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Panthers @ Saints 31-34: un punteggio bugiardo
I Panthers cadono a 3 secondi dalla fine: un risultato bugiardo, frutto di errori del kicker Slye. I Saints devono limitare le penalità.
Chi vuole evitare le brutte figure? I tifosi dei Saints, magari, dovrebbero rispondere ad una votazione online, in cui si chiede di evitare la partecipazione ad eventuali playoff, per il semplice motivo di “evitare le brutte figure”.
Difatti, la sfida di ieri sera tra contro i Carolina Panthers è stata anche una bella partita, tirata, combattuta, vissuta su tutti i lati della linea di scrimmage, e sulle sideline. Ma vincere per un field goal di scarto, ha reso felici solo chi aveva Wil Lutz nella formazione del fantasy football.
Gli scoring drive, il punto debole dei Saints
C’è una statistica curiosissima: quando l’anno scorso i Saints sembravano veleggiare, con il vento in poppa, verso il Super Bowl, segnavano nelle prime 7 partite di stagione, sempre il TD nel loro drive di iniziò partita. Era quindi come iniziare la partita con un 7-0 di handicap per gli avversari. Ergo, ai Saints piaceva vincere facile, tagliando le gambe già dall’inizio agli avversari. Quest’anno la tendenza è stata in direzione ostinata e completamente contraria: fino alla partita contro Carolina, i Saints non avevano mai segnato nel loro primo drive di apertura della partita. È infatti una corsa di 26 yard, di Latavius Murray che mette il punteggio sullo 7-0 per New Orleans.
Il Superdome deve continuare ad essere un Alcazar inviolabile.
Il fattore campo, per i Saints, è un qualcosa che dovrà essere imprescindibile. Il Superdome è uno stadio amico, al chiuso, dove i tifosi in larga parte di New Orleans fanno un casino incredibile e mettono in difficoltà quelle squadre che giocano all’aperto. Andando quindi a vedere il calendario, è proprio la sfida interna contro San Francisco la partita in cui i Saints dovranno fare più attenzione: la banda guidata da Jimmy G è la più temibile di tutte quelle formazioni che si devono ancora affrontare. E vincere quella partita sarà fondamentale per il Seeding migliore nei playoff. Che vuol dire: giocare in casa tutte le partite di Playoff. Le sconfitte contro Rams e Falcons sono state piccoli incidenti di percorso, ma perdere contro i 49ers potrebbe significare un percorso di Playoff ben più arduo.
I Saints devono, questa volta, ringraziare però Joey Slye, il kicker dei Panthers, che ha condannato i Panthers ad un punteggio ben al di sotto di quello che potevano ottenere
Ammettiamolo: quando si vince, anche di un solo punto di scarto, porti a casa la vittoria e ringrazi chi ti ha portato fin li. Ma i Panthers ieri sera hanno forse perso immeritatamente. McCaffrey ha praticamente spaccato in due la partita, vincendo il confronto contro un Alvin Kamara che ha decisamente ampi margini di miglioramento per le partite rimanenti. Forse, dopo gli anni in cui sembrava in RB semi-imprendibile, le squadre si sono adattate per cercare di arginare le sue corse. E Kyle Allen ha ristabilito le gerarchie del QB: ormai Cam Newton è un vago ricordo, lo possiamo ringraziare, lo possiamo anche dispensare. Ci può stare l’involuzione di prestazioni che da un po’ di partite lo affligge, ma colui che rischia di più, probabilmente, è Coach Rivera. Dopo aver identificato il problema (Newton), e averlo limitalo (panchina dovuta a infortunio), ci si chiede quando sarà possibile fare il salto di qualità.
At the half, Carolina leads total yards, 183-177.
K. Allen 14-18, 138 yds 2 TD
D. Brees 12-15, 122 yds 1 TD
C. McCaffrey, 77 total yds, 1 TD
A. Kamara, 1 total yd
Chi pensa che Drew Brees sia un QB di quelli buoni, evidentemente, si illude. Distinguiamo bene l’essere umano (una persona che nella vita normale ha i suoi pregi e difetti), dall’atleta: infatti, i Saints fanno fatica a fare lanci con più di 20 yard. E questo si vedeva anche quando c’era Bridgewater dietro il centro. I Saints hanno una facilità nello short yardage, che si riflette in una difficoltà congenita nella produzione a lungo raggio. Muovono bene la catena, ottengono un sacco di primi down, ma con tanta fatica. Ecco perché, dalla prossima stagione possiamo aspettarci questo: o i Saints vincono clamorosamente il Super Bowl a Miami, in uno stadio a loro amico, o ci sarà bisogno di una stagione in cui dovranno tankare alla grandissima. E avendo già fatto il giochino ai tempi di Reggie Bush, lo potranno fare anche per un qb giovane, fresco, che può lanciare almeno 15 e più yards.
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