I Saints fanno quello che per questa stagione hanno fatto meglio: vincere. E serviva una vittoria per avere la matematica certezza del fattore campo a favore. Giocare il primo turno di playoff, contro la vincitrice del turno di wild card, porta anche un vantaggio non da poco: poter far riposare tutti, specie gli infortunati, e guardare attentamente la sfidante.
Per il resto, i Saints di ieri sera (in realtà il coaching staff) avrebbero meritato un trattamento sanitario obbligatorio: non credo che nessuna squadra al mondo si prenda la responsabilità di lanciare una ave Maria a 5 minuti dal fischio d’inizio. Ci pensa Taysom Hill, di ruolo “football” (blocca i punt, ritorna i calci d’inizio, riceve, lancia, gli manca solo fare il cheerleader), che viene chiamato in causa, con uno schema assolutamente assurdo. Gli avranno detto “ti va di lanciare una Hail Mary (lui, che è mormone, ed ex missionario in Australia)?”. Risposta (secondo noi): “Tranquillo! Io sono Taysom Hill!”. Il commentatore di DAZN pensa che sia Brees, negli highlights, i commentatori si accorgono all’ultimo che è Hill. Chiama lo snap in shotgun, 2 secondi, e la palla si fionda in endzone, dove manca per poco Ted Ginn, e viene intercettato da Davis. Morale: l’altro Hill dei Saints (Josh), prende Davis per la collottola, e lo butta a terra.
Da li in poi, alcuni tifosi dei Saints avranno detto “ma sono impazziti, i vari allenatori, o cosa?”. In effetti, le ultime partite dei Saints sono stata si poco sopra la media, per spettacolarità, e livello del gioco. Tornano sotto la cupola del Superdome, e improvvisamente si imbizzarriscono. A onore della statistica, Taysom “Football” Hill prende un poco prevedibile 0 nella casella del rating per il QB.
Da li in poi, i Saints mettono la testa a posto, e vanno a vincere la partita. E da quel momento, gli Steelers cominciano ad agitarsi: i risultati dagli altri campi li mettono sulla graticola, con il rischio di dover dire addio ai playoff, con annessi sogni di gloria. Hanno in mano la partita fino a 4 minuti dal termine, quando una serie di falli sciocchi commessi dalla propria difesa, portano i Saints fino alla linea di meta. I Saints li puniscono, come hanno fatto infatti lungo tutta la stagione con le squadre che non hanno avuto il coraggio di giocare in maniera spavalda.
I tanti errori, i troppi falli, e le penalità collezionate dagli Steelers, però permettono ai Saints di conquistare fette importanti di campo, senza particolari difficoltà.
Si salva Ben Roethlisberger, che colleziona 3 TD, 380 yard lanciate: tutto ciò non basta per gli Steelers, nonostante anche le ottime prestazioni dei suoi ricevitori principali, JuJu Smith-Schuster e Antonio Brown, che insieme combinano 300 yard, e due TD.
Da contraltare alla partita, Ingram e Kamara sono la risposta ai lanci di Roethlisberger, mettendo assieme appena 55 yard, e 3 TD.
Per i Saints, quindi, si affronta una nuova post season, con un post in prima fila per andare a giocarsi qualcosa di più, che solamente lottare per un piazzamento. I tifosi vogliono festeggiare l’ennesimo Mardi-gras con un Lombardi Trophy