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NFL Power Rankings 2018 – week 5
NFL Power Rankings week 5: settimana particolare, dopo le sorprese della week 4 ecco che le big tornano a vincere, e a convincere.
I Rams la spuntano sui Vikings e si confermano al vertice dei Power Rankings, mentre i Chiefs e Mahomes danno ancora spettacolo a Denver e li seguono da vicino. Sentori di crisi per Steelers e Falcons, mentre continuano a sorprendere Bengals, Titans e Bears.
#1 (=): Los Angeles Rams (4-0-0) – Se c’erano ancora dubbi, la vittoria sui Vikings nell’ultimo Thursday Night li ha fugati. I Rams sono in questo momento la migliore squadra della lega, trascinata da giovani di enorme talento sia in attacco che in difesa, coadiuvati da veterani di qualità e con fame di vincere. E sempre a proposito di dubbi fugati, che Goff (26/33, 465 YDS, 5 TDS, 158.3 QB perfect rating) sia un franchise QB è oramai un dato di fatto.
#2 (=): Kansas City Chiefs (4-0-0) – E così come i Rams hanno dimostrato di essersi guadagnati meritatamente la palma di (per il momento) migliore squadra della NFL, così i Chiefs si assicurano la “vetta virtuale” della AFC. Prosegue il momento di grazia di Patrick Mahomes, che fra le varie cose si produce pure in un passaggio (completato per un first down!) con la mano sinistra, sua mano debole. Sapranno i Chiefs evitare gli errori del passato, dove a grandi partenze sono seguiti grandi cali nella seconda parte di stagione? Il primo test al riguardo sarà questa domenica, con la visita dei Jaguars all’Arrowhead Stadium.
#3 (=): Jacksonville Jaguars (3-1-0) – Passato lo shock della sconfitta patita dai Titans, si sbarazzano senza troppi problemi dei Jets e riprendono la propria corsa. Preoccupa un po’ lo stato di salute di Fournette, che salterà il big match di Kansas City. Ancora una volta sarà la difesa a dovere fare gli extra, nella speranza che Bortles sforni una prestazione all’altezza dell’appuntamento.
#4 (+3): New Orleans Saints (3-1-0) – Successo senza troppe difficoltà sul campo dei Giants, malgrado una prestazione insolitamente mediocre di Drew Brees. Tuttavia, quando non gira il tuo futuro hall of fame QB, difficile lamentarsi se hai un Alvin Kamara spaziale (19 corse, 134 YDS, 3 TD, 5 REC, 47 REC YDS) a fare gli straordinari. E per il Monday Night contro i Redskins ritorna Mark Ingram…non che Kamara ne senta il bisogno, ma un’arma in più non fa mai male.
#5 (=): Carolina Panthers (2-1-0) – Bye week e niente cambia per i Panthers, anzi il riposo porta buone notizie sul fronte degli infortuni, con Greg Olsen che sembra prossimo al rientro.
#6 (+3): New England Patriots (2-2-0) – E come spesso accade da quasi due decenni, a qualche prestazione opaca, i Patriots fanno seguire una reazione rabbiosa a chiarie chi comanda (ancora). In questo caso le vittime sono i malcapitati Dolphins, che speravano di essere pronti ad accreditarsi come nuovi pretendenti allo scettro della AFC East ma sono rimasti vittima di un 38-7 che rilancia i Patriots, ora attesi dal Thursday Night casalingo contro i Colts.
#7 (-3): Philadelphia Eagles (2-2-0) – Che la stagione per i campioni in carica non sia iniziata al meglio, è inconfutabile. Che sia ancora presto per condannarli al più classico effetto sbornia post-Super Bowl, è buonsenso. Wentz era alla prima dopo l’infortunio, i Titans sono un avversario molto più solido di quanto non venga loro riconosciuto e quindi è presto per andare in panico. Domenica la sfida interna contro i Vikings in semi-crisi si preannuncia come uno dei big match della Week 5 e gli Eagles dovranno cavalcare il sostegno del pubblico di casa per dare segnali di reazione contro un avversario a dir poco ostico.
