Kansas City @ Houston è l’ennesima conferma di un campionato NFL entusiasmante, non banale ed assolutamente equilibrato.
Ok i Chiefs vincono ancora e sono imbattuti (5-0), anzi, sono gli unici imbattuti della NFL, ma seppur hanno avuto in mano il pallino del gioco dall’inizio alla fine, Houston non ha demeritato, anzi, con un po’ di fortuna in più magari la partita sarebbe potuta andare diversamente.
Sui Texans ha pesato sicuramente l’infortunio di JJ Watt (frattura del piatto tibiale della gamba sinistra) nel primo drive della partita. Il gigante difensivo dei texani (1° scelta di Houston nel 2011 e 11° scelta assoluta del draft) avrebbe sicuramente messo più pressione su Alex Smith, i Chiefs forse avrebbero vinto comunque (forse), ma avrebbero faticato un po’ di più.
Kansas City ha avuto il grande merito di riuscire ad arrivare in quasi tutti i drive almeno in zona field goal range, riuscendo a capitalizzare quasi ogni drive. Alex Smith è stato chirurgico, con 29 passaggi completati su 37 (78%!!!), 324 yards di ricezioni e 3 touchdown pass, Kareem Hunt è stato meno esplosivo del solito, ma ha portato a casa anche stavolta più di 100 yards di corsa (107 per la precisione) e ormai è una sicurezza, ma chi ha spezzato in due la partita è stato senza dubbio il TE Travis Kelce, che non ha segnato, ma ha ricevuto 8 palloni “vitali” per 98 yards, con una media di oltre 12 yards a ricezione… mostruoso!
Queste le condizioni che hanno permesso a Smith di arrivare all’halftime sul punteggio di 23-7, che però non ha scoraggiato il suo dirimpettaio, il rookie Deshaun Watson, autore a sua volta di una partita spettacolare. Il quarterback dei Texans è stato meno preciso di Smith (poco più del 50% di completi), ma ha messo il pallone nelle mani dei suoi ricevitori per 261 yards ed ha piazzato ben 5 touchdown pass, praticamente tutti i touchdown di Houston!
Se nella seconda metà della gara abbiamo assistito ad una partita interessante è anche merito suo, e dei suoi running back Miller e Foreman, 100 yards in due ma con una media per portata decisamente da all pro.
Entrambe le squadre hanno dominato le difese avversarie, ma non le hanno mai umiliate, e in una partita che termina con 76 punti (quasi equamente distribuiti), parlare di difese non è sempre facile.
Nella seconda metà della gara, Will Furrer V con due touchdown per quarto accorcia le distanze portando i Texans a soli 6 punti di distanza (26-20) e la partita cambia decisamente passo, anche se i Chiefs non lasciano sul piatto nulla e anzi, Smith è un asso nel trovare l’uomo libero (a fine gara avrà completato lanci per 10 giocatori diversi!) e la ricezione di De’Anthony Thomas è il primo colpo di grazia agli avversari.
Il secondo e definitivo colpo mortale per Houston è il ritorno di punt di Tyreek Hill che sfrutta alla grande i blocchi dei compagni di reparto e porta il pallone per 82 yards fino in endzone per il 39-20 che sancisce di fatto la fine del match quando mancano poco più di 7 minuti da giocare.
I Texans però non ci stanno, e complice anche un relax difensivo dei Chiefs, Watson mette in campo un attacco furioso che riesce a buttare dentro altri due touchdown, rendendo meno amaro il finale.
Alla fine i Chiefs “sbancano” per 42-34 l’NRG Stadium dimostrando di essere la prima forza del campionato e di meritare il 5-0 guadagnato fino ad ora, ma resta il dubbio di come sarebbe potuta andare la gara se JJ Watt non si fosse infortunato praticamente nei primi minuti di gioco.
Per i Texans il record è negativo, 2-3, ma la squadra vista in campo contro la corazzata del Missouri sembra assolutamente capaci di lottare per un posto playoff, soprattutto perchè nessuna tra Jacksonville, Tennessee e Indianapolis sembra in questo momento in grado di creare il vuoto nella AFC South.