Gli Achei intendono prepararsi al meglio per la prossima stagione e iniziano proprio dalla guida tecnica andando a reclutare direttamente negli Stati Uniti il nuovo coach. E’ arrivato a Crotone nei giorni scorsi infatti, direttamente da Oklahoma City, America profonda, mr Roy Lumpkin che ricoprirà il ruolo di Offensive e Defensive coordinator nella formazione Crotonese per il prossimo campionato. Ma il modo migliore per iniziare a conoscere coach Roy è senz’altro quello di cedergli la parola. Coach Roy, lei è lontanissimo da casa, è venuto qui in Italia ad allenare una squadra di giovani, gli Achei, cosa l’ha spinta a fare tutto ciò? “Ho lavorato nel mio business duramente per tutta la mia vita, ora ho l’opportunità di inseguire la mia grande passione, che è quella di insegnare le strategie e le tecniche di gioco di uno sport magnifico, il football americano.”
L’ambiente nel quale si è calato è sicuramente diverso dal suo. Come si sta trovando in Italia? , e la lingua riesce a farsi capire dai membri della squadra, durante gli allenamenti? “Mi sto trovando molto bene, in una città bellissima con persone amichevoli che mi hanno accolto bene fin dall’inizio. Per quanto riguarda la comprensione con la squadra, io credo di aver portato una mentalità differente del football americano e i giocatori recepiscono e capiscono molto bene nonostante la ovvia difficoltà della lingua; questo perché desiderano imparare bene il gioco del football americano, il cui linguaggio è ormai universale.”
Qual è, secondo lei, la miglior tattica di gioco? “Io credo che, se si formulasse questa domanda ad uno qualsiasi dei migliaia di coach presenti negli U.S.A. egli risponderebbe allo stesso modo: per essere una buona squadra si deve avere una buona difesa, perché è con questa che si vincono i campionati, e poi saper guadagnare yards con le corse (run the ball).”
Che tipo di allenamento dovrebbe sostenere una squadra per essere una buona squadra? “Io direi che il costante impegno e una grande disciplina stiano sicuramente alla base di un efficace allenamento. Inoltre, il duro lavoro, il sacrificio e la mentalità dell’unione sono le altre qualità indispensabili di questo sport; questo perché il football americano non è uno sport individuale, è come una famiglia.”
Quali sono gli obbiettivi minimi che si è prefissato di raggiungere in futuro con questa squadra di giovani? “Torno a ripetere che la mentalità e la tecnica di gioco sono fondamentali in questo sport. Quindi gli obbiettivi minimi da raggiungere sono questi, e credo di poterli certamente raggiungere con questa squadra.”
Nota dei miglioramenti in ogni singolo giocatore? Nei mesi a venire, pensa che i componenti della squadra risponderanno positivamente alle sue aspettative? “Si, vedo dei miglioramenti sulla tecnica e inizio a cogliere anche dei miglioramenti sulla mentalità del gioco. Inoltre sono certo che tutti i giocatori verranno incontro alle mie aspettative perché hanno davvero un grande desiderio di imparare e tanta voglia di migliorarsi.”
Per concludere, pensa che il football americano, qui in Italia, possa mai arrivare a raggiungere il livello di notorietà del calcio?
“La risposta è sicuramento no. Questo perché il calcio è diventato quasi come una tradizione per gli italiani, ma io credo che il football possa comunque attecchire qui in Italia fino a raggiungere abbastanza successo. Dico questo perché neanche in America il football era presente nella lista degli sport nazionali, ma lo diventò rubando il primo posto al baseball. Qui in Italia la cosa è diversa, non entrerà mai negli sport nazionali, ma potrà comunque, secondo la mia opinione, diffondersi sempre più.”
Idee chiare e obiettivi concreti quindi , le migliori garanzie per un risultato positivo, ma di questo avremo modo di parlare appena si avvicineranno gli appuntamenti agonistici , per il momento i migliori auguri di buon lavoro a coach Lumpkin !