#8 (+3): Cincinnati Bengals (3-1-0) – La strada è lunga e lo scetticismo intorno a Marvin Lewis e i suoi è sempre notevole, ma la vittoria di Atlanta, con un ultimo drive coronato dal TD di AJ Green con 12 soli secondi sul cronometro, offre ottimismo.
#9 (+1): Green Bay Packers (2-1-1) – Sbrigata la pratica Bills, Aaron Rodgers non è sembrato più di tanto soddisfatto nel dopopartita. Segnale negativo per gli avversari, che dovranno aspettarsi un Rodgers ancora più determinato nelle settimane a venire oppure una constatazione preoccupante sui problemi della propria squadra per i tifosi gialloverdi?
#10 (+4) Tennessee Titans (3-1-0) – I Titans sono sicuramente una delle squadre più sottovalutate della NFL, ma le vittorie consecutive a Jacksonville ed in casa contro gli Eagles ne legittimano a tutti gli effetti un posto nella top 10. Attenzione alla trasferta di Buffalo, sulla carta abbordabile ma nella NFL le insidie sono sempre dietro l’angolo.
#11 (+4): Chicago Bears (3-1-0) – Quando la tua difesa continua a fare festa indipendentemente dall’avversario (quarta partita con strip sack su quattro per Mack, per chi ancora dubita che il trade sia stato un affare per i Monsters of the Midway) e in più l’attacco esplode letteralmente, con un Trubisky che risponde alle critiche con una prestazione storica per un QB di Chicago (19/26, 354 YDS, 6 TDS, 3 corse, 53 rush YDS, 154.6 QB rating), si può pretendere molto di più? Primo quarto stagionale in archivio e ottimismo da vendere…ah sì, potevano essere 4-0 ad essere pignoli…
#12 (+5): Baltimore Ravens (3-1-0) – I soliti Ravens, che magari non entusiasmano oltre modo (anche se un paio di big plays offensivi hanno messo in spolvero un Flacco che non vedevamo da tempo) sono di nuovo lì, stavolta con un’affermazione importante sugli arcirivali di sempre. La vittoria di Pittsburgh li lancia accanto ai Bengals in testa alla AFC North e assesta un brutto colpo agli Steelers. Perfetto epilogo di una domenica positiva assai.
#13 (-5): Minnesota Vikings (1-2-1) – Giocare a LA (contro la vera squadra di LA, è necessario dirlo?) pensando di passare indenni all’esame dell’attacco dei Rams è oggi come oggi un’impresa proibitiva ma più che la sconfitta, ciò che lascia di stucco è l’involuzione dimostrata dalla difesa, il punto forte di Zimmer. Viste le ultime due uscite con Bills e Rams, se la difesa non si risolleva, non ha senso pensare di buttare la croce su Cousins (36/50, 422 YDS, 3 TDS, 4 corse, 28 rush YDS, 117.2 QB rating) per un fumble nel finale, peraltro concesso da una linea d’attacco tutt’altro che irreprensibile. La trasferta di Philadelphia potrebbe già dire molto sul destino della stagione dei gialloviola.
#14 (-8): Miami Dolphins (3-1-0) – Niente di meglio che tornare pesantemente con i piedi per terra dopo la sonora scoppola di Foxboro. Di strada da fare per raccogliere l’eredità dei Patriots nella AFC East ne hanno, eccome se ne hanno…
#15 (-2): Pittsburgh Steelers (1-2-1) – Onestamente, se si dovesse descrivere con una parola l’impressione che suscitano gli Steelers, caos non è esattamente la prima che viene in mente, ma quella più appropriata per mantenerci entro i confini del pubblico decoro. Prima di affondarli definitivamente (non stanno certo giocando da squadra “middle-of-the-pack”, di livello medio, per intenderci), diamo credito al talento che indiscutibilmente non manca e vediamo se riusciranno ad approfittare della difesa colabrodo dei Falcons per rimettersi in carreggiata.
