Cosa si può dire di una partita che finisce 40-0? Poco, molto poco (beh si potevamo starcene a letto e dormire di più… ndr). Inanto cominciamo con il dire che “l’illusione Dolphins” è durata poco, molto poco. Chi aveva Cutler come capro espiatorio di questo attacco insipido (per non dire peggio) si sarà reso conto che forse i problemi dell’attacco (e della squadra in generale) non si possono condensare solo in “colpa del quarterback”.
Matt Moore ha fatto quello che ha fatto Cutler nelle partite precedenti, onestamente più di tanto non ci si poteva aspettare, e alla fine ha anche lanciato due sanguinosi intercetti, donando ben 14 punti diretti alla difesa dei Ravens.
Che la partenza di Miami fosse un po’ diesel ce lo si poteva aspettare (visti i precedenti), ma che la parte più vista di un giocatore dei Dolphins fosse la schiena del rookie Matt Haack (il punter), quello proprio no! Certo un quarterback di livello almeno discreto potrebbe dare qualcosa in più all’attacco dei delfini, ma qui manca molto di più, qui manca un playbook offensivo tout court, non si può sempre usare lo schema “palla ad Ajayi“, anche perchè oltre a non essere Barry Sanders, non è neanche eterno. E poi manca qualità in linea d’attacco, Brady avrebbe mollato il colpo già dopo la preseason se avesse dovuto affidarsi ad una pass protection simile.
Per non parlare poi degli special teams, a Miami servirebbe una testa pensante anche li, perchè su kickoff e punt la squadra ha un deficit che nemmeno il debito pubblico italiano…
La difesa è l’unico reparto dei Dolphins che si salva. Nonostante i 40 punti (dei quali 14 omaggio diretto dell’attacco), il team che entra in campo giocando davvero è proprio quello difensivo. Certo a volte ha delle amnesie, come su alcune sortite di Alex Collins, che “fattura” 113 yards su corsa (e altre 55 le fa Javorius Allen), ma nel complesso se la gioca, e non si possono chiedere miracoli ad un reparto che è praticamente sempre in campo, visto che l’attacco nella norma fa “3 e fuori”.
Ma la partita alla fine la fanno comunque i Ravens, nemmeno l’uscita nel secondo quarto di Joe Flacco (concussion), a causa del duro intervento di Kiko Alonso, che gli fa saltare via il casco, mette il bavaglio all’attacco di Baltimora. Anzi, Ryan Mallet entra e al primo lancio manda in touchdown il TE Benjamin Watson per il momentaneo 20-0 con il quale si va al riposo.
Anche la difesa di Baltimora “fa la partita”, oltre ai due intercetti riportati in endzone nel quarto periodo (Mosley e Smith), la barricata Ravens stoppa Ajayi e Drake, che in due collezionano meno di 50 yards su corsa, e solo a punteggio più che acquisito si rilassa un po’, lasciando a Moore qualche completo che serve solo ad addolcire le statistiche.
I Ravens con questo risultato si portano a 4-4 nella AFC North, staccando i Bengals (2-4), mentre i Dolphins (4-3) per il momento perdono una posizione rispetto ai Buffalo Bills (4-2) nella AFC East.