Che possa succedere è plausibile, che succeda nelle serie inferiori anche, ma che succeda a poco più di un mese dall’inizio del campionato IFL … ops… di Prima Divisione, è una cosa estremamente grave!
Parliamo della defezione delle Aquile Ferrara, ritiratesi dal campionato “vetrina” del nostro football, a 39 giorni dal kick off… inaccettabile! Inaccettabile perché non possono esserci motivazioni valide e serie, a così poco dall’inizio della stagione.
Inaccettabile perché con un calendario stilato in dicembre, le squadre avevano già accordi per impianti e logistica trasporti, ed ora a un mese dal kick off, con un nuovo calendario, dovranno rivedere tutti i loro piani, magari rischiando di dover giocare in impianti diversi, perchè il resto dello sport italiano non aspetta i comodi del football.
Inaccettabile perché il campionato vetrina cambia per l’ennesima volta il suo format, cosa che non aiuta a dare stabilità al football americano in Italia.
Inaccettabile, infine, perché servono regole certe, e magari più restrittive in tema di adesione ai campionati. Le Aquile Ferrara con un colpo di coda, passeranno dalla Prima alla Terza Divisione, inserite nel Girone G, dove gareggeranno contro il proprio farm team. Possibile? A quanto pare si.
Ma torniamo alla Prima Divisione, dove tra le varie “grane” da risolvere, ci sarà anche da capire che fine farà l’Italian Football League, che ormai da due anni non ha più l’autorizzazione a gestire il campionato di Prima Divisione a causa del mancato “quorum” dell’80%.
La IFL, infatti, per esistere attivamente necessita che almeno l’80% dei team di Prima Divisione ne sia associato, e la defezione di Ferrara (squadra associata), abbassa ulteriormente questa percentuale, che ormai rischia di scendere addirittura sotto al 50% a fronte delle perplessità espresse da alcuni team sulla gestione della Lega negli ultimi due campionati.
Tutto questo potrebbe però tradursi in una nuova opportunità per la nostra “vetrina”, perchè entro aprile dovranno essere rinnovate anche le cariche della governance della Lega (che segue il quadriennio olimpico come la Federazione), e una svolta potrebbe dare nuovo vigore al movimento football, che onestamente, non sta vivendo un periodo di crescita. Almeno non in Prima Divisione.
Un rinnovamento del direttivo della Lega è auspicabile anche a fronte del nulla che si è fatto in questi ultimi due anni: nulla a livello di comunicazione, nulla a livello di promozione, nulla anche a livello di dare visibilità all’evento più importante della stagione: l’Italian Bowl, giocato in uno stadio sproporzionato (24.000 posti), in un’area geografica dove non esiste una tradizione sportiva legata al football americano (Cesena), e con una gestione degli spazi che invece di massimizzare la concentrazione di tifosi in uno spicchio di tribuna, ha preferito “dividere” le tifoserie con il risultato che i 5000 (dichiarati) spettatori, fossero ben sparpagliati sulle due tribune.
Dopo due anni di promesse non mantenute è forse il caso di fare progetti più alla portata del nostro movimento, magari meno ambiziosi, ma almeno che siano attuabili, altrimenti sono tutti capaci di sognare, ma all’atto pratico, il risultato è sempre zero.
La stagione 2017 parte quindi con tanti punti di domanda, e parte con il ritorno alla formula del girone unico, tutti contro tutti, sola andata, e la novità della mutualità decisa dalla maggioranza dei team, per compensare chi dovrà sobbarcarsi trasferte non preventivate che faranno salire i costi in maniera importante.
Il kick off sarà sempre il 4 marzo, ma non ci sarà il “kick off classic“, ovvero la rivincita dell’Italian Bowl, come tradizione vuole. Rhinos Milano e Giants Bolzano infatti si incontreranno solo alla 6ª (22 aprile).