#16 (+3): Washington Redskins (2-1-0) – Quando si dice che il bye fa bene, questo passo in avanti ne è la conferma, anche se non siamo del tutto convinti ancora che i Redskins siano pronti a competere per la NFC East (siamo però convinti che chi è sceso in graduatoria abbia fatto così male da giustificare questa ascesa per i Redskins). Il Monday Night di New Orleans sicuramente dirà molte cose sulle reali prospettive della squadra di Jay Gruden.
#17 (+3): Los Angeles Chargers (2-2-0) – Bella o brutta, una vittoria non si butta mai via, anche se indiscutibilmente si pensava che i 49ers orfani di Jimmy Garoppolo sarebbero stati un ostacolo meno difficoltoso. Bello vedere Antonio Gates tornare a ricevere un TD, l’ennesimo della sua carriera sull’asse con Philip Rivers.
#18 (=): Denver Broncos (2-2-0) – Se la giocano fino alla fine nel Monday Night contro i Chiefs e per poco il cuore di Keenum non li porta a superare l’ostacolo, ma probabilmente adesso come adesso sono un passo indietro rispetto a KC e poi Mahomes è la sensazione del momento…ma la stagione è lunga e la corsa alle wild card ancora tutta da definire.
#19 (-3): Atlanta Falcons (1-3-0) – Anche per loro vale un discorso simile a quello fatto per Vikings e Steelers, troppo talento per spingerli troppo in basso. Eppure il tempo comincia a stringere e a proposito di Steelers, domenica la trasferta di Pittsburgh ha le fattezze di penultima (per l’ultima è ancora un po’ presto) spiaggia per entrambe le squadre.
#20 (-8): Tampa Bay Buccaneers (2-2-0) – Non crediamo francamente che il problema sia stato Fitzpatrick, che in questa disfatta contro i Bears ha potuto ben poco, ma per quanto non si sia visto FitzMagic, nemmeno si può dire che abbia prevalso FitzTragic…semplicemente, si è visto FitzPanic di fronte ad una difesa ferocemente in cerca di sangue come quella di Chicago. Koetter ha detto nel dopopartita che tutti (tecnici e giocatori) avrebbero meritato il licenziamento: sicuramente scegliere di ritornare a Winston a scapito di Fitzpatrick lo avvicina a questo destino.
#21 (+6): Dallas Cowboys (2-2-0) – A piccoli passi e fra alti e bassi costanti, risalgono un po’ la corrente con una vittoria d’oro sui Lions, anche grazie ad una finalmente buona (ma niente di eccezionale, sia chiaro) prestazione di Prescott. Il derby texano a Houston farà capire meglio il loro reale stato in questa fase della stagione.
#22 (+4): Seattle Seahwaks (2-2-0) – Soffrono maledettamente contro i Cardinals (peggior squadra dell’NFL, ufficiale) ma portano a casa la seconda W dell’anno, in una giornata segnata dall’infortunio di Earl Thomas, ma più ancora macchiata dal suo gesto di addio alla franchigia in cui si è consacrato…un bel dito medio rivolto alla propria sideline mentre veniva trasportato fuori dal campo in seguito alla frattura alla gamba ci mancava tra le perle che la NFL ci regala sempre con grande generosità!
#23 (-2): San Francisco 49ers (1-3-0) – Si sono difesi come hanno potuto a Carson contro i Chargers in uno dei derby di California e CJ Beathard ha fatto il suo nella prima partita dopo il grave infortunio ai legamenti del ginocchio di Jimmy G. Sarà ancora una stagione avara di successi, ma la squadra è sicuramente con Kyle Shanahan e il progetto di lungo termine continua.
