I Miami Dolphins hanno affrontato i Cleveland Browns al FirstEnergy Stadium, sulle sponde del Lago Erie. I padroni di casa hanno vinto in maniera netta, affermandosi come la squadra migliore, senza lasciare spazio ad eventuali dubbi, sempre che ve ne fossero da parte di qualcuno.
Uno squilibrio evidente fin dall’inizio
Nel primo possesso in assoluto della gara, con Cleveland in attacco, si capisce da subito quale sarà la direzione della partita. I Browns tengono la palla per 5 minuti pieni, Baker Mayfield la passa nel primissimo gioco della partita a Nick Chubb, RB che si improvvisa ricevitore e guadagna 32 yards, prima che faccia lo stesso l’ex di lusso, Jarvis Landry, per 18 yards. Dopo una serie di penalità, alcune gravose per Miami, è lo stesso Landry a prendersi i riflettori, trasformando in TD un lancio lungo 7 yards. I Browns vanno immediatamente in vantaggio. La risposta dei Dolphins è un punt.
Dopo essersi scambiati un paio di calci liberi, i padroni di casa realizzano altri 7 punti, l’asse vincente è, questa volta, quella con l’altro ricevitore in nero e arancione: Odell Beckham Jr., che riceve un bel passaggio, profondo e centrale del suo QB per 32 yards e lo trasforma nel secondo TD Browns.
Finisce il primo quarto, comincia il secondo ma la musica resta sempre la stessa: Chubb corre, Mayfield passa, i ricevitori di Cleveland (aiutati anche da Kareem Hunt), appunto, ricevono e Mayfield trova Landry con un passaggio di 5 yards dal cuore della end zone in meta: 21 a 0 per i Browns dopo il punto addizionale realizzato da Austin Seibert. A questo punto Cleveland innesta il cruise control e va con il pilota automatico, soprattutto dopo l‘INT messo a segno dal LB Joe Schobert, che anticipa Albert Wilson nel corso di un drive che pure appariva promettente per i Dolphins, dal momento che Ryan Fitzpatrick stava riuscendo a muovere l’attacco grazie a Myles Gaskin e Allen Hurns.
Sul ribaltamento di fronte il protagonista assoluto è il numero 13, l’attesissimo Beckham Jr. che riceve prima per 16 yards e poi per altre 15, aprendo la porta all’efficace run di Hunt, la quale vale un TD dalle 6 offensive.
Prima di andare al riposo lungo, i Fins danno un segno di vita, andando sul tabellone grazie ad un FG lungo 36 yards centrato da Jason Sanders. Non è molto e la segnatura serve più che altro al kicker, per le sue stats personali, dal momento che il match ha imboccato una strada ben precisa, dalla quale non deraglierà nel corso dei secondi 30 minuti.
Il colpo di coda del delfino
Il primo possesso degli ospiti si chiude con un punt. Poi va in attacco Cleveland, per un possesso che muore dopo soli 3 possessi, a causa della giocata del giovane CB Ryan Lewis, il quale intercetta un lancio inteso per Beckham e restituisce l’ovale a Fitzpatrick. L’esperto QB ringrazia con un TD che giunge al termine di un possesso nel quale occorre segnalare la ricezione di ben 21 yards di DeVante Parker, la quale altro non è che un preludio alla marcatura del TE Mike Gesicki, il quale riceve l’ovale e segna dalle 11 yards.
I Dolphins ci vogliono credere adesso, anche perché i Browns appaiono in confusione e falliscono la risposta, calciando a lato un importante field goal. Torna in campo Fitzmagic e dà subito l’esempio, realizzando il TD grazie ad uno scramble di 8 yards che incorona un drive dove si segnalano le ricezioni di Wilson e Parker, sempre più leader di questo reparto dopo l’infortunio subito da Preston Williams.
Sul 17 a 28 il capo allenatore di Cleveland, Freddie Kitchens, dà una bella strigliata ai suoi, ricordando loro con termini immaginiamo coloriti che non è il caso di perdere contro questi Fins, se si vogliono inseguire i playoff; dunque i suoi ragazzi attaccano in maniera più organizzata, non trovando il TD ma riuscendo comunque a realizzare un FG che vale 3 punti e, di fatto, chiude il tentativo di rimonta che aveva rianimato i sopiti tifosi di Miami.
15 minuti per arrotondare il punteggio
Seibert mette a segno un altro calcio, nel corso dell’ultimo quarto, dalle 26 yards e avvia la sfida verso una conclusione che appare ora scontata. Prima della cessazione delle ostilità ci sarà tempo per un TD a testa, utile soltanto ad arrotondare statistiche e punteggio; per i padroni di casa segnerà Nick Chubb, al termine di una corsa da 5 yards mentre per i Dolphins ci penserà Hurns, ricevendo un lancio di 19 yards in end zone. Schobert si concederà il lusso di un secondo intercetto, anticipando il TE Durham Smythe.
Una partita dominata dai Browns per la sua quasi totale interezza si chiude con il risultato di 41 a 24, i Dolphins precipitano a 2 – 9 mentre i Browns si trovano ora appena sotto la linea di galleggiamento, con un record di 5 – 6, attardati ma ancora in corsa per una wildcard.
Archiviata la partita di Cleveland, i Dolphins devono cominciare subito a preparare la prossima sfida, con una squadra che è nella stessa situazione dei Browns, pur giocando nell’altra conference: i Philadelphia Eagles.