenza di Mike Hughes, e non riesce a fermare Davante Adams, che non si fa trovare impreparato e concede il bis su un altro short pass di Rodgers, che trova il suo ricevitore preferito completamente solo e lo serve per il più facile dei touchdown dopo un drive infinito che conta 15 snap e quasi 9 minuti di durata. C’è ancora tempo per un attacco, e Minnesota lo sfrutta tutto e alla grande, trovando il touchdown che manda le squadre all’intervallo sul 14 pari; il protagonista è sempre lo stesso: Dalvin Cook, anche se in questo drive troviamo un Kirk Cousins finalmente preciso e pulito, grazie anche alle ottime chiamate di Gary Kubiak. Il match è bellissimo, senza sbavature offensive da una parte e dall’altra nonostante le condizioni meteo avverse, e il tutto si deciderà nella seconda metà di gara.
Secondo tempo: Poker batte Tris
Il primo possesso di questo secondo tempo è dei Minnesota Vikings, che non si fanno pregare e trovano il loro primo vantaggio della gara, e indovinate un po’ chi è andato a segno mettendo i 6 punti sul tabellone… La risposta è, ancora una volta, Dalvin Cook: il numero 33 dei vichinghi chiude un drive da 10 snap viziato da 2 pass interference chiamate alla difesa di Green Bay, prima su Justin Jefferson e poi, in ed zone, su Adam Thielen, che aiutano così i Vikings a portare il punteggio sul 21-14. L’assenza di Aaron Jones si fa sentire ad inizio secondo tempo e la difesa di Minnesota riesce a prendere le misure, fermando così numerose azioni d’attacco dei Packers in una partita in cui, complice il vento forte, risulta impossibile tentare un field goal da più di 35 yards. Una situazione che consente a Minnesota di allungare e portarsi a 14 lunghezze di vantaggio grazie ad una catch and run da 50 yards portata in end zone da… Vabbè dai, non ve lo dico neanche più chi ha fatto touchdown per i Vikings, perchè lo avrete sicuramente capito. I Packers sono storditi e Rodgers, complice la pressione portata dal front 7 dei Vikings, comincia a sbagliare qualche lancio e la squadra di Matt LaFleur non riesce a trovare la giusta via per dare principio ad una rimonta. Tutto questo fino a 5 minuti dalla fine del match, quando i Packers hanno un moto d’orgoglio e Rodgers ricomincia a macinare yards, trovando il tris di Davante Adams; i gialloverdi rischiano la conversione da 2 punti, riuscendo però a diminuire il distacco a 6 punti. Green Bay ha anche la possibilità di vincere la partita, ma nell’ultimo drive la difesa dei Vikings forza un fumble strappando la palla dalle mani di Rodgers, in quello che è l’unico turnover del match, e assicurandosi la vittoria.
Cook some cheese
I Vikings tornano così alla vittoria, la seconda del loro campionato, e si rifanno dopo la sconfitta in week 1 proprio contro i Packers. Certo questa non può essere una vittoria importante dal punto di vista della classifica, dato che la squadra di Zimmer è fuori dalla corsa playoffs a meno di clamorosi ribaltoni nella seconda metà della regular season, ma può servire ai gialloviola per trovare un po’ di fiducia in quella che è stata una stagione, fino ad ora, al di sotto delle aspettative. Il principale artefice del successo dei Vikings è, come avrete capito dalla review, Dalvin Cook: il numero 33, al suo rientro dopo un infortunio all’inguine, registra 163 yards corse su ben 30 portate, 63 yards ricevute, 4 TDs e 46,60 punti al fantasy, facendo così le fortune dei fantallenatori che l’hanno schierato e condannando chi ce l’aveva contro.
Pillola statistica: Dalvin Cook è il primo viking a siglare 4 touchdown in una partita dal 1979; a quel tempo, fu il ricevitore Ahmad Rashad a mettere 24 punti sul tabellone in una partita contro i 49ers, vinta da Minnesota col medesimo punteggio di ieri: 28-22.
Dall’altro lato, i Green Bay Packers perdono la posizione numero 1 all’interno della NFC, vista la vittoria di ieri sera dei Seahawks, ma mantengono la testa della division ringraziando i Saints che hanno battuto i Bears all’overtime. Il solo Davante Adams (12 ricezioni, 53 yards e 3 TD) non basta per battere dei sorprendenti Vikings; con Aaron Jones ai box, Rodgers è stato costretto a lanciare anche in una giornata estremamente complicata a livello climatico, e la difesa di Zimmer è riuscita a prendere le misure nel secondo tempo, mettendo pressione al numero 12 gialloverde e coprendo bene i ricevitori con i giovani cornerback a disposizione. Non si può dire la stessa cosa della difesa dei Packers, che non è riuscita minimamente a fermare le corse di Cook e a mettere pressione su un Cousins che, quando chiamato a lanciare, è riuscito ad avere tutto il tempo del mondo, ben protetto da una linea offensiva non sempre eccellente nelle ultime uscite, ma che ieri sera è stata impeccabile.
I Vikings si regalano una gioia in uno degli Halloween più tristi degli ultimi anni; per i Packers invece… Scherzetto!
Autore: Davide Carpentieri
Data di pubblicazione:
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