Il Monday Night di questa terza giornata potrebbe rivelarsi una partita ad alto tasso di spettacolarità, Tampa Bay e Pittsburgh hanno una naturale propensione per l’attacco aereo (1° e 2° attacco per yards messe in aria), e le difese non sembrano impenetrabili (anzi…), se si considerano poi i punti fatti (e subiti) nei primi due match, potremmo assistere ad un incontro pirotecnico.
Steelers in crisi, e non solo di risultati
Stante l’ormai assenza conclamata di Le’Veon Bell, che toglie molto al potenziale offensivo degli Steelers, mancavano anche i presunti “mal di pancia” di Antonio Brown a scuotere (negativamente) l’ambiente. Il wide receiver infatti ha pubblicamente chiesto di andar via, con un tweet, dopo la frustrazione della gara persa contro i Chiefs, forse però è più una provocazione verso chi valuta le sue performance come frutto più della capacità di Big Ben che del ricevitore stesso, che la volontà di lasciare veramente Pittsburgh.
Il problema del backfield offensivo inoltre si accentua con il fatto che James Conner, l’attuale sostituto di Bell, per quanto abbia fatto una discreta figura nelle due partite di inizio stagione (superando le sue statistiche, ovviamente), se si parla di pass protection non è molto performante, ed in un team che deve difendere un quarterback poco mobile come Roethlisberger, questo è un problema. Soprattuto se la linea non è impeccabile, e dovrebbe essere orfana di DeCastro e Gilbert.
A livello difensivo invece qualcosa di positivo potrebbe esserci con il rientro di Joe Haden, che andrebbe a ridare fiducia (e qualità) alla secondaria, cosa non da poco visto che contro Fitzpatrick servirà una contraerea cazzuta.
Buccaneers Fitz-dipendenti ma sulla cresta dell’onda
Dall’altra parte della barricata i Buccaneers dopo una partenza sprint che li vede 2-0 sembrano rendere più di quanto si potesse immaginare fino a 15 giorni fa. Anche nel match di stasera l’ago della bilancia sarà assolutamente Ryan Fitzpatrick, dalla sua prestazione dipenderà l’esito della gara. Se riuscirà a mantenere il trend attuale, sarà veramente dura per Pittsburgh arginarlo, però non dimentichiamo che stiamo parlando di un giocatore che va per i 36 anni, e l’incognita potrebbe essere dietro l’angolo.
Il quarterback ex Harvard (mica un pirla…) non è mai partito così bene nelle sue 14 stagioni da pro in NFL, e le sue statistiche sono pazzesche: 819 yards, 8 touchdown pass e quasi l’80% di completi (78,7 per la precisione), il tutto in sole due partite. Ovvio che non potrà mantenere per 16 giornate questi ritmi, ma intanto c’è, e la squadra sembra alimentata dal suo carisma.
A livello difensivo qualche crepa c’è, la secondaria ad oggi è la peggiore della NFL per yards subite su passaggio (376,5 a partita), e in quanto a punti subiti (30,5 a match) è ben 28esima. Di fronte avrà un altro asso nel ruolo di bombardiere, Ben Roethlisberger infatti nonostante la partenza ad handicap, a livello di attacco aereo è il secondo quarterback in classifica con 377,5 yards a partita (il primo è Fitzpatrick…), e dopo la partitaccia contro Cleveland (3 intercetti), nel match perso contro i Chiefs ha fatto tutto quasi alla perfezione, quindi occhio li dietro.
Chi vincerà?
Difficile dire chi sia in vantaggio, per classifica diremmo Buccaneers, hanno l’inerzia dalla loro parte, ma visto quello che è successo in questa terza giornata, con i Bills che dati per morti sono andati a far razzia a Minneapolis e i Jaguars che dopo aver rollato i Patriots si sono fatti insaccare dai Titans, il pronostico è quantomai incerto.
Diciamo che Tampa è un dito avanti, è consapevole di avere una difesa fragile, ma compensa con un attacco entusiasta e devastante.