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Il nuovo Houdini: le magie di Wilson sconfiggono i Rams
Dopo aver perso tutti gli ultimi 6 incontri che le due squadre hanno avuto, i Seahawks, guidati da uno spettacolare Wilson in corsa per il titolo di MVP.
Dopo aver perso tutti gli ultimi 6 incontri che le due squadre hanno avuto, i Seahawks, guidati da uno spettacolare Russell Wilson ufficialmente in corsa per il titolo di MVP della lega, tornano alla vittoria contro i Los Angeles Rams. A dire la verità Seattle deve ringraziare la dea bendata per questa vittoria, dato che alcune lacune difensive si sono fatte ancora sentire; tuttavia, se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, la buona sorte non poteva far altro che dare una mano ad una squadra che ha il coraggio di voler segnare anche in occasione di un 4&Goal con 2 minuti e mezzo da giocare.
Diamo un’occhiata a cosa è successo in questo rocambolesco Thursday Night Football.
Partenza in salita
Il primo quarto vede i padroni di casa partire male. John Brown riceve un passaggio di Wilson ma causa un fumble e regala palla in ottima posizione di campo ai Rams dopo nemmeno 2 minuti di gioco. Los Angeles col dente avvelenato, dopo la pesante sconfitta subita la scorsa settimana per mano dei Buccaneers, si lanciano subito verso la meta ma i Seahawks non intendono lasciare gioco facile ai rivali di division e concedono solo 3 punti al kicker Gregg Zuerlein, reagendo dunque bene al turnover.
Tuttavia Seattle fatica a carburare e, dopo un punt, lascia ancora la manovra ai Rams che giungono fino alla linea delle 14 grazie ai lanci di Jared Goff per il tight end Gerald Everett, senza essere però letali. Ancora Zuerlein e i Rams conducono 6 a 0.
Wilson non ci sta ad andare sotto senza combattere e marcia in territorio avversario con un ottimo lancio verso Will Dissly, buono per 38 yard, per poi connettere col suo bersaglio preferito Tyler Lockett e segnare il primo touchdown di giornata: palla piazzata esattamente tra le braccia del WR1 di Seattle che mostra tutta la sua agilità e bravura restando in gioco con le punte dei piedi (foto). Myers trasforma l’extra point e siamo 7 a 6.
Rollercoaster
Il secondo quarto vede protagonisti la compagine della città di Smeraldo, nel bene e nel male. Anzitutto, ancora Wilson che non smette di stupire con la sua precisione nel lanciare, trovando prima Lockett per 17 yard, e successivamente, decide di lanciare un missile per 40 yard trovando il rookie D.K. Metcalf per il secondo touchdown del match, sorprendendo avversari e tifosi. Wow. Myers ancora impeccabile e i Seahawks sono in vantaggio 14 a 6.
Goff prova a scuotere i suoi e i Rams accelerano. Grazie allo straordinario talento del reparto di wide receivers a disposizione del giovane QB, Los Angeles ci mette poco a raggiungere la redzone avversaria. lancio da 17 yard per Woods e poi da 25 per Kupp, tocca a Todd Gurley chiudere il drive; Jadeveon Clowney non è dello stesso parere. Fumble e palla a Seattle, pare che i Rams non riescano a concludere al meglio i drive.
Con 5 minuti allo scadere del primo tempo e il match sotto controllo, non resta che far correre il più possibile l’orologio e trovare il momentaneo pugno da knockout per i Seahawks. Tuttavia, finiscono invece col tirarsi la zappa sui piedi. Chris Carson non riesce a convertire un 3&1, Schottenheimer decide di provarci lo tesso anche se in situazione da 4 down: la offense resta in campo ma alla fine viene chiamato un timeout e Myers è incaricato di cercare i 3 punti da 48 yard. Per la prima volta durante questa stagione il kicker manca il bersaglio e Los Angeles ottiene il pallone con ancora poco meno di 2 minuti a disposizione.
Goff chiama velocemente le azioni per non perdere tempo e grazie al no-huddle organizza un buon contropiede che sorprende Seattle. Nonostante la situazione da 3&10, una penalità chiamata contro Ziggy Ansah per roughing the passer regala ulteriore vita agli ospiti che capitalizzano con un passaggio da 9 yard ricevuto da Cooper Kupp valido per il touchdown. Trasformazione di Zuerlein buona e siamo 14 a 13.
Los Angeles (si) carica
Dopo l’intervallo pare che non sia cambiato nulla: i Rams hanno preso coraggio e continuano il forcing offensivo. Goff lancia per 78 yard in questo drive, e ci pensa poi Gurley con una corsa da 8 yard a restituire il vantaggio alla sua squadra. Zuerlein non sbaglia, 20 a 14. Situazione ribaltata, ancora.
