Golden League FIDAF
BLACKS RIVOLI – BENGALS BRESCIA
14 a 18
(6-11;0-7;0-0;8-0)
Sul sintetico di Grugliasco le tigri allungano la striscia vincente centrando la quarta vittoria della stagione (otto contando anche il campionato scorso), un successo contro la squadra seconda in classifica che consolida il primato nel girone Nord. Eppure, ancora una volta, non si è certo trattato di una passeggiata. Dopo un buon avvio e un secondo quarto dominante, la ripresa ha infatti evidenziato pericolose lacune nel gioco dei bresciani. I Bengals partivano subito forte e già al primo possesso muovevano palla con un buon Turotti in cabina di regia e un Barbolla come sempre inarrestabile. In prossimità dell’area di meta avversaria, però, gli attacchi dei Campioni in carica inspiegabilmente si arenavano ed erano solo tre i punti ad andare a tabellone grazie ad un preciso calcio di Scarpolini dalle 33. Neanche il tempo di restituire palla ai Balcks ed il velocissimo runner Roagna rispondeva a tono con una letale corsa da 50 yarde che portava i rivolesi in vantaggio sul 6 a 3. Ma i Bengals del primo tempo apparivano reattivi e concentrati: prima Schinetti suonava la carica con un ritorno dei suoi poi Turotti siglava la meta personale purtroppo annullata per una penalità. Spettava, così, a Fuffa l’onore di correre le 6 yarde del sorpasso e centrare in sequenza pure la trasformazione da due punti. Sul punteggio di 11 a 6 le tigri parevano in pieno controllo del match. La difesa mostrava finalmente di aver deciso di lasciare il segno con un ottimo Caile al placcaggio, ancora Barbolla macinava 20 yarde subito imitato da un ottimo Zanola. Il colpo di grazia spettava ancora a Fuffa che con una corsa da 9 yarde siglava la personale “doppietta” e l’allungo, dopo la trasformazione di un impeccabile Scarpolini, sul 18 a 6.
Ancora difesa quindi con Orfeo implacabile e di nuovo palla a Turotti; il giovane regista campione d’Italia sceglieva il bersaglio caldo e faceva partire un preciso passaggio in meta che solo per un soffio non si tramutava nel colpo decisivo per le sorti della partita. La fine del primo tempo vedeva, così, le tigri fermate ad un passo dall’area dei padroni di casa con il parziale ancora pericolosamente aperto. Il rischio di tenere avversari di questo livello ancora artigliati alla speranza di vittoria si concretizzava in avvio di ripresa quando i Balcks davano al proprio numeroso pubblico un’eclatante dimostrazione di come in questo sport nulla sia mai scontato, neppure (e soprattutto) l’apparente superiorità di una squadra rispetto ad un’altra. E così la partita cominciava a cambiare: i rivolesi si affidavano al proprio pacchetto di giovani runner e sull’asse Brun – Grimaldi guadagnavano terreno con continuità mentre i Bengals trovavano sempre più difficile chiudere down che avrebbero potuto rivelarsi decisivi.
Una pezza riuscivano a metterla i vari Orfeo, Archetti e De Giovanni, bravi a costringere gli avversari al calcio di allontanamento. Ma all’inizio dell’ultimo periodo di gioco era ormai chiaro che qualcosa non funzionava più nei meccanismi offensivi degli ospiti, neanche il cambio in cabina di regia, fuori Turotti per Longo, serviva a scuotere i Bengals da un inusuale apatia. Per Barbolla, chiamato a correre più e più volte contro una difesa che aveva ormai preso le misure dell’attacco bresciano, il tributo da pagare cominciava a farsi pesante. Tra gli ottimi prospetti della retroguardia rivolese si distinguevano in questi frangenti Il veterano Faraca e l’americano Currence, sempre presenti in ogni placcaggio e ancora una volta artefici dell’ennesimo calcio di allontanamento dei Bengals. I Blacks conquistavano un’altra occasione per ritornare in partita e con Grimaldi siglavano la meta che riapriva l’incontro. L’alternanza dei possessi dava ancora ai Bresciani la chance di chiudere in tranquillità ma decisamente la buona vena del primo tempo era smarrita. L’ennesimo calcio di allontanamento riconsegnava, così, il pallone ai padroni di casa con spiccioli da giocare. Il forsennato forcing finale dei Blacks non portava però alcun risultato anche per la puntuale copertura di De Giovanni sui disperati tentativi avversari di completare un lancio profondo. Il capo arbitro decretava infine la vittoria dei Bengals che al saluto di commiato, come d’uso nel football americano, rendevano merito ad un avversario di sicuro valore.