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Eagles 29, Steelers 38: Pennslyvania d’acciaio!
In una partita intensa e ricca di ottime giocate, gli Steelers hanno la meglio sui rivali e rimangono imbattuti, portandosi sul 4-0.
Nonostante la pandemia, nonostante la pressoché totale mancanza di pubblico sugli spalti e nonostante i continui stravolgimenti di calendario, la NFL continua a riempire le nostre domeniche.
La citazione del calendario non è di certo fatta casualmente: infatti il calendario della NFL propone sfide che si ripetono ogni anno, (come quelle tra squadre appartenenti alla stessa division) e sfide che invece sono più rare e capitano una volta ogni tanto, (come quelle tra squadre appartenenti a conference differenti). Tra queste ce ne sono alcune davvero particolari, poiché è pratica comune da parte della lega mettere due franchigie appartenenti allo stesso stato, quindi molto vicine geograficamente tra loro, in due conference opposte, causando un clima ancora più elettrico quando esse si affrontano.
Proprio questo è il caso della Pennsylvania Battle tra i Pittsburgh Steelers e i Philadelphia Eagles al Heinz Field di Pittsburgh, una sfida già di per sé molto accesa per via della ovvia rivalità che intercorre tra due squadre dello stesso stato e resa ancor più saporita dal fatto che, come detto, si gioca solo in specifiche stagioni.
Le due squadre attraversano un momento di forma piuttosto differente, con gli Steelers che finora hanno raccolto 3 vittorie su 3 e hanno beneficiato, la settimana precedente, di un’inaspettata bye week dovuta al rinvio della loro partita contro i Titans, mentre gli Eagles, sempre nello scorso week-end, hanno vinto il loro primo incontro stagionale, dopo aver ottenuto un pareggio e due sconfitte nelle precedenti tre uscite.
Essendo questa una sfida molto sentita, non possono di certo mancare i soliti duelli nel duello, di cui il più atteso è certamente quello tra i due quarterback Ben Roethlisberger e Carson Wentz: due grandi guerrieri, separati anagraficamente da 11 anni, ma accomunati dalla grande voglia di essere il quarterback di punta dello stato.
Il clima un pò freddo ma gradevole di Pittsburgh e la presenza di almeno un numero contingentato di spettatori fanno da cornice per questa sentitissima battaglia che, senza ulteriori indugi, ci apprestiamo a descrivervi.
Primo Tempo: Tu Scappi Io Rincorro
I primi drive offensivi della partita si concludono con dei nulla di fatto e con un canovaccio tattico che sembra premiare molto le difese e poco gli attacchi, ma verso la fine del primo quarto a sbloccarla sono i padroni di casa: lo fanno grazie ad un touchdown su corsa di 2 yard da parte del wide receiver Chase Claypool, che sfonda sulla sinistra regalando i primi 6 punti alla sua squadra, che diventano subito 7 grazie al preciso PAT del kicker Chris Boswell.
Philadelphia allora non ci sta e decide subito di pareggiarla e alla grandissima: colpo di classe assoluto da parte del running back Miles Sanders, il quale si inventa di sana pianta una imperiosa corsa di ben 74 yards che termina nella end zone avversaria, primo PAT anche per l’altro kicker Jake Elliott e punteggio sul 7 pari.
All’inizio del secondo quarto però, gli Steelers si riportano in vantaggio realizzando un altro touchdown: protagonista è ancora Claypool, che riceve un passaggio di Big Ben da 32 yards corto verso sinistra e porta la palla in end zone, PAT di Boswell e secondo vantaggio per i padroni di casa.
Gli ospiti però reagiscono subito e confezionano il secondo pareggio: analogamente agli avversari, il protagonista è lo stesso del touchdown precedente, ovvero Sanders che, stavolta, deve correre solo una yard per segnare, punto addizionale portato da Elliott e 14 pari.
La franchigia di Pittsburgh riesce però nuovamente a portarsi in vantaggio, grazie ad un field goal realizzato da Boswell all’altezza della linea delle 41 yards, mentre quella di Philadelphia non riesce ad approfittare dell’ultimo possesso del primo tempo per segnare punti e la prima frazione si conclude col punteggio di 14-17 in favore della banda Roethlisberger, un distacco minimo che non spaventa di certo Wentz e compagni in vista della ripresa.
Secondo Tempo: Big Ben Says Victory
Proprio all’inizio della seconda frazione, la FOX, (il network americano che trasmette la partita), ci mostra una statistica in cui si sottolinea come il terzo quarto è lo spicchio di partita dove il quarterback degli Eagles, Carson Wentz, incontra le maggiori difficoltà: anche questa volta la tradizione verrà in gran parte confermata.
