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Una vittoria è pur sempre una vittoria. I Seahawks sopravvivono alle tigri
Non la migliore performance per i Seahawks che si accontentano delle sporadiche magiche giocate di Russell Wilson e delle corse senza fine di Chris Carson per aggirare l’ostacolo Bengals.
Non la migliore performance per i Seahawks che si accontentano delle sporadiche magiche giocate di Russell Wilson e delle corse senza fine di Chris Carson per aggirare l’ostacolo Bengals. Molta attesa anche per il debutto del neoacquisto Jadeveon Clowney e del rookie wide receiver D.K. Metcalf, i quali non hanno deluso le aspettative.
In casa Cincinnati invece, nonostante l’inizio sia rappresentato da una sconfitta, sono molti i segnali positivi: il loro miglior ricevitore, attualmente infortunato, AJ.Green non viene rimpianto grazie alle spettacolari giocate di John Ross e Tyler Boyd che mettono a ferro e fuoco la difesa della Emerald City, nonostante un’offensive line incerottata e composta da riserve.
Vediamo cosa è successo nel match di domenica sera.
“and the 100th season is on the way!”
Primo quarto povero di emozioni, a referto soltanto i 3 punti messi a segno dagli ospiti che aprono le marcature con il kicker Randy Bullock dopo aver calciato l’ovale tra i pali da 39 yards.
Anche se con molta fatica, Seattle riesce a rispondere nel secondo quarto con un buon drive che si conclude andando a segno nella endzone di Cincinnati. Il rookie D.K. Metcalf costringe al fallo da Pass Interference Webb, e Chris Carson non ci pensa due volte a segnare il primo touchdown della stagione con una corsa da 1 yard. Extra point di Myers buono e punteggio sul 7 a 3.
Nemmeno ii tempo di festeggiare per i Seahawks che i Bengals tornano subito in vantaggio: Dalton connette con C.J. Uzomah con un passaggio da 36 yards, per poi trovare John Ross con un lancio da 33 yards valido per il touchdown. Trasformazione da 1 punto buona e si va sul punteggio di 10 a 3 a cinque minuti dallo scadere del primo tempo.
La difesa di casa si rimbocca le maniche e costringe Cincinnati al punt mentre scocca ii 2-minute warning. Dre Kirkpatrick perde la testa e regala a Seattle 15 yard per un fallo da unsportsmanlike conduct. Wilson pare accendersi e sfoggia la sua abilità nel 2-minute drill: bellissimo lancio lungo da 42 yards per Metcalf, e successivo screen pass diretto a Chris Carson che rifiuta di essere messo a terra e lotta contro quattro difensori in 10 yards segnando il suo secondo touchdown. Myers non sbaglia e nuovo cambio al comando della partita: 14 a 10 Seahawks.
I Bengals cercano di avvicinarsi il più vicino possibile alla redzone avversaria per un calcio piazzato da 3 punti; trovano, invece, ancora una volta la meta. John Ross inizialmente non riesce a ricevere un passaggio abbastanza semplice di Dalton nonostante fosse smarcato e nelle condizioni migliori per segnare; si fa comunque perdonare segnando un touchdown sul successivo lancio da 55 yards, ringraziando anche la free safety Tedric Thompson, il quale calcola male la traiettoria del pallone lanciato e si fa scavalcare regalando 6 punti agli avversari. Kick di Bullock buono e fine primo tempo 17 a 14 per gli ospiti, fino ad ora il miglior team in campo.
Cambio di passo
Seattle inizia il secondo tempo peggio del primo: screen play e Carson perde palla a causa di un fumble. Cincinnati si avvicina alla redzone ma Dalton viene intercettato dal defensive lineman Al Woods, il quale evita ai Seahawks un possibile disastro.
Partita sempre più accesa, e bellissima. Tuttavia, l’interception non porta a nulla, altro drive sfumato e quinto punt di Michael Dickson.
Tornano alla carica gli ospiti che oltrepassano la metà del campo, ma la trincea di Seattle li ferma ancora una volta; inizia a piovere copiosamente e pare che persino il clima locale voglia offrire un aiuto ai padroni di casa, poiché Bullock non realizza il calcio piazzato da 45 yards calciando troppo a lato dei pali, e il punteggio rimane invariato.
I Seahawks continuano a non sfruttare queste occasioni di riscatto, e la difesa avversaria domina la solita lacunosa offensive line incapace di proteggere al meglio Russell Wilson, in particolar modo Germain lfedi che non regge la velocita di Hubbard e nessuno riesca a capire per quale motivo gli venga dato un posto da titolare.
