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I Panthers si tingono d’azzurro

Parma, 19 marzo – I Panthers si tingono ancora una volta d’azzurro. Paolo Borchini, head coach dell’Under 21 e Offensive Coordinator della Serie A, è stato eletto capo allenatore della Nazionale Under 19. La prima apparizione con la maglia azzurro per Borchini è avvenuta lo scorso week-end in occasione del raduno di Bologna. Per Borchini […]


Parma, 19 marzo – I Panthers si tingono ancora una volta d’azzurro. Paolo Borchini, head coach dell’Under 21 e Offensive Coordinator della Serie A, è stato eletto capo allenatore della Nazionale Under 19. La prima apparizione con la maglia azzurro per Borchini è avvenuta lo scorso week-end in occasione del raduno di Bologna. Per Borchini si tratta della consacrazione in azzurro come allenatore dopo la breve parentesi nel 2007 quando aveva ricoperto il ruolo come coach delle linee in occasione di un’amichevole con la Svizzera.
“Il nostro obiettivo è passare le qualificazioni ai prossimi Europei U19 – spiega Paolo Borchini -. Il percorso però è lungo e impegnativo visto che ancora non sappiamo di preciso la data, si parla del 2014 o del 2015, dovremo aspettare l’insediamento di Ifaf Europe a fine anno. Nel frattempo abbiamo calendarizzato una serie di impegni: il 30 marzo abbiamo in programma un altro raduno mentre il 13 aprile saremo a Torino per giocare in amichevole contro una selezione di ragazzi americani di High School. Abbiamo ricevuto anche un paio di richieste per un test match a fine stagione però siamo ancora in una fase organizzativa”.
Ma il lavoro da impostare per un coach abituato ad  allenare un club rispetto ad una nazionale è ben diverso: “A livello tecnico cambiano molte cose. Nel club vedi i giocatori due/tre volte alla settimana e si riesce a lavorare in modo più mirato. Con la nazionale hai molto meno tempo ma c’è il vantaggio di poter scegliere tra i migliori giocatori italiani in ambito giovanile anche se alla fine mi piacerebbe farli giocare tutti. Inoltre cambiano le dinamiche con il resto del coaching staff: all’interno del club ci si conosce sicuramente molto meglio, nella nazionale per quanto ci si possa essere incontrati sui campi di football, ci si conosce per bene un po’ alla volta ai raduni, confrontandosi sul lavoro fatto. In ogni caso allenare il Blue Team è un’esperienza nuova e stimolante perché hai la responsabilità di rappresentare l’Italia e tutto il movimento del football americano italiano all’estero”.
Una buona nazionale in campo è importante ma non è tutto per un allenatore che guida una Nazionale Junior: “La mia squadra di football ideale dovrebbe avere un’ottima difesa e un attacco onesto in grado di controllare la partita. Tuttavia dobbiamo considerare che parliamo di Nazionale Junior e vorrei quindi che l’esperienza azzurra aiutasse i ragazzi ad accrescere la passione per questo sport, migliorarsi come giocatori e uomini magari divertendosi”

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