I Ravens avanzano una yard alla volta, tanto che arrivano sulle 35 degli Steelers durante il Monday Night.
Dopo un drive fatto di passaggini e corse, Flacco viene intercettato da Davis. Già mi immagino il dialogo in cuffia che ha preceduto l’azione: Flacco: “voglio fare un lancio lungo!”, Marty Mornhinweg (OC Coord): “no!”, Flacco: “eddaiiii!”, Mornhinweg: “noooo!”, Flacco: “e io lancio lungo lo stesso!”.
Il referee Walt Coleman sembra Karol Wojtyla non solo fisicamente, ma anche perché annuncia le flag con la stessa fatica con cui il Papa dava la benedizione negli ultimi anni della sua vita (foto).
Il drive degli Steelers ricalca in tutto e per tutto quello dei Ravens, con la differenza che il tentativo di big play di Roethlisberger non viene intercettato ma è un incompleto.
Bell riesce a guadagnare yard anche quando viene sbatacchiato come una bambola di pezza.
Roethlisberger passa tanto di quel tempo a chiamare le giocate nel presnap che nel solo primo quarto ha enunciato tutto l’elenco telefonico di Pittsburgh.
Per il momento gli Steelers stanno mettendo a segno tutti i drive; nei Ravens, superata la metà campo, i passaggi di Flacco entrano in un’altra dimensione da quanto sono fuori misura.
Al terzo tentativo Moore riesce a teleportarsi nella dimensione giusta e finalmente un lancio lungo di Flacco va a buon fine.
Roethlisberger ha la stessa agilità che ho io quando mi alzo la mattina.
Però i suoi passaggi sono talmente precisi che è secondo solo al poliziotto-cattivo di Lego Movie quando prende a calci la sedia.
Levine era così tanto in offisde sul field goal degli Steelers che si è tuffato quando ancora il kicker stava prendendo la rincorsa.
Va bene che fa freddo, ma i guanti di lana dei ritornatori degli Steelers non sono il massimo per afferrare la palla.
Brown guadagna correndo tante di quelle yard che Roethlisberger raggiunge la linea di scrimmage col fiatone e nella successiva azione lancia la palla in faccia ad un tifoso nel terzo anello.
Quando siamo quasi alla fine della partita, dopo l’ennesimo touchdown, il tabellone col punteggio va in tilt e segna MAX-MAX.
A un minuto dalla fine Roethlisberger si inventa un passaggio da 50 yard per Brown che riaccende le speranze come quando sei ammesso all’orale in un esame in cui pensavi di essere segato allo scritto.
La presa di Maclin sul filo della sideline è accompagnata dalle mandibole del pubblico che cascano sulle tribune. Poi gli arbitri spezzano l’incantesimo.
L’ufficiale di gioco che gestisce il cronometro si addormenta e la partita finisce con le squadre in huddle.
Finisce la partita con gli Steelers che battono i Ravens 39 a 38. Una partita tiratissima in cui gli Steelers finiscono festeggiando e i Ravens sono ancora lì, in huddle.