Una difesa insuperabile contro un attacco inarrestabile: così in molti dipingono il Super Bowl LIV fra Kansas City Chiefs e San Francisco 49ers. Eppure, anche l’attacco dei 49ers annovera giocatori di grande talento quali George Kittle o Emmanuel Sanders o Joe Staley, così come la difesa dei Chiefs può contare su una safety del calibro di Tyrann Mathieu e su pass rushers di tutto rispetto come Chris Jones e Frank Clark.
Ed è proprio di Frank Clark che vogliamo parlare, insieme a Dee Ford, defensive end dei 49ers, alla prima stagione in Northern California dopo cinque annate molto produttive, manco a dirlo, appunto in quel di Kansas City. Infatti, gli intrecci che coinvolgono questi due giocatori rendono ancora più affascinante la coincidenza di vedere 49ers e Chiefs scontrarsi per il Lombardi Trophy e tracciano un filo invisibile che attraversa il paese, dal cuore del Midwest dove si trova Kansas City, Missouri (ma proprio sul confine con il Kansas, per chi si domandasse l’eventuale relazione geografica con lo stato omonimo) fino al Pacific Northwest, più a Nord quindi di San Francisco e della Bay Area, ancora più su, fino quasi al confine con il Canada, a Seattle dove Frank Clark ha iniziato la sua carriera da pro.
Chissà se Dee Ford, prima scelta dei Kansas City Chiefs (23esima assoluta) nel Draft 2014, dopo una carriera collegiale ad Auburn che gli permise anche di vincere un titolo nazionale nel 2010 in una squadra notoriamente trascinata da Cam Newton, si sarebbe mai aspettato, dopo la cocente delusione dell’AFC Championship Game 2018, di arrivare finalmente al Super Bowl, ma vestendo un’altra casacca. Eh sì, l’epilogo di quella partita contro i Patriots, all’Arrowhead Stadium, il 20 gennaio 2019, fu una vera e propria mazzata per l’edge rusher, responsabile di una penalità letteralmente assassina (o se preferite, suicida) per i suoi Chiefs, un fuorigioco per allineamento in zona neutrale che annullò l’intercetto lanciato da Brady e diede nuova vita ai Patriots negli ultimi minuti del quarto quarto, proiettandoli verso l’ennesimo Super Bowl ed il sesto anello della loro storia. Eppure, Dee Ford non finì sulla lista nera di Andy Reid. Più semplicemente, il pass rusher si vide applicare la franchise tag, per poi essere scambiato con una scelta nel secondo round (del prossimo Draft 2020) recapitata dai San Francisco 49ers alla dirigenza dei Chiefs e corredata da un contratto quinquennale del valore di 85 e passa milioni di $. Nel corso della stagione regolare Ford non ha ripetuto i numeri dell’ultima stagione in Missouri, dimezzando i 13 sacks del 2018, ma si è comunque segnalato nei playoffs con un sack ai danni di Kirk Cousins e rappresenta ugualmente, aldilà delle statistiche, un elemento di assoluta importanza in una difesa che, quanto ad artisti del sack, certamente non ha lacune potendo anche fare affidamento su pass rushers “niente male” come Nick Bosa, Arik Armstead e DeForest Buckner.
Percorso inverso, invece, dalla NFC West alla AFC West (anche se tutto si può dire di Kansas City meno di essere una città costiera), per Frank Clark, che dopo quattro anni da arcirivale dei 49ers in maglia Seattle Seahawks, è stato protagonista nella scorsa offseason di uno scambio ben più meritevole della definizione roboante di “blockbuster trade” rispetto a Ford. Prima e terza scelta nel Draft 2019, più seconda nel Draft 2020: questo il prezzo pagato dai Chiefs per lui (e per una seconda scelta al Draft 2019) pur di strapparlo ai Seahawks, che lo avevano scelto dalla University of Michigan al secondo giro del Draft 2015, con la 63esima chiamata assoluta. L’ex Wolverine conosce bene la realtà dei playoff NFL, vissuta per tre volte con la squadra guidata da Pete Carroll, ma certamente non ha mai conosciuto dei 49ers così competitivi come quest’anno. Pur avendo anch’egli ridotto il suo “fatturato” in campo, registrando 8 sacks (cifra più bassa in carriera, escludendo la stagione da rookie) nella regular season conclusasi un mese fa, Clark è un’ancora cui i suoi dovranno aggrapparsi, affinché la difesa sappia tenere il passo dell’attacco guidato dal formidabile Mahomes e mettere la necessaria pressione sul collo di Jimmy Garoppolo.
A mettere un po’ di pepe in più su questo confronto a distanza ci ha pensato Clark nei giorni scorsi, definendo imperdonabile l’errore di Dee Ford contro i Patriots nella scorsa stagione. A Ford non è però mancata la serenità, la capacità di non abboccare all’esca e soprattutto lo stile, rispondendo pacatamente: “Ha ragione, é imperdonabile. Ma non capita a tutti di sbagliare?”
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