Eppure, anche in casa Bengals pare che siano duri di comprendonio: ennesima marcia fino alla linea delle 35 yards avversarie ed il rookie coach delle Tigri Zac Taylor decide di provare a convertire un 4&1. Scelta troppo azzardata: Al Woods compie un’altra giocata decisiva fermando la corsa di Giovani Bernard causando così il turnover on downs.
Prime due giocate da mani nei capelli per Seattle, poi miracolo di Wilson che schiva Geno Atkins e lancia un lob per Metcalf che in qualche modo fa suo l’ovale. Successivamente, ottima corsa di Rashaad Penny da 20 yards vanificata però da una holding penalty causata da lfedi. Le mani nei capelli per i 12s allo stadio stavolta sono per evitare che lancino persino i seggiolini al loro numero 65 che dopo 3 anni sembra non essere ancora in grado di svolgere ii suo ruolo. Cala così il sipario sul terzo quarto.
Partita al cardiopalma
Pronti via e Wilson esegue un lancio da 44 yards in mezzo al campo trovando Tyler Lockett, non coinvolto nella partita fine a quel momento, oltre al touchdown. Myers perfetto e siamo su delle vere e proprie montagne russe, 21 a 17.
Seattle si ostina ad usare la difesa a zona e John Ross ringrazia guadagnando 1st downs facilmente grazie alla sua incredibile velocità che lo rende imprendibile per i linebackers. Andy Dalton raggiunge le 400 passing yards in una sola partita (record personale) e si fa sempre più minaccioso. Durante un cruciale 3&5 viene chiamata una pass interference contro il rookie safety Ugo Amadi, scatenando l’ira di tifosi e sideline; Pete Carroll chiama il challenge su questa decisione arbitrale (da quest’anno si può rivedere l’azione incriminata con suddetta penalità) ma la decisione viene confermata. Nulla da fare in ogni caso, ancora, per i Bengals che devono accontentarsi dei 3 punti; 21 a 20.
Oramai i Seahawks seguono un copione, sesto 3&out consecutivo per l’attacco di casa che non riesce ad avanzare, regalando dunque a Cincinnati la chance perfetta per prendere il comando della gara con meno di 7 minuti da giocare.
Dalton ci prova un’altra volta ma i Bengals non passano ancora: su un 3&7 e non riesce ad andare oltre Quinton Jefferson, autore di una formidabile prestazione, che riesce a deviare il passaggio decisivo per la conversione in primo down e costringe gli ospiti al punt.
Occasione da non sprecare, Seattle inizia ii drive molto indietro, sulle proprie 6 yards e Wilson decide di correre lui stesso con la palla in mano per evitare danni irreparabili; Carson fa lo stesso e scatta per 21 yards (da citare l’ottimo blocco di Ethan Pocic su Geno Atkins, inaspettato) e siamo al 2-minute warning, il destino della partita è appeso ad un filo.
I Seahawks lasciano correre l’orologio il più possibile dato che i Bengals hanno esaurito tutti i timeout a loro disposizione, per poi restituire con un punt la palla agli avversari e sperare che la difesa regga ancora un’ultima volta.
14 secondi alla fine. Dalton esce dal pocket, inseguito dal defensive tackle Green che tocca il braccio del quarterback di Cincinnati mentre tenta di lanciare, e la palla tocca il terreno. Decisione importante per gli arbitri che fino ad ora qualche sbavatura l’hanno evidenziata nel decretare le penalità. Non si smentiscono e confermano la decisione presa durante l’azione di un fumble di Dalton “recovered” da parte di Seattle, portando così a 0:00 l’orologio di gioco.
Brutta ma buona (la prima)
Vittoria forse non del tutto meritata per i Seahawks, dopo aver giocato una brutta partita nonostante sulla carta fosse abbordabile, condita anche da una dubbia, e discutibile, decisione arbitrale. La compagine di Carroll ha sofferto molto la pressione degli avversari, e ii problema principale resta, anche quest’anno, la linea a protezione di Russell Wilson. In attesa che rientri il nuovo acquisto Mike lupati per far sedere in panchina lfedi, si festeggia la prima vittoria a Seattle, anche se siamo solo agli inizi di una stagione difficile. II football insegna che, spesso, a vincere è la squadra più tenace, capace di sopravvivere fino alla fine dell’incontro. Così ha fatto Seattle, e la prossima settimana affronterà I Pittsburgh Steelers, squadra attualmente in cerca di riscatto dopo la negativa prestazione contro i Patriots nel Sunday Night (sconfitti per 33 a 3).
Autore: Federico Mascheretti
Data di pubblicazione:
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