#24 (-2): Cleveland Browns (1-2-1) – Ancora niente vittoria domenicale (il ritorno al successo dopo quasi due anni in Week 3 era arrivato nel Thursday Night) ma la partita di Oakland, sofferta e tirata, rivela che sono sulla strada giusta e si tratta ora di non demordere e di permettere a Baker Mayfield di farsi esperienza, fra alti e bassi, fra vittorie (che i tifosi di Cleveland sperano di vedere aumentare) e sconfitte come quella patita per mano dei Raiders.
#25 (-2): Detroit Lions (1-3-0) – Non riescono a sfruttare l’inerzia della vittoria sui Patriots e soccombono di misura ai Cowboys a Dallas, malgrado l’inutilmente ottima partita di Stafford (24/30, 307 YDS, 2 TDS, 131.5 QB rating), pur maltrattato dai 3 sacks subiti da Demarcus Lawrence. L’arrivo dei Packers a Detroit in Week 5 offre motivazioni extra per cercare di fare uno sgambetto ai rivali divisionali.
#26 (-1): New York Giants (1-3-0) – Si sa che i Giants sono una squadra con molti problemi, ma è innegabile che l’inizio dell’era Shurmur non sia stato esaltante, il che peraltro non significa gettare la croce addosso al nuovo head coach. La ricetta per mettersi piano piano in moto è chiara e non impossibile: devono cercare di recuperare e mettere in mostra di nuovo il miglior Beckham e soprattutto aumentare sensibilmente i palloni per Saquon Barkley.
#27 (+3) Houston Texans (1-3-0) – Si scrollano finalmente di dosso gli effetti di un inizio di stagione alquanto negativo, anche se la prima W arriva anche (vedi sotto) grazie alla collaborazione dei Colts. Si torna a Houston per ricevere i Cowboys nel confronto tutto texano che può rilanciarne le ambizioni (ed evitare che Titans e Jaguars comincino ad andare in fuga nell’AFC South).
#28 (-4): Indianapolis Colts (1-3-0) – Li puniamo forse oltre i loro reali limiti ma un po’ se la cercano, dato che, di fatto, la vittoria ai Texans l’ha regalata Frank Reich con una chiamata assolutamente non necessaria, un tentativo di convertire un quarto down nel supplementare, che ha servito un assist d’oro su un piatto d’argento a Deshaun Watson e compagni.
#29 (+3): Oakland Raiders (1-3-0) – Dopo 10 anni, Jon Gruden festeggia finalmente il ritorno alla vittoria, anche se la sofferenza (e qualche chiamata arbitrale molto generosa…) non può che ricordare che il progetto è ancora agli albori e, sia ad Oakland che a Las Vegas, servirà una buona dose di pazienza.
#30 (-2): New York Jets (1-3-0) – Com’è lontano il ricordo del Monday Night inaugurale a Detroit. Chiaramente non ci si aspetta che questa squadra vada a Jacksonville a dettare legge, ma quando l’illusione di un esordio al di sopra delle aspettative svanisce, inevitabile che resti un po’ di desolazione nell’aria.
#31 (-2): Buffalo Bills (1-3-0) – Passata l’euforia dell’incredibile vittoria di Minneapolis, tornano alla sconfitta in quel di Green Bay, senza riuscire a segnare nemmeno un punto e mostrando un Josh Allen vittima di quegli errori da rookie che sono normali, particolarmente quando ti stai facendo le ossa giocando in una squadra con così tanti problemi. A volte non ci si può non domandare come hanno fatto ad andare ai playoff l’anno scorso (grazie Cincinnati!).
#32 (-1): Arizona Cardinals (0-4-0) – E per Wilks, anche questa domenica la prima vittoria in carriera da capo allenatore arriva settimana prossima (forse…). I Cardinals sono francamente terribili in questo momento, ma le ultime due sconfitte interne contro Bears e Seahawks non possono non lasciare un po’ di amaro in bocca. A San Francisco potrebbe esserci un’occasione buona per sbloccarsi, ma i punti di domanda sono tanti e fa solo tristezza vedere Larry Fitzgerald “sprecare” così gli ultimi anni della sua carriera…
Autore: Federico Aletti
Data di pubblicazione:
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