Il secondo Monday Night Football della prima giornata è un “ex derby” di Los Angeles, quando Rams e Raiders condividevano il Coliseum, altri tempi, e soprattutto altri team. Adesso sono i Rams di Jared Goff a fare la differenza, mentre gli Oakland Raiders sembra proprio che non riescano a cambiare marcia.
I nero argento durano mezza partita, poi si scatena l’attacco degli arieti e non ce n’è più per nessuno. I Raiders patiscono il pessimo stato di forma di Derek Carr (3 intercetti e ZERO touchdown pass), e soprattutto l’assenza di verve agonistica della linea d’attacco, che non solo non da tranquillità a Carr (con effetti devastanti), ma non riesce nemmeno ad aprire i varchi giusti per i running backs, capitanati da un Marshawn Lynch sulla via del tramonto (nonstante il touchdown segnato).
Il faro nella nebbia per i Raiders è Jared Cook, il massiccio tight end che funge da salvagente in ogni occasione per Carr, e che chiude la gara con ben 180 yards su 9 ricezioni, non sufficiente però per poter vincere una gara, forse nemmeno contro i Browns.
Nella fazione opposta invece Jared Goff è un po’ meno preciso del suo collega di regia (in termini di percentuale di completi), ma ha il pregio di non buttare palloni nelle mani dei difensori, se si esclude un fumble provocato da Irvin ma prontamente ricoperto dal tackle Havenstein. E comunque l’attacco dei Rams ha più alternative, Cooks, Kupp e Woods sono i target preferiti ma Goff non disdegna di dispensare qualche lancio anche a Gurley, che prende 3 palle per 39 yards e con una di queste va pure in endzone per 6 punti, giusto per statistica, visto che il runningback ex Georgia Bulldogs nel suo ruolo naturale di yards ne fa comunque 108 (ma non segna…).
La ciliegina sulla torta per Sean McVay, giovanissimo head coach dei Rams (solo 32 anni, l’anno scorso è diventato l’head coach più giovane di sempre nella storia della NFL moderna), è la prestazione del backfield difensivo, che patisce un po’ il braccio di Carr, ma al momento giusto tira fuori il coniglio dal cilindro con l’intercetto a metà campo di Marcus Peters, per un pick six che mette in ginocchio i Raiders a 2:11 dal termine, quando sul risultato di 26-13 cercavano con veemenza gli ultimi assalti alla endzone avversaria per una improbabile rimonta.
Altra nota lieta per la “Los Angeles sponda Rams” è Greg Zuerlein, il kicker veterano, che a tempo debito mette dentro 4 field goal su 5, e trasforma ovviamente i 3 extrapoint, sembra poco, ma il risultato finale di 33-13 contate 15 punti per Greg.
Alla fine nessuna sorpresa, ma nonostante il risultato, la partita non è stata entusiasmante come, per esempio, l’altro Monday Night, quello di Detroit, dove il giovanissimo quarterback (rookie) Darnold ha fatto in una partita sola tutto quello che poteva fare (pick six subito, 2 touchdown pass lanciati e record di punti dei Jets in una partita in trasferta).
I Rams si confermano squadra con ambizioni vere, i Raiders no. Staremo a vedere!