Nonostante il caldo pomeriggio estivo Al Mike Wyatt Field la partita amichevole tra Aquile&Friends e Renegades Zurigo è stato un piacevole momento di sport e l’ennesima occasione per fare esperienza dello spirito che anima i ragazzi che praticano il football americano. La presenza di giocatori di diversi team, i caschi di vari colori e i diversi simboli che li caratterizzavano ne erano un segnale evidente, ha reso la giornata piacevole e ha fatto dell’incontro, anche tra le ovvie difficoltà di chi si trova a giocare insieme per la prima volta, un momento dove l’agonismo e sprazzi di bel gioco hanno appassionato e divertito il pubblico presente. La cronaca del match, nell’alternarsi in campo ei diversi giocatori con l’intento di far sì che ognuno trovasse spazio in questa giornata, vede subito le Aquile&Friends segnare al primo drive e la difesa fermare l’attacco avversario per far sì che l’attacco, dopo un lungo drive tornasse a segnare, con la trasformazione sbagliata nel primo caso e quella riuscita da 2 punti dopo il secondo touchdown il punteggio si fissa sul 14 a 0 nel primo quarto.
Indubbiamente si respirava un aria da incontro vero, come se fossero in palio punti importanti per la classifica, ma un clima di correttezza e sportività che dava il giusto significato alla giornata. Anche il secondo quarto vedeva in avanti la compagine delle Aquile&Friends che a conclusione di un ennesimo lungo drive entrava ancora in area di touchdown per un punteggio che si fissava, grazie alla trasformazione da 1 punto, sul 21 a 0. Naturalmente gli atleti dei Renegades non volevano certo solo essere spettatori di questo match e dopo una serie di drive da una parte e dall’altra, caratterizzate da un intercetto per parte, accorciavano le distanze, non trasformavano da 2 il successivo tentativo, e il punteggio si fissava 21 a 6 concludendo il primo tempo. Gli atleti svizzeri, che in questa amichevole erano rinforzati da atleti dei Knights Persiceto, cominciavano in attacco il secondo tempo e al primo drive tornavano in touchdown, sbagliavano l’ennesima trasformazione, per un punteggio che diventava 21 a 12 a favore dei Aquile&Friends, punteggio con cui si concludeva anche il terzo quarto. Anche nel quarto finale gli atleti di Zurigo continuavano a spingere sull’acceleratore e tornavano nuovamente in touchdown, questa volta trasformando da 2, e riaprendo l’incontro sul risultato di 21 a 20 e riuscendo anche a passare in vantaggio per 26 a 20 dopo un ennesimo touchdown, in cui però fallivano la trasformazione. L’ultima parte di partita ha visto in campo un bellissimo esempio di agonismo e le Aquile&Friends con un drive entusiasmante entravano in touchdown trasformavano da 2 e si riportavano in vantaggio 29 a 26 lasciando poco tempo agli avversari per l’ultima azione.
Ma la partita seppur amichevole ha voluto fino alla fine mostrare lo spirito e la spettacolarità di questo sport e così i Renegades in un concitato finale ripercorrevano tutto il campo e con un’ultima azione tambureggiante tornavano in area di meta riportandosi in vantaggio per 31 a 29, con la trasformazione fallita. Rimangono pochi secondi e le Aquile&Friends provano il miracolo senza riuscirvi, per cui il fischio dell’arbitro sanciva la fine dell’incontro ma anche suggellava un match che ha mostrato, come fossero high light del football americano, tutto quello che questa disciplina è in grado di offrire ad atleti e spettatori. Le Dimedia Aquile oltre alla soddisfazione per la riuscita di questo evento, è anche giustamente orgogliosa per la conferma di un suo atleta, Dario Mingozzi, nel Blue Team. Il running back estense è stato convocato da coach Vincent Argondizzo per l’amichevole di Palermo di sabato 27 luglio contro la Svezia, in vista dei campionati Europei di gruppo B che si disputeranno a Milano tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Anche la nazionale di flag femminile ha tra le sue convocate tre atlete che hanno giocato quest’anno nelle Black Widows, il team di tackle femminile delle Aquile Ferrara, Mariam Battistelli, Valentina Rizzuti e Lucia Taddia, a testimonianza del movimento e dell’ottimo lavoro di preparazione che coaching staff e società stanno facendo.
