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Squadra che vince non si cambia. Preview dei Kansas City Chiefs 2020.
Dov’eravamo rimasti… I Kansans City Chiefs, poco più di 7 mesi fa, hanno riportato il Superbowl nel Missouri dopo 50 lunghi anni. La formula vincente è stata quella di creare una squadra completa, basata su un attacco fuori dal mondo e capace di mettere in difficoltà chiunque, ma contemporaneamente coadiuvato da una difesa che supporta […]
Dov’eravamo rimasti…
I Kansans City Chiefs, poco più di 7 mesi fa, hanno riportato il Superbowl nel Missouri dopo 50 lunghi anni. La formula vincente è stata quella di creare una squadra completa, basata su un attacco fuori dal mondo e capace di mettere in difficoltà chiunque, ma contemporaneamente coadiuvato da una difesa che supporta in egregio modo la squadra e riesce a fermare di colpo qualunque attacco che gli si pari davanti. Insomma, questi Chiefs sembrano non avere difetti, o per lo meno averne molto pochi, ed è per questo forse, che la squadra che si presenta ai blocchi di partenza del 2020 è pressochè uguale a quella che vinse il Superbowl a Miami ad inizio anno. Anche perchè, come dice il detto: squadra che vince non si cambia, e Mahomes&co partono sicuramente tra i grandi favoriti anche quest’anno.
Andiamo quindi ad analizzare più attentamente come gli Chiefs si sono comportati in questa offseason, tra draft, free agency e opt out, cambiando poco ma facendo tanto rumore.
Free Agency
Una free agency abbastanza tranquilla per Kansas City che non ha portato nuovi pezzi pregiati in Missouri, pensando invece a mantenere i giocatori della rosa 2019 e infoltendo i reparti corti dello scorso anno. Tra i volti noti vediamo il rinnovo per un altro anno a 9 miloni di dollari di Sammy Watkins, fondamentale interprete nel passing game di Reid, e decisivo in numerose occasioni nella scorsa stagione. Watkins quindi tornerà a formare lo spaventoso trio di WR con Hill e Hardman, che grazie alla loro estrema velocità, ridaranno a Mahomes e Reid le armi necessarie al loro esplosivo gioco aereo. Rinnovato anche il contratto della guardia Laurent Duvernay-Tardif, titolare lo scorso anno che però starà fuori per la sua scelta di fare opt-out e di aiutare in prima linea a contrastare l’emergenta Covid praticando il suo secondo lavoro di dottore. Tra gli arrivi degni di nota invece troviamo Mike Remmers, Tackle destro ex titolare dei Giants, che farà da riserva a Schwartz, la safety Tedric Thompson, ex titolare a Seattle prima dell’arrivo di Diggs, che allungherà la depth chart provando a competere con Soresen, e l’ex scelta del primo round Taco Charlton, pass rusher che cerca riscatto dopo aver deluso a Dallas e Miami.
Oltre a quello di Mahomes, che approfondiremo separatamente, i 2 contratti principali firmati in questa free agency sono stati quelli del DT Chris Jones, e del TE Travis Kealce. Il primo rappresentava il free agent più importante di Kansas City, ed era stato inizialmente posto sotto franchise tag. Il giocatore aveva espressamente detto in un tweet che non avrebbe giocato la stagione 2020 sotto tag, mentre gli Chiefs hanno preso tempo in attesa di capire la situazione con il contratto di Mahomes. Poco più di una settimana dopo la firma del loro QB infatti, gli Chiefs hanno firmato anche la stella della loro difesa con un rinnovo quadriennale da 80 milioni di dollari. Notizia recentissima è invece il rinnovo del “migliore amico” di Mahomes, il TE Travis Kealce, che, nello stesso giorno del suo collega George Kittle, rinnova per 4 anni con uno stipendio da 57 milioni, rendendolo il secondo TE più pagato della lega dopo appunto il solo Kittle. Ricordiamo però che Kealce aveva ancora 2 anni di contratto con KC, il che lo assicurerà alla corte di Andy Reid per un totale di 6 anni e che, data la sua età (31), lo porterà quasi sicuramente a chiudere la carriera tra le fila degli Chiefs.
Quindi riassumendo è stata una free agency dove Kansas City ha pensato meno a portare nuovi volti in città e più a blindare i suoi gioielli, e, considerato il fatto che nel corso di 2 anni ha blindato Mahomes, Kealce, Jones, Hill, Clark e Mathieu, vale a dire tutti i suoi pezzi pregiati, si può dire che il GM Brett Veach, ha dato tutte le armi possibili ad Andy Reid per far si che gli Chiefs siano tra i favoriti al titolo per molte delle stagioni a venire, creando di fatto una possibile nuova dinastia, che potrebbe prendere il posto fin ora occupato da New England.
