Partita quantomai incerta quella di stanotte al Soldier Field di Chicago tra i Bears ed i Seahawks, è difficile infatti fare un pronostico tra queste due squadre, che sulla carta sembrano equivalersi.
Bears in fase ascendente e Seahawks in fase discendente, queste sono le previsioni che vanno per la maggiore in queste ultime ore, ma bisogna ricordare che comunque tanto i Bears non hanno ancora dimostrato di essere diventati una squadra da playoff, quanto i Seahawks non sembrano ancora destinati a diventare i nuovi Cleveland Browns.
Una cosa è certa, una delle due domattina si troverà a 0-2 in classifica, e quindi con un dito del piede già fuori dai playoff, perchè le statistiche non perdonano.
Game analysis
Seattle Seahawks
Seattle come al solito dovrà appoggiarsi sulla performance di Russel Wilson, l’uomo squadra, capace di lanciare (bene) e di correre, se potesse giocherebbe anche in difesa, insomma, per i Seahawks Russel è un po’ come Chuck Norris.
La chiave di volta dell’attacco dei Seahawks sarà la capacità della propria offensive line di salvaguardare la salute di Wilson. Se gli daranno il giusto tempo, sarà molto dura per la secondaria di Chicago coprire l’attacco aereo efficacemente. Purtroppo a scapito di questa “prediction”, c’è da dire che dal 2012 ad oggi, la statistica dice che Russel Wilson è sempre stato il quarterback più sotto pressione nella NFL. Non un buon inizio quindi, se poi si considera che avranno davanti un certo Khalil Mack, che di lavoro fa il “realizzatore di sack”, sponda Bears ovviamente.
Attacco dei Seahawks completamente sbilanciato sui lanci, ma non si pensi che manchi il talento nel backfield offensivo, Chris Carson e il rookie Rashaad Penny hanno tutte le carte in regola per togliere un po’ di pressione a Wilson (sempre linea permettendo).
In difesa arrivano i dolori per Seattle, la secondaria è tutt’altro che impeccabile se si considera che ha subito oltre 300 yards dall’attacco dei Broncos, non proprio l’ultimo della lega ma nemmeno tra i più esplosivi, e soprattutto la pass rush non sembra essere la specialità della casa, e contro i Bears un po’ di pressione come si deve, potrebbe essere un’importante arma per arginare (e mettere in difficoltà), il giovane quarterback avversario.
Chicago Bears
Anche i Bears punteranno sul quarterback per aprire il match. La fiducia del team per Trubisky non si discute, quest’anno sono arrivati pezzi da novanta dal mercato per rinforzare l’offense, con i wide receiver Allen Robinson e Taylor Gabriel e il tight end Trey Burton. Dal draft invece è arrivato il telentuoso Anthony Miller (al secondo giro) per completare un fronte offensivo di prim’ordine, al quale si aggiungono i due giovani running back Jordan Howard e Tarik Cohen, due scommesse, sui quali Chicago può veramente costruire la squadra del futuro.
Anche per Chicago come per Seattle sarà di vitale importanza trovare la quadra in linea d’attacco, Trubisky è in netto miglioramento, ma da qui a riuscire a supportare una pass rush come fosse Wilson ce ne passa, fortuna per i Bears che, come specificato qui sopra, la linea difensiva di Seattle non sia proprio il top per mettere pressione ai quarterback.
In difesa invece la chiave sarà la prestazione del front seven dei Bears, guidato da Khalil Mack, che ha tutte le carte in regola per non far giocare serenamente Wilson, e questo potrebbe lenire le mancanze di una secondaria non impeccabile. Proprio linea e linebacker per i Bears sono l’arma in più, non a caso contro i Packers sono arrivati ben 4 sack, e uno di questi è stato quasi letale per Rodgers.
Partita tutto sommato equilibrata, Seattle più spavalda in attacco, Chicago più quadrata (in tutto), e il gap finale tra i due team non dovrebbe essere altissimo… che arrivi l’ennesimo pareggio di questa stranissima stagione?