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Peach Bowl 2019: LSU asfalta Oklahoma 63-28

La manifesta superiorità dei Tigers di LSU si è mostrata anche in una serata che non ha mancato di polverizzare record.


Difficile immaginare come una delle squadre più in forma della stagione potesse essere messa in difficoltà al Peach Bowl di Atlanta. Purtroppo, prima della gara, l’Offensive Coordinator dei Tigers, ed ex QB proprio della Louisiana State University Steve Ensminger ha ricevuto una delle notizie più tragiche che potevano arrivargli in un pomeriggio perfetto: la sua nuora, la moglie del figlio è perita in un tragico incidente aereo.

Da buon professionista quale coach Orgeron si aspettava, Ensminger è rimasto 3 ore nel gabbiotto, accanto a Joe Brady (quel diavolo che mette sempre 5 ricevitori a correre ovunque nel campo, infatti è il Passing Game Coordinator, e si è specializzato nei 3rd downs). A fine partita, piccoli cenni di soddisfazione. LSU ha asfaltato Oklahoma, in una partita in cui era favorita di 2 TD, e na ha messi, tra se e Jalen Hurts, più di quanto servivano.

Joe Burrow, oltre l’Heisman Trophy

A quanto pare, Ensminger e Brady, quando si sono trovati insieme, e hanno messo giù la bozza del playbook, si sono detti “‘O famo strano!?”, nel senso che entro le 50 yard, LSU è un po’ pedestre, e deve macinare gioco (ma con facilità), ma dalla metà campo in poi è una sentenza. Il primo drive disponibile per LSU ci sono voluti 3 passaggi, e sono arrivati immediatamente a TD.

La partita si è sviluppata un po’ in questo senso: nella prima metà di gara, erano già 49 a 14 per LSU. Molti, compreso l’autore, si sono chiesti se la NCAA avesse un qualche particolare cavillo nel regolamento, per far fermare subito la partita. Jalen Hurts, che insieme a Joe Burrow era nelle grazie per un Heisman e ha battuto sempre LSU quando militava per Alabama, si deve arrendere. La resa nel frattempo era arrivata tra il primo e il secondo quarto, quando il defensive coordinator dei Sooners è sceso dal gabbiotto, per rincuorare i suoi giocatori.

Potevano fermarsi a 7, ma anche con le rotazioni dei titolari che sono stati seduti in panchina nel secondo tempo, sono arrivati altri 2 TD. Nessuna squadra nella storia della NCAA, ad una partita di playoff, aveva:

  • Massimo di punti segnati un una sola partita di playoff (record precedente di Oregon a 59)
  • Yard passate (di Deshaun Watson, fermo a 420, Burrow ieri sera 493)
  • Passaggi da TD (Watson/Tagovailoa 4, Burrow 7)
  • Yard Ricevute (OJ Howard 208, Justin Jefferson 227)
  • TD in ricezione (Molti giocatori 2, Justin Jefferson 4)

In molti si chiedono infatti, se l’incetta di premi e record che LSU ha fatto in questa stagione potesse in qualche modo appagarli, ma no. LSU ha fatto vedere gli artigli, e la prestazione di ieri sera nel Peach Bowl è un qualcosa che mette paura: solo Alabama è riuscita a mettere sotto pressione i Tigers, in una partita bella, tirata, e con tanti assi nella manica da far vedere. La manifesta superiorità mostrata contro i Sooners, è stata semplicemente una prova di forza in vista della finale.

Se, oltre alle statistiche assolute, mettiamo anche quelle della finale, LSU ha macinato quasi 700 yards in tutta la partita, con 31 primi downs.

Da questo Peach Bowl quindi, concludiamo che: LSU è la stra-favorita d’obbligo, contro Clemson che ha faticato, in rimonta, per vincere e guadagnarsi la finale; LSU potrà allenarsi comodamente nei propri territori, e arrivare a New Orleans in autobus, il giorno della partita, senza alcun tipo di problema; LSU ha un’occasione più unica che rara per battere Clemson; Trevor Lawrence può competere con un avversario degno. Non che Ohio St. non gli abbia massaggiato il braccio, però il livello si alza e LSU fa paura.

LSU batte Oklahoma 63 a 28.

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