Arena League FIDAF
BARI (Carbonara) – Campo Tonino Rana Prolungamento Via Venezia – 30/05/10
WILD BOARS BARI 14 CRUSADERS CAGLIARI 23
Uno storico e fruttuoso blitz nel gran tacco d’Italia. Indemoniati come non mai i crociati mettono a segno un colpo che nessuno avrebbe mai immaginato. Espugnano il campo di Bari e approdano in semifinale, un traguardo che al team cagliaritano mancava dal 2005, quando dopo due finali consecutive (quella del 2003 e quella vittoriosa del 2004), vennero bloccati dai Barbari Roma Nord. Ritorna l’atmosfera dei tempi d’oro, resa più inebriante dal fatto che gli Sharks Palermo, futuri avversari dei rosso argento, dovranno calcare il manto erboso di Terramaini il prossimo fine settimana. Un’occasione da sfruttare nel miglior modo possibile, coinvolgendo un numero esagerato di supporters. La migliore se la vedrà contro la vincente tra Cirié e Venezia. Sul campo di Carbonara gli ospiti sembrano essere reduci da un corso a fascicoli di meditazione trascendentale, non vedono e non sentono nulla: le pregevoli scenografie architettate dalla simpatica e popolosa tifoseria pugliese sembrano passare quasi inosservate ai loro occhi. Hanno solo un pallino, rincorrere l’ovale e farla circolare con geometrie genuine e spietate. Anche dalla panchina il coaching staff è molto attento nel fotografare con la giusta lucidità i momenti più propizi. Quando viene chiamato un time – out l’assistant coach Riccardo Frau ha una carta da giocarsi: il field goal con il suo special team. Sarà la prima di una serie di scelte azzeccate, perché il piede fatato di Marco ‘Mister Muscolo’ Melis regala i primi tre punti del match. I sardi restano compatti e incredibilmente assorti nei loro compiti da eseguire. Luca ‘Smigol’ Giraldi per poco non mette a segno una meta dopo una finezza di Sergio Andrea ‘Sam’ Meloni. E’ il preludio al touch down di Gianluca ‘Gianluchino’ Fois che mostra di avere due turbine al posto delle gambe: l’energia muscolare propulsiva sprigionata gli permette di arrivare indisturbato sulla linea che vale altri sei punti. Non paghi incrementano il vantaggio grazie alle perentorie movenze equine di Andrea Lianas che riceve l’ovale da un braccato Sam Meloni:0 – 11. Lo Special Team si reincarna con tempismo disarmante e quando Gianfranco ‘Gespa’ Farris si concede il lusso di un punt return, sulle teste dei Wild Boars calano le tenebre: 0 – 17. Il black out locale persiste e l’attacco isolano produce un altro dei suoi diabolici schemi: ‘Sam’ Meloni si rende protagonista di uno scramble sul lato destro del campo e sgusciato via alla sua solita maniera indirizza la palla verso Matia ‘Air’ Pisu che sentitamente ringrazia e infligge un altro duro colpo ai padroni di casa: 0 – 23. Durante la pausa di riflessione l’head coach americano Bill Sytsma mostra di saper leggere l’andamento del match perché riesce a dare delle indicazioni illuminanti ai suoi uomini. L’attacco cagliaritano non farà più punti nella ripresa ma ci arriverà molto vicino. Il center Walter Serra è costretto ad alleggerire il suo contributo in linea, menomato da un infortunio che creerà vistosi scompensi nelle sortite del reparto avanzato. Ma la difesa è in formato super, subisce due mete che i baresi suderanno: troveranno sempre qualcuno pronto al placcaggio. Assieme ad un ‘Gespa’ Farris che ha le braccia che sembrano benne inossidabili, si mettono in mostra due ‘irriverenti’ virgulti provenienti dall’under: i linebacker Riccardo Cuccu e Alessandro Ortu rappresentano un’altra interessante realtà. A fine gara baci e abbracci tra vincitori e perdenti che si danno appuntamento serale in un pub per una birrata scacciapensieri.