Draft
Un draft ridotto quello del 2020 degli Chiefs, dovuto al fatto di avere solo 6 pick a causa delle varie trade portate a termine l’anno precedente, in particolare quella con i Seahawks che aveva portato nel Missouri il DE Frank Clark. Un draft in cui Kansas City sceglie giocatori da ogni ruolo, il che dimostra la loro mancanza di effettive necessità. Arrivano il LB Willie Gay (Mississipi State) nel secondo round, il tackle Lucas Niang (TCU) nel terzo round, la safety L’Jarius Sneed (Louisiana Tech) nel quarto round, il DE Mike Danna (Michigan) nel quinto round e il CB Thakarius Keys (Tulane) nel settimo round, tra l’altro unica trade di KC in questo draft, ottenuta scambiando una loro scelta del sesto con i Titans per il prossimo anno.
Ma nonostante queste poche scelte, Andy Reid e compagnia hanno saputo regalarci una delle maggiori sorprese di questo draft. Con l’ultima scelta del primo round gli Chiefs hanno preso inaspettatamente il RB Clyde Edwards-Helaire da LSU. La scelta di un RB al primo round da arte di KC ha stupito tutti, perchè il ruolo non era una delle maggiori necessità degli Chiefs, ma Reid e compagnia hanno deciso di puntare forte sul ragazzo di LSU, ponendolo davanti anche a colui che veniva considerato il RB n°1 di questo draft: D’Andre Swift.
Se Andy Reid ci ha visto giusto lo scopriremo già in questa stagione, perchè Edwards-Helaire partirà con ogni probabilità come titolare di Kansas City, a causa dell’opt-out di Damien Williams, protagonista del Super Bowl vinto lo scorso anno che in questa stagione non si presenterà volontariamente ai blocchi di partenza a causa dei rischi legati al Covid-19 (vi lascio il nostro articolo in cui approfondiamo l’argomento opt-out). https://www.touchdown.it/20471-la-possibilita-di-non-giocare-nel-2020/
Patrick Mahomes. Una vita a Kansas City.
Patrick Mahomes, vale a dire il miglior giocatore nella NFL degli ultimi 2 anni, ha rinnovato con 2 anni d’anticipo il suo contratto con Kansas City che, come facilmente prevedibile, lo porterà ad essere il giocatore più pagato della NFL. Contratto più che meritato, dato che in tre anni di ariera ha fatto un anno di panchina, un anno da MVP della lega e un anno da MVP del Super Bowl, riportando il trofeo nel Missouri dopo esattamente 50 anni, principalmente grazie alle sue magie nei momenti fondamentali della stagione. Il contratto firmati da Mahomes è un decennale da mezzo miliardo di dollari, il che, considerati gli altri 2 anni di contratto che già lo legavano a Kansas City, terranno il QB nello Chiefs Kingdom fino al 2031.
Il lavoro negli uffici di KC è stato magistrale, perchè, grazie ad uno stipendio che andrà ad aumentare gradualmente nel corso degli anni (da 31 milioni nel 2022 a 52 milioni nel 2031), questo mega contratto non andrà ad impattare pesantemente sul salary cap, di cui è previsto un graduale aumento di anno in anno, e ciò è dimostrato dagli altri 2 mega contratti firmati dopo questo, vale a dire quelli di Chris Jones e di Travis Kealce.
Insomma, Mahomes si è legato praticamente a vita con Kansas City, e, considerati i risultati ottenuti nei suoi primi 2 anno da Chief, questo può portare a creare a Kansas City una dinastia in stile Patriots, destinata ad essere costantemente ai vertici della NFL per tutto il prossimo decennio.
Preview per il 2020
Data la forza della squadra dello scorso anno, e dato che, ad esclusione del RB, i protagonisti saranno sempre gli stessi, vedo Kansas City come una tra le principali contendenti al titolo, specie considerato il fatto che la AFC, ad esclusione dei Ravens, è veramente povera di reali contendenti alternativi. La qualificazione ai playoff, con vittoria di division, potrebbe essere una pura formalità, e la squadra di Andy Reid ha grosse possibilità di fare un ritorno al Super Bowl, provando a portare a casa uno storico cappotto, che in NFL manca dai Patriots dei primi del 2000.
La squadra sentirà sicuramente la mancanza del pubblico nell’Arrowhead, ridotto a 5000 persone per quest’inizio di stagione, ma Mahomes e compagnia sono un gruppo che ha dimostrato di non darsi mai per vinti in ogni situazione, e ciò gli dà un enorme vantaggio nella corsa a questa anomala stagione 2020.
Autore: Filippo Tosi
Data di pubblicazione:
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