Si parte subito male per gli ospiti perché, al primo possesso del secondo tempo, è subito touchdown per gli Steelers: ancora lui, Chase Claypool, con una corsa da 5 yards, PAT perfetto di Boswell e padroni di casa che tentano una prima fuga.
Wentz allora scende in campo deciso a ricominciare l’inseguimento, ma si fa intercettare subito dal cornerback avversario Steven Nelson, il quale prende la palla e la riconsegna a Big Ben sulla linea delle 23 yards avversarie.
L’esperto quarterback di Pittsburgh non se lo fa dire due volte e confeziona il quarto touchdown di giornata: si porta fino ad una sola yard dal traguardo e poi affida l’incombenza dell’ultimo passo al suo running back James Conner, altro PAT di Boswell e punteggio sul 14-31 per gli Steelers.
A questo punto la franchigia di Pittsburgh rallenta un pò il ritmo e quella di Philadelphia, tutt’altro che doma, ne approfitta per riportarsi in partita: durante il terzo quarto segna un touchdown da 8 punti, grazie ad un passaggio corto verso sinistra di Wentz per il wide receiver Greg Ward Jr. e ad una conversione da 2 punti realizzata ancora da Wentz, con un passaggio che pesca il wide receiver John Hightower, con il quarterback degli Eagles che così si fa perdonare l’intercetto precedente.
All’inizio dell’ultimo quarto, Philadelphia segna ancora: protagonista è di nuovo CW11, il quale pesca, con un passaggio corto verso il centro, il wide receiver Travis Fulgham, PAT senza problemi per Elliott ed Eagles che si portano a sole due lunghezze di distacco dai rivali.
Quello che succede di qui in avanti sembra tratto da un film thriller: gli Steelers riprendono palla, determinati a ristabilire la distanza di sicurezza ma, a causa di un fumble, perdono banalmente palla sulle 45 yards avversarie. Gli Eagles allora ripartono, ma vengono respinti indietro dall’ottima difesa degli Steelers, provano dunque un improbabile field goal dalle 57 yards ma Elliott sbaglia e regala un turnover on downs, nel quale gli Steelers mettono in ghiaccio la partita e lo fanno con un touchdown, segnato indovinate da chi? Chase Claypool, che riceve un passaggio in profondità verso il centro da parte di Roethlisberger e segna, altro PAT del solito Boswell e score sul 29-38 per i padroni di casa.
Nell’ultimo possesso dell’incontro, quello che potrebbe riaprire il discorso, Wentz si fa intercettare nuovamente, ponendo di fatto fine all’incontro, con gli Steelers che riprendono palla e fanno scadere i due minuti circa rimanenti alla fine e potendo così festeggiare il loro quarto successo stagionale su altrettante partite.
The Steel from the Steelers
Al termine di una partita frizzante e molto divertente, il pronostico della vigilia viene rispettato e gli Steelers vincono il derby della Pennsylvania, mantenendo così la loro imbattibilità.
Crediamo non serva indagare molto per assegnare la palma di MVP odierno: ovviamente sarebbe un reato punibile con la sedia elettrica non assegnarlo a Chase Claypool, il rookie di Pittsburgh autore di una partita allucinante, con 116 yards e 4 touchdown all’attivo: vi basti pensare che nessun rookie era mai riuscito a segnare ben 4 mete in un singolo match e che lui è il diciannovesimo giocatore nella storia della lega a riuscire in quest’impresa.
Il duello tanto atteso alla vigilia tra i due quarterback finisce in sostanziale parità, con Wentz che vince il conteggio delle yards, (258-239) e con Big Ben che batte il rivale sui TD pass, (3-2) e sugli intercetti subiti, (0-2).
Difese non certo imperforabili, avendo concesso 367 yards quella degli ospiti e 336 quella dei padroni di casa: entrambe avranno bisogno di un reset durante la settimana, ma intanto a festeggiare è quella degli Steelers.
Per gli Eagles sono davvero pochi chilometri per tornare a Philadelphia, dove bisognerà interrogarsi a lungo sul perché, nonostante Wentz giochi bene, ci si ritrovi sempre, o quasi sempre, con un pugno di mosche in mano, mentre gli Steelers possono sognare: infatti, una statistica mostra come spesso, chi inizia la stagione con un 4-0, poi vinca anche il Vincent Lombardi, (l’ultima franchigia a confermarlo sono i Chiefs lo scorso anno) e, sebbene i tifosi della franchigia di Pittsburgh facciano già tutti gli scongiuri del caso, siamo sicuri che già vincere il Pennsylvania Bowl in casa sia, per loro, una bella soddisfazione.
Autore: Andrea Bertini
Data di pubblicazione:
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