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NFL 2014 POWER RANKINGS – WEEK 7
Dopo una pausa forzata, tornano i Power Rankings di Touchdown.it, con la giusta celebrazione del record di TD pass stabilito da Peyton Manning (510 in carriera) #1: Denver Broncos (5-1) – la vittoria nettissima sui 49ers li spinge al vertice dei nostri ritrovati Power Rankings, ma soprattutto ha visto l’ennesimo atto da record della […]
Dopo una pausa forzata, tornano i Power Rankings di Touchdown.it, con la giusta celebrazione del record di TD pass stabilito da Peyton Manning (510 in carriera)
#1: Denver Broncos (5-1) – la vittoria nettissima sui 49ers li spinge al vertice dei nostri ritrovati Power Rankings, ma soprattutto ha visto l’ennesimo atto da record della carriera di una leggenda vivente del football americano. 510 volte congratulazioni, Peyton! (e una menzione per il vecchio record di 509, detenuto fino a domenica da Brett Favre)
#2: Dallas Cowboys (6-1) – c’è spazio per un altro record in questa settima giornata della regular season 2014. Nessuno prima di DeMarco Murray aveva corso per più di 100 yards per sette partite consecutive. E sulle ali del miglior RB oggi in circolazione, i Cowboys sono improvvisamente i favoriti nella NFC
#3: Arizona Cardinals (5-1) – in realtà, a contendere a Dallas la palma di miglior squadra della NFC a metà stagione, ci sono questi sorprendenti Cardinals. Sorprendenti per la consistenza di settimana in settimana, che li ha proiettati al vertice della divisione più dura della NFL
#4: Philadelphia Eagles (5-1) – oltre ai Cardinals, i Cowboys dovranno guardarsi le spalle dagli Eagles. La NFC East potrebbe dire molto sul fattore campo nei playoff NFC
#5: Indianapolis Colts (5-2) – due sconfitte per iniziare la stagione, poi un filotto di cinque successi, coronato da questo shutout sui Cincinnati Bengals, non esattamente gli avversari più sprovveduti
#6: Green Bay Packers (5-2) – c’è una parola chiave, dietro a questa serie positiva dei Cheeseheads, culminata in un successo amplissimo sui Panthers. R-E-L-A-X. Parola di Aaron Rodgers. E per quanto visto dopo questo suo messaggio ai propri tifosi, gli altri farebbero bene a preoccuparsi molto seriamente
#7: Baltimore Ravens (5-2) – nel silenzio generale, bisognerebbe domandarsi se sono tornati i Ravens del Superbowl. Attenzione, quando avanzano a fari spenti sanno essere molto pericolosi
#8: San Diego Chargers (5-2) – erano la squadra più calda della NFL, una sconfitta interna abbastanza fastidiosa contro gli ostici Chiefs ne complica il cammino. Grande attesa per il Thursday Night di Denver, ora
#9: New England Patriots (5-2) – dateli morti, decretate Brady finito e un ciclo concluso. In pratica, se pensate di sfogare la vostra invidia per i loro quasi quindici anni di successi ai massimi livelli, sappiate solo che fornite agli uomini di Belichick le migliori motivazioni per reagire alla grande alle avversità
#10: Detroit Lions (5-2) – sono tecnicamente davanti ai Packers, ma si stanno mostrando meno rulli compressori rispetto a Green Bay. L’enigma Calvin Johnson non li sta però facendo patire sul campo. Per ora
#11: Buffalo Bills (4-3) – siamo sempre stati dei moderati fan di Kyle Orton. Non è Joe Montana, sia chiaro, ma con un adeguato cast di supporto, può anche farti vincere partite impossibili, come nel finale della gara contro i Vikings
#12: Pittsburgh Steelers (4-3) – una vittoria poderosa sui Texans nel Monday Night, per conferire loro l’inerzia necessaria a rimanere in corsa sui Ravens. Improvvisamente, la AFC North sembra la divisione della morte
#13: Kansas City Chiefs (3-3) – il bel successo di San Diego, forse la sorpresa di questa settimana, li rimette in carreggiata in chiave corsa playoff AFC. Grande prestazione di Alex Smith, l’uomo che può di fatto cambiare i destini dei Chiefs
#14: Miami Dolphins (3-3) – sorgono dubbi legittimi sulla consistenza casalinga dei Bears, è vero. In compenso, la prova superlativa di Tannehill spazza (almeno per un po’) dubbi e nubi sulla sua prontezza ad essere il tanto atteso franchise QB per Miami
#15: San Francisco 49ers (4-3) – un ranking peggiore di quello di squadre con record non altrettanto buoni. Si può? E’ il minimo, dopo l’umiliazione patita in tutte le fasi del gioco dai Broncos