Serve un aiuto da tutti i reparti ai Seahawks per ripartire, e ci pensano proprio gli special teams: Michael Dickson esegue un punt che costringe gli avversari ad iniziare l’azione dalla linea della 1 yard, e la difesa non lascia spazi aperti per far sì che il pallone vada troppo lontano dalla redzone dei Rams. Palla restituita a Seattle in ottima posizione di campo e Wilson manda in touchdown David Moore con uno screen pass. Myers “kicks it through” e il tabellone recita 21 a 20.
Los Angeles non ci sta, e ci pensa ancora Goff a portare i suoi a bussare alla porta dei Seahawks. Altro drive da 74 yard composte da passaggi e ancora Gurley che si prende l’onore ed onere di segnare un altro touchdown, seguito da un altro extra point buono: 26 a 21 per gli ospiti, partita accesissima.
Wilson prova a mostrare, ancora una volta, al giovane qb avversario che anche lui è in grado di trovare più volte la meta, ma stavolta deve accontentarsi di un field goal di 42 yard, a causa di una holding chiamata ai danni della guardia D.J. Fluker (provate voi a contenere Aaron Donald). Questa volta Myers non sbaglia e Seattle accorcia le distanze, 26 a 24.
Complice anche la stanchezza di una partita che si sta giocando a ritmi elevati, oltre ad un continuo cambio tra attacco e difesa per entrambi i team, anche i Rams devono accontentarsi di soli 3 punti, portati dal cecchino Zuerlein da 36 yard, dopo che le ricezioni di Kupp e Brandin Cooks hanno fatto avanzare il più possibile i vicecampioni della scorsa stagione, e siamo sul 29 a 24.
Chi di penalty ferisce, di penalty perisce
Squadre che iniziano dunque ad accusare i sintomi della fatica, e si nota soprattutto nel lungo drive che i Seahawks mettono in scena per quello che sarà l’atto finale della partita. Lockett in ricezione, Carson in corsa e Wilson che torna ad essere “the magician” prima quando si esibisce in uno dei suoi famosi scramble, rendendo la vita impossibile alla difesa avversaria. Da segnalare anche la maledizione di Clay Matthews, vittima di una call errata degli arbitri che l’hanno punito per un roughing the passer inesistente. Che sia il karma che funziona a scoppio ritardato per quella famosa no-call contro i Saints? Teorie complottiste a parte, Seattle giunge fino alla redzone avversaria, trovando il touchdown su un 4&Goal alla linea delle 5 grazie ad un passaggio di Wilson per Carson. Seattle sulle ali dell’entusiasmo prova la conversione da 2 punti ma non è buona. 30 a 29 e ancora 2 minuti e mezzo da giocare.
Ultimo assalto dei Rams, o la va o la spacca. Goff lancia verso Everett che manca di poco il pallone e Tedric Thompson si cimenta in uno degli intercetti più belli mai visti. Lo stesso commentatore Troy Aikman, ex quarterback dei Dallas Cowboys, ritiene che questa giocata possa essere già considerata come “play of the year” (foto).
Palla dunque a Seattle che deve cercare di guadagnare almeno un primo down per far scendere l’orologio a zero e rendere inutili i due timeout rimasti agli avversari. La linea difensiva dei Rams non è dello stesso parere e costringe i padroni di casa al punt, ricevendo così palla con 1:38 sul cronometro e permettendo a Goff di tentare l’assalto alla diligenza per portare a casa la vittoria.
L’ennesima connessione della serata con Everett pare essere la più fruttuosa: 28 yard nel mezzo e Zuerlein può calciare da 44 yard “for the win”; tuttavia il kicker sbaglia e Seattle porta a casa vittoria e primo posto nella NFC West.
MVP
Con questo successo arrivato dopo una partita al cardiopalma, sono due le stelle che splendono nel cielo di Seattle: Tedric Thompson, protagonista di un intercetto fondamentale quasi paragonabile a quelli della Legion of Boom che fu, ma forse è meglio lasciar stare il passato e guardare avanti. La seconda è senza dubbio rappresentata da Russell Wilson, la star del momento, in piena corsa per reclamare il titolo di Most Valuable Player della lega, non tanto per le statistiche ma anche per il semplice fatto che riesce a trascinare un’intera squadra fino alla vittoria, oltre ad eseguire lanci incredibili come il sopracitato per il TD di Lockett o per il preciso over-the-shoulder pass da 38 yard per Dissly durante il secondo quarto.
A queste, che hanno brillato in campo, è doveroso aggiungerne una terza, fissata durante l’intervallo della partita nel Ring of Honor del Century Link Field: Paul G. Allen, per sempre nei cuori dei tifosi di Seattle.
Individualismi a parte, ora la concentrazione è tutta rivolta verso i Browns, i quali ospiteranno a Cleveland i Seahawks la prossima giornata. Riusciranno gli Hawks a sconfiggere anche i Dawgs?
Autore: Fabio Gentile
Data di pubblicazione:
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