Carson, California – Nella prima partita della stagione senza la loro star, il quarterback Jimmy Garoppolo, i 49ers perdono contro i Los Angeles Chargers una partita ricca di colpi di scena, infortuni ed errori che hanno influenzato il risultato e condannato San Francisco alla sconfitta, malgrado un vantaggio iniziale di 14 punti.
La parte iniziale della partita sembrava tutta a favore dei niners, a partire dallo stadio, pieno di tifosi red&gold, tanto da sembrare di essere a San Francisco. Poi pronti via, al terzo gioco Philip Rivers lancia la palla direttamente nelle mani della safety Anthony Exum, che ringrazia e deposita in endzone dopo un ritorno da 32 yards, pick six e 49ers già avanti di 7 punti, che diventano 14 quando Beathard trova Bourne libero sulle 2 yards dei Chargers. La più classica delle play action e via, si va ancora in endzone.
C’è da dire che i Chargers hanno risposto immediatamente con un touchdown del tight end Antonio Gates, che però porta solo 6 punti perchè Sturgis (in giornata no), manda largo a destra il punto addizionale (e si ripeterà sbagliando anche quello successivo).
Avanti 14-6 i Niners allungano ancora con Gould (field goal), in un drive che entra nella storia della franchigia per essere il più lungo dal 2002 ad oggi: 21 giochi per percorrere 72 yards mangiandosi ben 10 minuti e 44 secondi di partita.
Da qui fino quasi al quarto quarto i 49ers vanno in modalità letargo e i Chargers possono cominciare la loro rimonta. Rivers trova Austin Ekeler e accorcia le distanze lasciando 53 secondi sul cronometro, prima dell’halftime, ma San Francisco non ne approfitta, anzi, rende palla a Los Angeles ad una manciata di secondi dall’intervallo, e i Chargers ringraziano ancora, perchè tanto basta per andare al pareggio con Sturgis, che non avrà realizzato l’extrapoint iniziale, ma si fa perdonare con un field goal da 48 yards. Gran merito va comunque a Desmond King, che ha ritornato il punt di San Francisco per 56 yards, fermato solo da uno sforzo eroico del punter Pinion.
Il secondo tempo non cambia l’inerzia in campo, con i Chargers che allungano grazie ad un touchdown di Gordon (su quale Sturgis sbaglia il secondo extrapoint di giornata) e ad un altro field goald. Sulla sponda dei 49ers invece c’è da segnalare un “errore” del TE Celek che potrebbe segnare ma non trattiene la palla che viene intercettata dalla difesa avversaria.
Quando ci si avvia alla conclusione del terzo quarto si svegliano i niners, Kittle riceve da Beathard per un touchdown pass da 82 yards, poi Robbie Gould segna un altro field goal nel quarto periodo: rimonta completata, SF avanti per 27-26, proprio in virtù di quell’errore di Sturgis sugli extrapoint.
Finita qui? Nemmeno per sogno, i Chargers riprendono il comando con un field goal di Sturgis (si, sempre lui), che rimedia ancora al suo errore mettendo in mezzo ai pali un semplice field goal da 21 yards, ma ormai per San Francisco non ce n’è più, infatti l’attacco ormai è sulle ginocchia e Beathard, subisce l’intercetto che chiude la partita ad opera di Isaac Rochell, defensive end, che si trova il pallone tra le mani grazie alla deviazione di Darwin James.
A questo punto ai Chargers basta gestire il cronometro per portarla in porto sul 29-27 e ritornare alla vittoria.
La buona notizia per i tifosi dei Niners è che Beathard ha giocato bene e con il cuore impressionando tutti. Ha completato 23 di 27 passaggi ed ha finito con due touchdown pass (ma anche due intercetti).
La brutta notizia, sconfitta a parte, è che la maledizione degli infortuni continua a infierire. Questa volta infortunati sono stati il left tackle Joe Staley e il wide receiver Dante Pettis, che hanno dovuto lasciare la partita, mentre molti altri giocatori hanno dovuto giocare acciaccati. A questo punto quasi nessun titolare è al 100%.