I Philadelphia Eagles battono i rivali di division dei Washington Redskins per 34-24 e mettono una seria ipoteca sulla postseason. Le “aquile” infatti con un record di 6-1 guidano la NFC East e staccano proprio i Redskins e i Dallas Cowboys, entrambe a 3-3.
La partenza è di quelle col turbo, ma per le difese, invero aggressive per tutta la partita, ma che, come vuole la logica, troppa aggressività lascia anche spazio per i big plays degli attacchi, e infatti sia Wentz che Cousins riescono a mettere in aria il pallone per circa 300 yards a testa.
Philadelphia ci mette un po’ a carburare, dopo il primo drive di Washington, concluso con un field goal da tre punti di Nick Rose, Wentz si trova a nella scomoda posizione di far partire l’attacco praticamente da dentro la propria endzone a causa di 4 penalità consecutive contro il suo attacco. Come nelle migliori sceneggiature, il quarterback in maglia verde decide di lanciare un intercetto che dalle proprie 2 yards arriva fino alle 42 dei Redskins nelle mani di Quinton Dunbar… meglio di un punt insomma!
Proprio l’aggressività delle difese, spesso efficace (7 sack tra le due squadre), lascia però vere e proprie praterie sguarnite
Tuttavia l’appannamento dell’attacco degli Eagles dura solo un quarto, e dopo aver subito il touchdown del sorpasso da parte di Thompson per il momentaneo 10-3 in favore dei Redskins, Wentz ingrana la marcia e manda in touchdown prima il rookie Mack Hollins, con una ricezione da circo di 64 yards, e poi il TE Zack Ertz dopo un drive lampo.
Proprio l’aggressività delle difese, spesso efficace (7 sack tra le due squadre), lascia però vere e proprie praterie sguarnite, e i due quarterback nei momenti in cui le linee resistono all’assalto, riescono a mettere in aria il pallone per giocate memorabili. Wentz nel primo drive del terzo quarto si mangia 81 yards di campo in soli 10 giochi, tra i quali ci mette dentro anche una corsa personale da 21 yards su un 3 & 3 a ridosso delle 47 Redskins, che darà poi il là al touchdown su passaggio per il rookie runningback Corey Clement.
Il 24-10 non scoraggia però i Redskins, che grazie al TE Jake Reed (una vera cassaforte) vanno sul 24-17, momentaneo però, perchè ormai Wentz è una furia, ad inizio 4° quarto, su una situazione di 3° & 8 nelle proprie 27 yards, si inventa una giocata impossibile, alla Houdini, riuscendo, non si sa come, a non soccombere sotto le maglie delle linee che si stavano accartocciando su di lui, e corre con il pallone per 17 yards arrivando a ridosso della metà campo. Da li in avanti l’inerzia e l’adrenalina è tutta pro-Eagles e i padroni di casa (in tutti i sensi), vanno in touchdown con Nelson Agholor, che riceve un perfetto pallone in mezzo alla endzone: 31-17 e partita praticamente finita, perchè anche se c’è ancora il tempo per una possibile rimonta, ormai la difesa di Philadelphia ha preso il sopravvento e Corey Graham intercetta Cousins sulle 40 Washington, dando ai suoi la possibilità di andare ancora a punti.
Punti che arrivano con il field goal di 42 yards di Jake Elliott (rookie anche lui) che piazza il secondo calcio da 3 punti e praticamente chiude i giochi sul 34-17 a 6 minuti dal termine.
Nei minuti finali c’è ancora tempo comunque per il secondo touchdown di Reed che porta Washington a 24 e rende meno amara la sconfitta, ma nel complesso l’impressione è che Philadelphia, dopo il primo quarto di partita, abbia preso in mano le redini dell’incontro con autorità.