#16: Carolina Panthers (3-3-1) – stesso discorso fatto per San Francisco. Tuttavia, nella mediocrità generale della NFC South, restano i più forti candidati al titolo divisionale, adesso come adesso
#17: Seattle Seahawks (3-3) – fa davvero specie vederli così in basso, ma le ultime partite li hanno veramente ridimensionati. Al netto delle distrazioni per il trade di Percy Harvin sulla strada dei Jets, la prestazione strepitosa di Russell Wilson lascia ben sperare in una reazione a breve
#18: Cincinnati Bengals (3-2-1) – senza AJ Green sembrano essersi semplicemente inchiodati. Pesantissimo uscire sconfitti da Indy senza nemmeno avere segnato un field goal
#19: New York Giants (3-4) – vanno a corrente alternata, ma non devono ancora vedersi esclusi dai giochi. In questo preciso momento sono inferiori a Eagles e Cowboys, ma dopo la batosta senza punti segnati a Philadelphia, a Dallas hanno mostrato qualche segnale di risveglio
#20: Cleveland Browns (3-3) – sembravano molto in palla, ma perdere contro Jacksonville è un’impresa riuscita a pochissimi negli ultimi anni. Il che indica che hanno ancora molto lavoro da fare per diventare seri pretendenti ai playoff
#21: Chicago Bears (3-4) – incredibilmente senza vittorie al Soldiers Field, si ritrovano ora a che fare con una crisi di identità e di leadership nello spogliatoio, nonché con le prime profezie che vedono Marc Trestman e Phil Emery come le prossime vittime dell’eterno irrealizzato Jay Cutler
#22: Houston Texans (3-4) – dopo un buon avvio di stagione, un rallentamento che ha anche del fisiologico, per una squadra in fase di ricostruzione. Riavere presto Jadeveon Clowney, prima scelta assoluta dell’ultimo draft ed infortunatosi ad inizio campionato, sarebbe già un bell’aiuto
#23: St. Louis Rams (2-4) – considerate le avversità affrontate sin dall’estate (Bradford out per la stagione, ancora una volta) e la divisione in cui si trovano, stanno lottando alla grande. La vittoria contro i Seahwaks, condita da straordinari trucchi degli special teams, rappresenta una grande ricompensa per tanti sforzi
#24: New Orleans Saints (2-4) – il loro record non ne rispecchia il talento, e forse Sean Payton deve iniziare a prenderne atto. Buttare via una gara quasi vinta contro un avversario per la corsa ai playoff come i Lions, in casa per giunta, non s’ha da fare
#25: Tennessee Titans (2-5) – non molto di nuovo, se non che il lavoro di Ken Wisenhunt non è reso più semplice da battute d’arresto tipo quest’ultima di Washington
#26: Washington Redskins (2-5) – finalmente una gioia. Ma la confusione che regna sovrana sul destino di questa franchigia è simboleggiata dal ricorso a Colt McCoy per vincere, dalla caduta di Kirk Cousins da titolare in assenza di RGIII a terzo QB, nonché dai punti di domanda sul ritorno di Griffin
#27: Atlanta Falcons (2-5) – un’altra stagione che se ne va lentamente, sprecando le potenzialità di un roster talentuoso ma non produttivo. E Mike Smith, che pure è un buon coach, potrebbe pagarne le conseguenze fra tre mesi, come lasciato intendere da Arthur Blank
#28: Minnesota Vikings (2-5) – la sconfitta all’ultimo secondo a Buffalo mostra tutta la differenza che passa fra una squadra ancora nel pieno del cammino per tornare alla competitività ed una squadra che da questo cammino sta lentamente emergendo
#29: Jacksonville Jaguars (1-6) – finalmente una soddisfazione per i Jaguars e Blake Bortles. Parlando di primati, il pur promettentissimo QB, se mantiene questi ritmi, potrebbe battere il record meno onorevole di Peyton Manning: quello di maggior numero di intercetti lanciati da rookie
#30: New York Jets (1-6) – quello che impressiona di più è che riescono a perdere anche gare tutto sommato ben giocate, come quella di Foxboro. Ed anche come mai Rex Ryan non sia mai incluso nella lista di nomi sull’ “hot seat”
#31: Tampa Bay Buccaneers (1-5) – un turno di riposo per ricaricare le pile e se possibile fare chiarezza su vari rumors (Glennon stabilmente al posto di McCown? Vincent Jackson sul trading block?). Vita dura per Lovie Smith
#32: Oakland Raiders (0-6) – dopo l’esonero di Dennis Allen, i Raiders, ora guidati da Tony Sparano, hanno perlomeno mostrato un po’ di combattività contro due avversari fuori portata come Cardinals e Chargers. Sarà l’ennesima lunga stagione aldilà della Baia
(Photo courtesy: Chris Humphreys | USA TODAY Sports)
Autore: Federico Aletti
Data di pubblicazione:
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